Skip to content

Il Transfer Pricing e il caso Dolce e Gabbana

La materia tributaria, inserita in un contesto di crisi fiscale, può esser considerata un nuovo avamposto del diritto penale dell’economia, divenendo fondamentale qualora si parli di debito sovrano. Siamo di fronte a trasformazioni dell’intervento penale, pertanto, lo stato italiano, abbandona l’obiettivo fiscale, abbracciando ideologie improntate verso comportamenti tendenzialmente più illusivi ed elusivi. I recenti interventi, riguardanti la lotta contro i reati fiscali, hanno avviato ad una procedura volta al miglioramento da parte dei sistemi nazionali, poggiando i propri fondamenti sulla trasparenza da parte dei contribuenti. Appare indispensabile, incentrare gli sforzi, nella promozione e nel miglioramento della cooperazione transfrontaliera, al fine di combattere le frodi finanziarie e fiscali. Nel tentativo di illustrare lo scenario giuridico italiano, introduco il caso di esterovestizione che ha investito la casa di alta moda milanese, Dolce & Gabbana.
L’azienda, debuttò nel 1985 ed in un primo momento, le vendite ottenute, risultarono non particolarmente soddisfacenti. Solamente con la quarta collezione, ebbero un impatto significato sul mercato italiano. Le cose sembrano decollare, aumentando il fatturato annuale, ma il 19 giugno del 2009, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, vennero condannati dal giudice di prima istanza Antonella Brambilla, a un anno e otto mesi di reclusione, per reato di omessa dichiarazione dei redditi ai danni dello Stato, per un ammontare di circa 249 milioni di euro imponibili, deviati in Lussemburgo, nell'arco di tempo che va dal 2004 al 2006. L'accusa riguardava la società "Gado S.a.r.l" costituita da entrambi gli stilisti, che all'epoca dei fatti, aveva sede in Lussemburgo, in quanto alla stessa, secondo l'Agenzia delle Entrate, era stato ceduto un marchio ad un prezzo nettamente inferiore, generando royalties che in futuro avrebbero potuto evadere il fisco italiano. Secondo l'accusa della procura di Milano, la "Gado S.a.r.l." sarebbe stata un caso di esterovestizione con il solo fine di pagare meno tasse, perché di fatto, amministrata in Italia. Con il termine "esterovestizione" si intende la fittizia localizzazione della residenza fiscale di una persona fisica o di una società all'estero, in un Paese a fiscalità privilegiata, allo scopo di sottrarsi agli adempimenti previsti dall'ordinamento tributario del Paese di reale appartenenza. A partire dal 2004, venne attuata una radicale ristrutturazione aziendale: i due stilisti, costituirono la "Dolce&Gabbana Luxembourg S.a.r.l" di cui detenevano l’80% delle partecipazioni ed il restante 20% era in mano alla famiglia Dolce. Il quadro della situazione quindi, vedeva la “Dolce Gabbana Luxembourg S.a.r.l”. controllare interamente la “Dolce&Gabbana Srl” e gestire persino il controllo della società lussemburghese “Gado S.a.r.l.” alla quale venne ceduto il marchio dalle persone fisiche, Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La crescita internazionale dell’azienda, operò alla luce del sole, e fu proprio questo elemento ad indurre il GUP a ritenere il tutto, penalmente irrilevante. Nonostante la dichiarazione del Giudice dell'Udienza preliminare, la Cassazione non sembrò risultare convinta ed annullò la sentenza rinviando gli atti per un'ulteriore decisione. La prima accusa (dichiarazione infedele dei redditi) conclusasi con l’assoluzione in sede penale ma non in sede tributaria, prevedeva la stima di 360 milioni dei marchi D&G risalente al 2003, e attualmente le rilevazioni dell’Agenzia delle Entrate sui fatturati sono sempre sorprendentemente superiori al dato reale, ammontando ad un valore maggiore del triplo rispetto a ciò che è scritto nel bilancio aziendale. Gli elementi che indussero il Fisco a ritenere esterovestita la società Gado S.a.r.l furono molteplici, tra i quali: la scelta di modificare l'assetto societario e che le direttive imprenditoriali continuassero ad esser impartite dalle ”italiane”.
I due imputati, decisero comunque di far valere le proprie ragioni ed il ricorso venne accolto in Cassazione sulla base di una valutazione. La Corte, ricostruendo l’iter logico-giuridico, individuò e chiarì l’errore di diritto cui i giudici erano precedentemente incorsi e con la sentenza n. 43809 depositata il 30/10/2015 la III sezione penale, assolse gli imputati perché «Il fatto, non sussiste.»
L’accaduto andrà a costituire un importante precedente che dovrà essere utilizzato da monito dalla Giustizia che affronterà casi analoghi inerenti a simili strutture societarie.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 Introduzione La materia tributaria inserita in un contesto di crisi fiscale, può esser considerata un nuovo avamposto del diritto penale dell’economia, divenendo fondamentale qualora si parli di debito sovrano. Siamo di fronte a rivolgimenti e trasformazioni profonde del senso e della portata dell’intervento penale nell’economia, come probabilmente mai era accaduto prima d’ora. Il discorso, peraltro, non riguarda solo il nostro paese e non riguarda solo e tanto la disciplina normativa, ma è in realtà molto più vasto: si tratta di un mutamento di peso e di ruolo della giurisprudenza nella materia penale economica. 1 Lo stato italiano decide di abbandonare l’obiettivo fiscale, abbracciando ideologie più improntate verso comportamenti illusivi ed elusivi, dove sostanzialmente, tutte le condotte che vengono incriminate previste dal D.lgs. 10 marzo 2000 n.74, vengono punite parallelamente in via tributaria, in quanto raramente incidono sulla libertà personale del soggetto. Bisogna specificare che per un determinato periodo di tempo, malgrado l’ordinamento italiano prevedesse i delitti in materia tributaria, la decisione ricadde sulla scelta di indirizzarsi su pene di carattere detentivo poiché scoraggiava gli evasori, e solo successivamente, con l’introduzione del Decreto Legislativo sopracitato, ci fu un’inversione radicale. La giurisprudenza assume un atteggiamento connotato da un mero buonismo nei confronti della fattispecie, anche laddove venga ritenuta punitiva. Questo approccio controverso del sistema italiano, pone in evidenza la problematica relativa al duplice binario sanzionatorio, previsto sia in ambito amministrativo che penale, laddove, da una parte, il fine ultimo che si è intenti a perseguire è quello di ottenere un risarcimento equo, mentre dall’altra, l’effettività della disciplina sanzionatoria. Il dispositivo dell’Art. 53 comma 1 Cost. 2 costituisce il fondamento del diritto                                                                                                                 1 Luigi Foffani, Una «nouvelle vague» del diritto penale dell’economia in Italia? – Casi di diritto penale dell’economia I. Impresa e Mercato (Cirio, Parmalat, Antonveneta, Bnl-Unipol) a cura di Luigi Foffani, Donato Castronuovo, Edizione Il Mulino, anno 2015, p. 12 2 “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.” Atteso l'incipit della norma, che si riferisce a "tutti", i principi della c.d. costituzione fiscale, da essa previsti, si applicano non solo ai cittadini ma a tutti coloro che si trovano sul territorio, anche se stranieri o privi della cittadinanza. Inoltre, è necessario guardare alla loro "capacità contributiva", cioè verificare se siano titolari di reddito perché solo in questo caso possono essere chiamati a concorrere alla spesa pubblica. Sulla base di questo parametro la stessa Corte Costituzionale è chiamata a

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Federica Matera
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Luigi Foffani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

elusione fiscale
paradisi fiscali
transfer pricing
evasione fiscale
dichiarazione infedele
dolce&gabbana
esterovestizione
pacchetti ocse
fiscalità privilegiata
pacchetto anti-elusione

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi