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Responsabilità per urto tra aeromobili

L'aumento della velocità, le condizioni atmosferiche, gli errori nelle informazioni (il pilota è male informato, un documento è errato, si ha uno strumento difettoso etc.), lo sviluppo del traffico e la conseguente congestione dello spazio aereo e degli aeroporti, hanno comportato una casistica effettiva di collisioni sia in aria sia sul suolo, durante le manovre per l'involo e per l'atterraggio. In seguito all'evoluzione qualitativa e quantitativa del traffico aereo, l'attività aviatoria è stata assoggettata a un sistema di regole di condotta oggettiva per i comandanti dell'aeromobile e ad un'assistenza al volo a terra, finalizzata a separare il traffico al fine di prevenire le collisioni. La disciplina del codice della navigazione presenta un insieme di disposizioni riguardanti gli urti di navi, gli urti tra gli aeromobili e gli urti misti, cioè tra una nave e un aeromobile. La disciplina dell'urto aeronautico richiede come presupposto il movimento di tutti i velivoli coinvolti e allo stesso regime è sottoposto anche l'urto misto. Al di fuori di questi casi vengono applicate le disposizioni speciali che regolano la responsabilità per danni ai terzi sulla superficie. Per tali danni il regime della responsabilità dell'esercente si ispira alla Convenzione di Roma del 7 ottobre del 1952, la quale fissa il criterio della responsabilità oggettiva. La disciplina della responsabilità per i danni cagionati ai terzi sulla superficie copre quindi tutti quegli eventi dannosi che, in conseguenza della navigazione aerea, si verificano sul suolo. Di fondamentale importanza è l'obbligazione risarcitoria a carico dell'esercente la quale, nella Convenzione di Roma, è fondata sul rapporto diretto che intercorre tra il danno patito in superficie da una persona, fisica o giuridica, e il volo di un aeromobile o la caduta dallo stesso di persone o cose. Tutti gli accadimenti e gli eventi che sono una possibile causa di danno possono essere assicurati. L'Unione Europea si è interessata ai requisiti in materia di assicurazione dei vettori aerei. Nel quadro della politica comune dei trasporti per tutelare più efficientemente i consumatori e per evitare la distorsione della concorrenza tra i vettori, l'Unione Europea ha inteso fissare un livello assicurativo minimo adeguato al fine di coprire la responsabilità dei vettori aerei in relazione ai passeggeri, ai bagagli, alle merci e ai terzi. In merito all'assicurazione per i danni a terzi sulla superficie, si fa riferimento all'assicurazione di responsabilità. Quest'ultima è limitata così che l'assicuratore fissa un massimale contrattuale, ossia l'importo massimo entro il quale egli assume la copertura. Questo lavoro, quindi, è orientato a chiarire non solo la disciplina degli urti tra gli aeromobili, ma anche le responsabilità di tutti coloro che sono coinvolti in un sinistro aereo e chi risponde dei danni che sono stati cagionati ai terzi sulla superficie, la limitazione del debito dell'esercente e i fatti impeditivi della sua responsabilità.

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5 Introduzione L‟aeromobile viene definito come una macchina che consente il trasporto tridimensionale di persone o cose all‟interno dell‟atmosfera terrestre. Il complesso delle attività che coinvolgono questo tipo di apparecchio adatto al volo, incluse le attività tecniche e scientifiche, il personale e l‟organizzazione degli enti, prende il nome di aviazione. Nel mondo occidentale l‟attenzione si concentrò sul volo, per la prima volta in modo sistematico, nel corso del Rinascimento ed in particolare, con gli studi di Leonardo da Vinci. Il primo volo di un mezzo pesante tuttavia, si ebbe per la prima volta nel 1903, compiuto dai fratelli Wright negli Stati Uniti. Con le guerre mondiali, ed in particolar modo durante la seconda, gli aeromobili vennero utilizzati soprattutto per scopi bellici e quindi di bombardamento e di caccia, conducendo l‟aviazione all‟assunzione di una funzione militare e strategica. A tale evento susseguì un imponente sviluppo tecnologico, soprattutto per quanto riguarda l‟elettronica e gli aerei da trasporto si trasformano in aerei passeggeri: nasce il trasporto di massa. Al fine di garantire una maggiore sicurezza e fiducia nell‟aviazione civile, le più importanti case produttrici di aeromobili, hanno sentito l‟esigenza di cercare motori più efficienti e di disegnare i propri aerei in modo da renderli più leggeri, più veloci e meno dispendiosi, attraverso l‟adozione di materiali composti. Uno dei primi aiuti alla navigazione introdotti negli Stati Uniti (alla fine del 1920) era una luce dell'aeroporto per assistere i piloti nell'atterraggio in caso di maltempo o dopo il tramonto. Da questa, nel 1930, è stato sviluppato l' Approach Path Indicator, che indica al pilota l'angolo di discesa al fine di facilitare l‟atterraggio. Quest‟ultimo venne adottato a livello internazionale grazie all‟intervento dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO). Inoltre, grazie all'invenzione di sistemi satellitari quali il Global Positioning System (GPS), è possibile conoscere la propria posizione con precisione in qualsiasi parte del mondo. Con l'arrivo di Wide Area Augmentation System (WAAS), la navigazione GPS è diventata sufficientemente accurata e viene utilizzata sempre più per avvicinamenti strumentali, nonché in navigazione. L‟aumento della velocità, le condizioni atmosferiche, gli errori nelle informazioni (il pilota è male informato, un documento è errato, si ha uno strumento difettoso o si seguono delle istruzioni non accurate o delle informazioni di volo o di controllo a terra

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Poni
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Silvio Busti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 84

FAQ

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Parole chiave

diritto della navigazione
il ricupero e ritrovamento dei relitti
l'assicurazione di responsabilità
la responsabilità per danni ai terzi in superficie
la responsabilità dell'esercente
gli urti tra aeromobili
la limitazione del debito dell'esercente
i fatti impeditivi della responsabilità
applicazione del codice della navigazione
organizzazione amministrativa della navigazione

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