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Distribuzioni skew-simmetriche modellate con funzioni B-spline

La “teoria degli errori di misura”, la “curva degli errori accidentali” e il “metodo dei minimi quadrati” di Gauss (1809) costituiscono le più importanti radici storiche della statistica che, occupandosi di fenomeni collettivi “suscettibili di variare senza regola assegnabile a tutto rigore” Benini (1906), ha trovato nel calcolo delle probabilità lo strumento con cui misurare quei fenomeni.
Dalla curva gaussiana di distribuzione delle probabilità, la statistica si è evoluta verso distribuzioni più flessibili in grado di ridurre i margini di errore nelle stime di dati.
Infatti, sono Dixon and Hill (1982) ad affermare che “distribuzioni di probabilità che siano più flessibili rispetto alle normali sono spesso richieste nelle modellazioni statistiche”. Ma, secondo Azzalini (1985), la definizione di un modello statistico in grado di descrivere coerentemente il comportamento di un fenomeno empirico non può prescindere dalla forma di una distribuzione.
Azzalini (1985) ha rivolto la sua attenzione alle proprietà formali studiando le distribuzioni skew normali (SN) e introducendo un ulteriore parametro per manovrare l’asimmetria della distribuzione.
L’ampliamento della classe delle distribuzioni normali di Azzalini è stato molto importante per la statistica, in quanto i ricercatori non erano più costretti ad assumere a priori che i dati fossero distribuiti secondo uan curva normale standard ma potevano disporre di una classe di distribuzioni che includeva la normale standard stessa. In questa maniera è diminuito di molto il rischio di un errore delle valutazioni iniziali.
Lo scopo delle generalizzazioni di una classe di distribuzioni, olter a estendere la flessibilità, riduce ulteriormente il margine di errore di valutazione.
Infatti, in questa direzione si sono mossi anche Wang et al. (2004) con le loro ricerche, quando hanno incluso la classe delle distribuzioni skew normali in una classe più ampia che è quella delle distribuzioni skew simmetriche (SS); e Genton e Loperfido (2005) quando hanno introdotto le distribuzioni skew ellittiche generalizzate (GSE).
Ma and Genton (2004) hanno modificato le skewing function utilizzando i polinomi da cui derivano distribuzioni capaci di esibire multimodalità (gli studiosi hanno notato che al crescere del grado dispari del polinomio la distribuzione presentava un numero crescente di mode), una operazione che inprecedenza si otteneva con l’utilizzo di più distribuzioni. In pratica, costoro si sono accorti che le skewing function π possono essere scritte in maniera equivalente utilizzando strumenti più semplici: la funzione π(x) viene scritta come H(η(x)), dove la funzione H(·) è la funzione di ripartizione di una variabile casuale simmetrica rispetto allo zero e la funzione η(·), che nella
letteratura precedente è una funzione dispari, viene sostituita da polinomi di grado dispari.
Il proposito di questa tesi è proporre una classe di distribuzioni più efficiente rispetto a quella presentata da Ma and Genton (2004), in quanto è basata su un elemento molto più robusto a livello computazionale rispetto ai polinomi (che, come è noto, hanno problemi di robustezza computazionale): in questa tesi vengono utilizzate le funzioni B-spline, una naturale estensione dei polinomi.

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Capitolo 1 Introduzione La \teoria degli errori di misura", la \curva degli errori accidentali" e il \meto- do dei minimi quadrati"di Gauss (1809) costituiscono le pi u importanti radici storiche della statistica che, occupandosi di fenomeni collettivi \suscettibili di variare senza regola assegnabile a tutto rigore" Benini (1906), ha trovato nel calcolo delle probabilit a lo strumento con cui misurare quei fenomeni. Dalla curva gaussiana di distribuzione delle probabilit a, la statistica si e evo- luta verso distribuzioni pi u essibili in grado di ridurre i margini di errore nelle stime di dati. Infatti, sono Dixon and Hill (1982) ad aermare che \distribuzioni di proba- bilit a che siano pi u essibili rispetto alle normali sono spesso richieste nelle modellazioni statistiche". Ma, secondo Azzalini (1985), la denizione di un modello statistico in grado di descrivere coerentemente il comportamento di un fenomeno empirico non pu o prescindere dalla forma di una distribuzione. Azzalini (1985) ha rivolto la sua attenzione alle propriet a formali studiando le distribuzioni skew normali (SN) e introducendo un ulteriore parametro per manovrare l’asimmetria della distribuzione. L’ampliamento della classe delle distribuzioni normali di Azzalini e stato mol- 4

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Informazioni tesi

  Autore: Federico Totaro
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia
  Relatore: Patrizio Frederic
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 86

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Parole chiave

economia
statistica
analisi di dati
b-spline
skew symmetric distributions
distribuzioni skew simmetriche
distribuzioni asimmetriche

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