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Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali, ruolo del Coordinatore delle Professioni Sanitarie nella formazione del personale dei servizi d'emergenza

Le Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali (ICPA) continuano a rappresentare un problema rilevante di sanità pubblica, con pesanti ripercussioni non solo sui pazienti, ma anche per quanto attiene il controllo di qualità delle prestazioni erogate dai professionisti sanitari.
Molti studi nazionali e internazionali hanno dimostrato come le ICPA hanno un elevato costo sanitario e sono indicatori della qualità del servizio offerto ai pazienti/utenti.
La percezione del fenomeno non è ancora sufficientemente elevata né tra gli operatori, né tra gli utenti delle strutture sanitarie.
D’altra parte la possibilità di prevenire le ICPA è legata a procedure assistenziali ampiamente diffuse, quale ad esempio il lavaggio delle mani. Nei servizi d’emergenza extraospedaliera sembra essere sottovalutata la problematica di una corretta igiene non solo delle mani, ma anche dei presidi riutilizzabili che vengono usati. L’insidia di frequenti disattenzioni (se non addirittura ignoranza delle regole) su semplici ed efficaci procedure come la decontaminazione, la sanificazione, la disinfezione e la sterilizzazione portano alla nascita e persistere di comportamenti scorretti.
Negli ultimi anni il crescente interesse alla problematica ha stimolato istituzioni nazionali e internazionali, ricercatori ed operatori, a mettere in atto una serie di misure in grado di prevenire le ICPA, basate su chiare evidenze scientifiche, portando ad un abbattimento della problematica in una percentuale variabile tra il 30 e il 40%.
La conseguenza di tali interventi porta ad un miglioramento del servizio offerto e ad un abbassamento dei costi.

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4 Introduzione Le Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali (ICPA) continuano a rappresentare un problema rilevante di sanità pubblica, con pesanti ripercussioni non solo sui pazienti, ma anche per quanto attiene il controllo di qualità delle prestazioni erogate dai professionisti sanitari. Molti studi nazionali e internazionali hanno dimostrato come le ICPA hanno un elevato costo sanitario e sono indicatori della qualità del servizio offerto ai pazienti/utenti. La percezione del fenomeno non è ancora sufficientemente elevata né tra gli operatori, né tra gli utenti delle strutture sanitarie. D’altra parte la possibilità di prevenire le ICPA è legata a procedure assistenziali ampiamente diffuse, quale ad esempio il lavaggio delle mani. Nei servizi d’emergenza extraospedaliera sembra essere sottovalutata la problematica di una corretta igiene non solo delle mani, ma anche dei presidi riutilizzabili che vengono usati. L’insidia di frequenti disattenzioni (se non addirittura ignoranza delle regole) su semplici ed efficaci procedure come la decontaminazione, la sanificazione, la disinfezione e la sterilizzazione portano alla nascita e persistere di comportamenti scorretti. Negli ultimi anni il crescente interesse alla problematica ha stimolato istituzioni nazionali e internazionali, ricercatori ed operatori, a mettere in atto una serie di misure in grado di prevenire le ICPA, basate su chiare evidenze scientifiche, portando ad un abbattimento della problematica in una percentuale variabile tra il 30 e il 40%. La conseguenza di tali interventi porta ad un miglioramento del servizio offerto e ad un abbassamento dei costi.

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Informazioni tesi

  Autore: Mauro Migliorini
  Tipo: Tesi di Master
Master in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie
Anno: 2013
Docente/Relatore: Adriana Molino
Istituito da: Università Telematica Pegaso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 60

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Parole chiave

infezioni ospedaliere
icpa
prevenzione infezioni ospedaliere
servizi d'emergenza

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