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La relazione tra corporate governance e performance: uno studio empirico attraverso la social network analysis

Incoraggiati da un crescente mucchio di studi che mostrano il collegamento tra una buona governance e il rendimento della società, gli investitori oggi vedono la corporate governance come una delle variabili chiave in fase di decisione di investimento.
Questa visione di criticità della governance nel decretare il successo aziendale e, in generale, nel migliorare le performance rende necessaria la creazione di un sistema metrico che permetta agli investitori di identificare rapidamente e accuratamente la relativa performance della società. Per soddisfare questa domanda in aumento gli istituti internazionali Shareholder Services, Governance Metrics International e Standard & Poor, hanno sviluppato degli indicatori per monitorare e confrontare la corporate governance con la seguente premessa: società che promuovono la loro corporate governance e la loro trasparenza, col tempo, generano maggiori - 3 -
ritorni e rendimenti economici e abbassano il loro costo del capitale.
Da questa prima panoramica emergono gli interrogativi cui, nel lavoro, si è cercato di dare una risposta: esiste una correlazione positiva tra corporate governance e performance? I modelli di valutazione elaborati dagli istituti internazionali trovano applicazione in Italia?
Partendo da tali presupposti il lavoro è stato articolato individuando, nel primo capitolo, le radici delle problematiche sulla corporate governance e i diversi modelli di amministrazione e controllo adottati in Italia. Successivamente si descrive il quadro normativo di riferimento, in particolare le riforme attuate per allineare le regole del governo societario italiano a quelle di altri paesi europei e per rafforzare i meccanismi societari nel rispetto dell’autonomia contrattuale e della libertà imprenditoriale.
Il secondo capitolo è stato, invece, dedicato all’importanza della valutazione della corporate governance. A supporto di tale importanza vengono presentati i sistemi di gestione e controllo dei rischi posti in essere dal consiglio di amministrazione e la relazione che esiste tra strategia, proprietà e governance. Più specificatamente, si fa riferimento ai recenti scandali finanziari come conseguenza della mancata trasparenza e informazione al - 4 -
mercato. In seguito si vanno ad introdurre dei principi da prendere in considerazione per una corretta valutazione della governance.
La crescente domanda di un sistema metrico che permetta agli investitori di identificare rapidamente e accuratamente la corporate governance di una società, mi ha spinto, nel terzo capitolo, ad analizzare i modelli di valutazione elaborati da tre istituti internazionali: l’Institutional Shareholder Services, il Governance Metrics International e lo Standard & Poor. Dei tre modelli sono state illustrate le caratteristiche, in particolare le variabili che usano per valutare la corporate governance, e le metodologie di valutazione. In un secondo momento si introduce la Social Network Analysis, quale metodologia di analisi delle relazioni sociali in grado di individuare e analizzare i legami tra gli individui partendo dal presupposto che l’interazione tra gli stessi plasma e modifica il comportamento di entrambi.
Nel quarto capitolo, infine, si è inteso comprendere, attraverso uno studio empirico, se le relazioni esistenti tra le società sono collegate alle performance economiche.
L’analisi è stata effettuata con riferimento al quinquennio 2005 – 2009 su sei società quotate selezionate da un campione di venticinque in base alle relazioni emerse dal software di social network analysis. Per ogni società del campione scelto, sono - 5 -
state analizzate alcune variabili di performance e, in particolare, i collegamenti tra i risultati ottenuti e le relazioni che la stessa ha messo in atto con le altre società del campione. Per le stesse società si è cercato, inoltre, di valutare l’applicabilità dei modelli di valutazione della corporate governance, illustrati nel terzo capitolo.

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- 1 - INTRODUZIONE Il dibattito sulla corporate governance prende avvio quando la frammentazione del capitale introduce un nuovo modo di essere delle imprese nel quale il ruolo del proprietario è separato da quello del soggetto che detiene il controllo (manager). Proprietari e manager si trovano, in effetti, a perseguire interessi divergenti: all’obiettivo dei proprietari di avere un adeguato ritorno dal loro investimento si contrappone l’obiettivo dei manager di conseguire posizioni di potere o, in linea generale, di soddisfare interessi personali. Si comprende come il successo aziendale può rimanere un obiettivo raggiungibile solo se l’impresa si dota di adeguati meccanismi di corporate governance attraverso i quali monitorare l’azione degli amministratori. Dagli anni Novanta in poi il dibattito sulla corporate governance raggiunge il suo apice, grazie alla progressiva integrazione dei mercati finanziari internazionali e ai famosi fallimenti di alcune società. Governi, investitori e imprese si trovano a dover fare i conti con la corporate governance. In tutti i paesi industrializzati inizia ad affermarsi la ricerca di modelli ottimali di governance e si diffondono i codici di best practice seguendo il principio

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Giarnetti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Scienze Manageriali
  Corso: Scienze economico-aziendali
  Relatore: Riccardo Palumbo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 213

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