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Analisi e progettazione di strumenti e tool per la difesa dei minori in Internet e la lotta alla pedopornografia

Comunicare: da sempre l’uomo ne ha avuto esigenza, e ha usato il suo ingegno per inventare mezzi di comunicazione e informazione sempre più raffinati. Dai manoscritti alla stampa, dal telegrafo al telefono, dalla fotografia al cinema, dalla radio alla televisione, fino alla digitalizzazione dei segnali. Nel 1976 nasce il termine “telematica”, crasi dei termini telecomunicazioni e informatica: grazie alle telecomunicazioni che si combinano con l’informatica si creano reti di collegamento in tutto il mondo, nasce il “villaggio globale” costituito da Internet.
Dagli anni 2000 un numero sempre più crescente di utenti ha avuto accesso a Internet, parallelamente le tecnologie sono avanzate, il web si è popolato di contenuti e servizi, le modalità di navigazione sono diventate user-friendly, avvicinando gli utenti non solo per scopi didattici o lavorativi, ma anche ludici e sociali. È per questo che negli ultimi anni si è assistito al boom dei social network, alla diffusione dei client di istant messaging e al popolamento delle community e delle chat. L’incontro virtuale è prassi quotidiana di milioni di utenti in tutto il mondo, con un’ampia apertura del ventaglio dell’età.
Purtroppo, accanto agli scopi prima descritti, c’è chi utilizza la grande Rete per i propri illeciti: hacker e criminali cercano di sfruttare le vulnerabilità dei software e l’inesperienza degli utenti, violando abilmente le regole. Come loro, dietro i monitor si nascondono anche pedofili e pedocriminali, minacciando l’incolumità dei tantissimi minori che hanno accesso a Internet.
Il fenomeno, già di enorme portata, ha subito un forte incremento con la diffusione dei dispositivi di comunicazione mobili; si rischia di ricordare la nostra come l’epoca dell’infanzia negata e, sfortunatamente, non esiste nulla che possa rendere sicura al 100% la navigazione.
La grande Rete rimane comunque una risorsa che non può venir meno, pertanto è bene ricercare strumenti di sicurezza e strategie di contrasto al fenomeno, ricordando che niente può sostituirsi alla presenza attiva e all’occhio vigile di genitori ed educatori.
Questo lavoro di tesi nasce in collaborazione con l’Associazione Meter Onlus di Don Fortunato Di Noto e ha come obiettivo l’analisi e la progettazione di strumenti e tool per la tutela dei minori in Internet e la lotta alla pedopornografia.
Nel primo capitolo si fornirà una panoramica del fenomeno della pedopornografia, mostrando quali sono i mezzi di comunicazione sfruttati dai pedofili per adescare i minori. Verrà inoltre fornita una breve descrizione della legge in Italia in materia di tutela dei minori e delle misure di sicurezza attuate dalla Commissione Europea.
Nel secondo capitolo si descriverà l’Associazione Meter e le attività svolte dalla Sede Centrale e dagli Sportelli dislocati sul territorio.
Il terzo capitolo è dedicato allo Stato dell’arte. Si esporrà l’attività investigativa svolta dalla Polizia Postale, si analizzeranno dal punto di vista informatico gli strumenti di indagine a disposizione delle autorità e quelli di sicurezza a disposizione dei genitori, si descriveranno in particolare i parental control esistenti e si accennerà alla sicurezza sui dispositivi mobili. Tale argomento verrà ampliato nel quarto capitolo, interamente dedicato alle piattaforme Android e iOS, agli strumenti di filtraggio e sicurezza per essi disponibili e alle prove effettuate per cercare di progettarne di nuove.
Nel quinto capitolo si esporranno i dettagli teorici e implementativi e i test di funzionamento del Server DNS progettato.
Il sesto capitolo sarà dedicato alla normativa vigente in Italia e in Europa in termini di privacy, in quanto, se l’Associazione Meter vuole portare avanti il progetto del server DNS ed inserirlo tra i servizi offerti, deve realizzare una privacy policy per poter trattare legalmente il traffico dati prodotto dagli utenti che decidono di usufruire del servizio.
L’ultimo capitolo darà spazio alle conclusioni, alle motivazioni personali e agli eventuali sviluppi futuri del software prodotto.

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8 INTRODUZIONE Comunicare: da sempre l‟uomo ne ha avuto esigenza, e ha usato il suo ingegno per inventare mezzi di comunicazione e informazione sempre più raffinati. Dai manoscritti alla stampa, dal telegrafo al telefono, dalla fotografia al cinema, dalla radio alla televisione, fino alla digitalizzazione dei segnali. Nel 1976 nasce il termine “telematica”, crasi dei termini telecomunicazioni e informatica: grazie alle telecomunicazioni che si combinano con l‟informatica si creano reti di collegamento in tutto il mondo, nasce il “villaggio globale” costituito da Internet. Dagli anni 2000 un numero sempre più crescente di utenti ha avuto accesso a Internet, parallelamente le tecnologie sono avanzate, il web si è popolato di contenuti e servizi, le modalità di navigazione sono diventate user-friendly, avvicinando gli utenti non solo per scopi didattici o lavorativi, ma anche ludici e sociali. È per questo che negli ultimi anni si è assistito al boom dei social network, alla diffusione dei client di istant messaging e al popolamento delle community e delle chat. L‟incontro virtuale è prassi quotidiana di milioni di utenti in tutto il mondo, con un‟ampia apertura del ventaglio dell‟età. Purtroppo, accanto agli scopi prima descritti, c‟è chi utilizza la grande Rete per i propri illeciti: hacker e criminali cercano di sfruttare le vulnerabilità dei software e l‟inesperienza degli utenti, violando abilmente le regole. Come loro, dietro i monitor si nascondono anche pedofili e pedocriminali, minacciando l‟incolumità dei tantissimi minori che hanno accesso a Internet. INTRODUZIONE

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Informazioni tesi

  Autore: Rosa Linda Romano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria dell'informazione
  Relatore: Michele Malgeri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 175

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