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L'aspetto social della moda: nuove tendenze del fashion

Moda: un concetto multiforme
“L’abito non fa il monaco”. Ma evidentemente lo comunica.
La moda è sempre stata oggetto d’interesse e curiosità anche da parte di settori estranei e lontani da essa. In particolare sociologi, antropologi e semiologi hanno dedicato all’argomento importanti studi e riflessioni producendo numerose teorie. Una prima prospettiva d’analisi è quella sociologica che cerca di rilevare i meccanismi e le dinamiche sociali che consentono l’affermazione e la diffusione delle varie mode; ma l’approccio sociologico sembrerebbe non essere esaustivo per spiegare tutte le dinamiche che la moda abbraccia.
La semiotica ha utilizzato la moda come oggetto d’attenzione con l’obiettivo di comprendere significati e processi che legano consumatori, produttori, distributori e comunicazione. La tendenza è, quindi, quella di interpretare la moda come sistema di significazione in grado di veicolare numerosi significati. Il pioniere di questi studi è senza dubbio Roland Barthes, perché è grazie a lui che la moda inizia a essere concepita come meccanismo di significazione, racchiudendo moltissimi aspetti che meritano di essere analizzati. Le trasformazioni avvenute negli anni nella società, hanno fatto si che la moda da pratica di distinzione sociale fosse intesa come forma espressiva e comunicativa; attraverso la moda noi comunichiamo qualcosa di noi stessi, la nostra identità, la nostra appartenenza socio-culturale. Oggi la moda, però, non è solo questo, non è solo creatività e intuito. Essa è anche management, strategie, competizione e così la comunicazione assume un ruolo centrale nelle imprese che si occupano di moda. Tutto ciò è ancora più accentuato con l’avvento dei social media e del fenomeno arguto dei fashion blog. Per questo, sempre più spesso, le grandi e piccole aziende di moda decidono di investire in web advertising, collaborando con i più influenti blogger, per aumentare la visibilità del brand. Utilizzando canali come Facebook, Twitter, Instagram e numerosi siti internet, i consumatori non sono un pubblico passivo, ma sono attivi e vogliosi di sentirsi parte del processo produttivo. In questo modo le maison si rendono consapevoli di cosa è apprezzato o cosa non piace delle loro nuove collezioni, così da poter costruire una solida brand reputation. Ciò che ho tentato di analizzare in questo breve percorso di ricerca, è capire com’è cambiata la moda, ma soprattutto la comunicazione di moda, con l’avvento del web ponendo l’attenzione ai fashion blog, diventati piattaforma universale della moda, che prendono il posto delle riviste, delle sfilate, dei negozi e di tutti gli ambienti di comunicazione di moda che si sono affermati con il passare degli anni.

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INTRODUZIONE ___________________________________________________ La moda è sempre stata oggetto d’interesse e curiosità anche da parte di settori estranei e lontani da essa. In particolare sociologi, antropologi e semiologi hanno dedicato all’argomento importanti studi e riflessioni producendo numerose teorie. Una prima prospettiva d’analisi è quella sociologica che cerca di rilevare i meccanismi e le dinamiche sociali che consentono l’affermazione e la diffusione delle varie mode; ma l’approccio sociologico sembrerebbe non essere esaustivo per spiegare tutte le dinamiche che la moda attiva. La semiotica ha utilizzato la moda come oggetto d’attenzione con l’obiettivo di comprendere significati e processi che legano consumatori, produttori, distributori e comunicazione. La tendenza è, quindi, quella di interpretare la moda come sistema di significazione in grado di veicolare numerosi significati. Il pioniere di questi studi è Roland Barthes; perché grazie a lui la moda inizia ad essere concepita come meccanismo di significazione, racchiudendo moltissimi aspetti che meritano di essere analizzati. Le trasformazioni avvenute negli anni nella società, hanno fatto sì che la moda da pratica di distinzione sociale fosse intesa come forma espressiva e comunicativa; attraverso la moda noi comunichiamo qualcosa di noi stessi, la nostra identità, la nostra appartenenza socio- culturale. Oggi la moda, però, non è solo questo, non è solo creatività e intuito: è anche management, strategie, competizione e così la comunicazione assume un ruolo centrale nelle imprese che si occupano di moda. In questa prospettiva, un’altra disciplina che diventa centrale nella comunicazione di moda è il marketing, che ha come scopo lo stimolare i clienti all’acquisto e la creazione di una scenario studiato per centrare le richieste del pubblico di riferimento. Tutto ciò è ancora più accentuato con l’avvento dei social media e del fenomeno dei fashion blog. Per questo, sempre più spesso, le grandi e piccole aziende di moda decidono di investire in web advertising, collaborando con i più influenti blogger, per aumentare la visibilità del brand. Utilizzando canali 1

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Informazioni tesi

  Autore: Carmen Messina
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Gianna Angelini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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