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La valutazione dell’adeguatezza nel servizio di consulenza agli investimenti

Negli ultimi anni si è assistito a un vasto fenomeno di mutamento dell’attività di intermediazione finanziaria all’interno dei paesi dell’Unione europea, dovuto essenzialmente alle imposizioni dettate dalla direttiva 2004/39/CE MiFID, volte ad armonizzare il mercato finanziario.
La MiFID, analizzata nel primo capitolo, ha definito in maniera stringente gli obblighi degli intermediari a tutela della clientela in relazione all’attività di consulenza.
Queste esigenze di tutela nei confronti dei soggetti meno preparati finanziariamente, nello specifico la clientela retail, nascono alla luce anche dell’attuale crisi economica, che ha costretto ad una rivisitazione sotto il profilo degli obblighi delle tutele l’intera industria finanziaria.
A tal proposito la materia si presenta ancora giovane nelle sue sfumature operative, tuttavia l’autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ESMA ha dettato recentemente delle linee guida in merito alla corretta rilevazione dell’adeguatezza nell’attività di consulenza, questo attraverso la profilatura della clientela per mezzo dei questionari.
L’elaborato in virtù di tali considerazioni, ha analizzato i principi cardine dettati dalla direttiva europea MiFID cogliendo gli aspetti essenziali che hanno colpito il panorama finanziario europeo.
Nel secondo capito è stata proposta la rivisitazione della direttiva con riferimento agli orientamenti dettati dalle autorità di vigilanza, attraverso l’analisi delle criticità dei questionari somministrati alla clientela e all’esigenza di ridisegnare tali strumenti operativi alla luce della corretta rilevazione della tolleranza al rischio con l’ausilio della finanza comportamentale.
Nella fase conclusiva dell’elaborato si è analizzato a livello operativo, come caso di studio, il questionario di un’importante banca nel panorama italiano, rilevando le criticità del modello in relazione agli orientamenti studiati nei capitoli precedenti.
L’obiettivo finale è fornire una visione panoramica della direttiva MiFID, connessa agli obblighi degli intermediari nell’identificare, classificare e nel proporre nella forma più idonea i questionari alla propria clientela.

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! 5! INTRODUZIONE Negli ultimi anni si è assistito a un vasto fenomeno di mutamento dell’attività di intermediazione finanziaria all’interno dei paesi dell’Unione europea, dovuto essenzialmente alle imposizioni dettate dalla direttiva 2004/39/CE MiFID, volte ad armonizzare il mercato finanziario. La MiFID, analizzata nel primo capitolo, ha definito in maniera stringente gli obblighi degli intermediari a tutela della clientela in relazione all’attività di consulenza. Queste esigenze di tutela nei confronti dei soggetti meno preparati finanziariamente, nello specifico la clientela retail, nascono alla luce anche dell’attuale crisi economica, che ha costretto ad una rivisitazione sotto il profilo degli obblighi delle tutele l’intera industria finanziaria. A tal proposito la materia si presenta ancora giovane nelle sue sfumature operative, tuttavia l’autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ESMA ha dettato recentemente delle linee guida in merito alla corretta rilevazione dell’adeguatezza nell’attività di consulenza, questo attraverso la profilatura della clientela per mezzo dei questionari. L’elaborato in virtù di tali considerazioni, ha analizzato i principi cardine dettati dalla direttiva europea MiFID cogliendo gli aspetti essenziali che hanno colpito il panorama finanziario europeo. Nel secondo capito è stata proposta la rivisitazione della direttiva con riferimento agli orientamenti dettati dalle autorità di vigilanza, attraverso l’analisi delle criticità dei questionari somministrati alla clientela e all’esigenza di ridisegnare tali strumenti operativi alla luce della corretta rilevazione della tolleranza al rischio con l’ausilio della finanza comportamentale. Nella fase conclusiva dell’elaborato si è analizzato a livello operativo, come caso di studio, il questionario di un’importante banca nel panorama italiano, rilevando le criticità del modello in relazione agli orientamenti studiati nei capitoli precedenti.

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Lokar Pignatari
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Flavio Pichler
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

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Parole chiave

consulenza
orientamenti
adeguatezza
appropriatezza
consulenza indipendente
mifid 2
questionario di profilatura
linee guida esma
mifid review
classificazione della clientela

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