Skip to content

Percorsi di educazione linguistica e strategie evolutive dell'italiano L2. Approcci glottodidattici e suggerimenti glottomatetici agli studenti Erasmus per un'innovativa fruizione del laboratorio multimediale.

Partendo dal presupposto che la lingua s’impara parlando, la mia tesi ha una triplice finalità: segnalare la scarsa attenzione che viene rivolta all’esercizio della comunicazione orale spontanea, in vista di interazioni sia nella vita accademica sia nella quotidianità; individuare nel raggiungimento dell’efficacia comunicativa lo scopo prioritario dell’insegnamento linguistico e rivalutare in funzione glottomatetica il ruolo del laboratorio multimediale, luogo in cui la lingua viene vista in azione nelle più disparate situazioni comunicative.
Infatti, lo studente deve riflettere autonomamente sulla lingua per formulare delle ipotesi generalizzanti sulla struttura linguistico-comunicativa dell’italiano grazie all’ausilio delle moderne tecnologie e, in seguito, riconfermarle nella realtà quotidiana.
Pertanto, nel mio lavoro di ricerca ho analizzato le interlingue degli studenti universitari in scambio eseguendo interviste sul campo nel mese di dicembre 2009. Ho intervistato una ventina di studenti, provenienti da vari Paesi: Germania, Francia, Spagna, Polonia, Ungheria, Grecia. Sette studenti erano a Napoli da poche settimane; cinque da circa tre mesi e i restanti da circa otto mesi. Non mi sono presentata nelle vesti di un’intervistatrice perché volevo capire quanto fosse difficile per loro sostenere una conversazione informale in un registro colloquiale con una collega, nativa del paese ospitante. Nelle nostre conversazioni abbiamo affrontato i seguenti argomenti: durata e caratteristiche della loro permanenza in Italia; strategie di sopravvivenza linguistica in immersione totale nella lingua italiana; utilità del laboratorio linguistico; frequenza e intensità della comunicazione con i nativi o di esposizione ai vari modelli di lingua grazie alla possibilità di conoscere ambienti diversi da quello accademico. Le risposte sono state varie: alcuni dichiarano di avere rapporti amichevoli con italiani e ciò consente loro di misurarsi con modelli di lingua viva frequentando diversi ambienti; altri affermano di sognare in italiano dopo un prolungato periodo di esposizione alla lingua. Molti studenti lamentano l’inefficacia di alcune procedure didattiche: durante i corsi sono inseriti in un ambito di comunicazione artificiale e decontestualizzato in cui il docente trasmette loro, il più delle volte, nozioni grammaticali non direttamente funzionali a una più efficace comunicazione.
Dunque, la mia ricerca sul campo conferma l’importanza dell’interazione orale: in assenza di adeguate esercitazioni, gli studenti asseriscono di essere disorientati, non solo nelle prime fasi di esposizione, nel sostenere una conversazione colloquiale poiché essa è caratterizzata dai seguenti fenomeni, tipici del parlato informale scarsamente pianificato: ridondanza, tendenza a far riferimento a cose, persone ed eventi con forme generalizzanti (così, cosa); fenomeni di esitazioni, false partenze e lapsus; intercalari; frasi ed espressioni non grammaticali ma accettabili in determinati contesti di situazione; autocorrezioni realizzate con no e la ripetizione del sintagma.
Nelle analisi della produzione spontanea degli studenti Erasmus ho individuato la prevalenza di strutture tema/rema, commutazioni di codice, costruzioni paratattiche, discorso diretto e strutture argomentali diverse da quelle della lingua d’arrivo (parlare è talvolta transitivo). Nel lessico i parlanti francesi e spagnoli sopperiscono alla carenza lessicale tramite invenzioni fortunate, interferenze e prestiti lessicali. Lo studente ricorre a strutture analitiche/perifrastiche (una cosa amici per «regali»); aggiunta di morfemi (scambiare per «cambiare»); semplificazioni morfematiche (ruba per «rapina»); fenomeni di aplologia (blissimo per «bellissimo») . Possono, altresì, verificarsi errori nella formazione di parola: formazioni esistenti con problemi semantico-lessicali (cambio per «cambiamento»); interferenza lessicale o fonetica (palmista per «chiromante»; escapare per «scappare») .
A mio avviso sarebbe opportuno individuare delle attività che inducano, in modo naturale, lo studente a produrre frasi a scopi comunicativi attraverso un contatto intensivo con i contesti linguistici originali e con diversi modelli d’italiano parlato.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 Premessa L’insegnamento dell’italiano avviene nelle più varie realtà culturali. L’originaria bipolarità fra lingue diverse italiano letterario/dialetto dell’uso vivo si è trasformata in un articolato sistema di modalità espressive, ovvero di varietà linguistiche corrispondenti a classi di sistematici usi linguistici condizionati da fattori di varia natura (socioculturali, strutturali). Lo sviluppo spontaneo dell’italiano come L2 si orienta sempre più a considerare tale processo come collocato all’intersezione di diversi piani che convergono fra di loro in maniera complessa: da un lato, il piano delle modalità e dei processi che sembrano superare la specificità delle singole lingue; dall’altro, le condizioni sociali e culturali che motivano e che rendono possibile quest’apprendimento. L’italiano viene definito «lingua materna» forse impropriamente, visto che in molti casi la L1 è il dialetto nelle sue innumerevoli e ben marcate varietà regionali. L’italiano è lingua seconda quando viene insegnato a parlanti non italofoni; tale insegnamento avviene in un contesto situazionale dove l’italiano è utilizzato come lingua di comunicazione quotidiana (Italia, Canton Ticino, alcune aree dell’Istria). Nella situazione di lingua seconda è stato posto il problema del rapporto tra l’italiano - modello offerto dal docente, di solito la variante colta di quello che si parla nella regione in cui avviene l’insegnamento; l’italiano popolare parlato in ambiente extrascolastico e le altre varietà regionali di italiano, usate dai mass media e presentate dagli eventuali supporti audio o audiovisivi utilizzati nel corso. Una glottodidattica specifica per le lingue seconde

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Giusi Ruocco
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filologia moderna
  Relatore: Nicola De Blasi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 201

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

italiano l2
framework
glottodidattica
educazione linguistica
glottomatetica
laboratorio multimediale
interlingue
studente erasmus

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi