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Analisi normativa e deontologica sull'attuale disparità di valutazione del servizio prestato in enti sanitari pubblici e privati. In merito alla petizione presentata presso il Senato della Repubblica

Il possesso di titoli di servizio nell'ambito di una procedura concorsuale costituisce quell'elemento che, rapportato alla vasta platea di partecipanti, può sicuramente rappresentare il fattore determinante per incrementare il punteggio finale e di conseguenza un discreto posizionamento nella graduatoria. Appare, però, poco chiaro come nella normativa concorsuale pubblica del Servizio Sanitario Nazionale esista una netta disparità di valutazione tra servizi prestati nel sistema sanitario privato, seppur convenzionato, e quelli prestati in enti pubblici.
Partendo, quindi, da un'approfondita analisi dell'apparato normativo del sistema sanitario e, in particolar modo, di quello relativo alle professioni sanitarie, senza tralasciarne gli aspetti deontologici, si è voluto studiare minuziosamente i due mondi sanitari, pubblico e privato, per riuscire a trovarvi sostanziali differenze tali da giustificare l'enorme divario che i regolamenti concorsuali attribuiscono alle due realtà.
Nonostante la diversa considerazione, in termini di valutazione, che viene attribuita al servizio prestato in enti pubblici piuttosto che in quelli privati, risulta paradossale la continua "corrente" di privatizzazione alla quale si assiste nel mondo sanitario. L'aziendalizzazione del servizio sanitario nazionale tende sempre di più a garantire eguale trattamento di cure agli utenti che, liberamente, possono rivolgersi alle strutture pubbliche o private. In quest'ottica appare evidente come le competenze, la responsabilità e, in un unico concetto, il profilo professionale dei soggetti che sono chiamati a garantire le prestazioni sanitarie siano universali.
L'auspicio che i futuri governi possano rivedere l'attuale normativa concorsuale attribuendo ai professionisti sanitari, siano essi pubblici o privati, il giusto riconoscimento per il servizio prestato è il messaggio lanciato attraverso l'elaborato che richiama la petizione di equiparazione dei titoli di servizio presentata al Senato della Repubblica.

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4 INTRODUZIONE Il presente elaborato intende sottoporre all’attenzione del lettore l’attuale disparità di valutazione dei titoli di servizio posseduti nelle procedure concorsuali pubbliche, sia per l’accesso al posto di lavoro che nelle progressioni economiche orizzontali interne, degli aspiranti professionisti, con particolare riferimento all’ambito sanitario. Nel primo capitolo è ampiamente illustrata la struttura giuridica del Servizio Sanitario Nazionale, dopo un breve accenno all’evoluzione normativa, distinguendo gli enti erogatori di prestazioni in base alla loro natura giuridica. Vengono poi analizzate, nel secondo capitolo, le diverse figure sanitarie coinvolte percorrendone il processo di professionalizzazione e evidenziando le tappe principali che hanno contribuito al miglioramento continuo della professione con particolare riguardo a quella infermieristica. L’attenzione si focalizza, nel terzo capitolo, sulle modalità di accesso al lavoro negli enti pubblici e privati accreditati al SSN dei professionisti sanitari soffermandosi brevemente sull’accesso all’area dirigenziale. Il lavoro si conclude analizzando i diversi criteri di valutazione dei titoli di servizio posseduti nei concorsi pubblici adottati per i professionisti che hanno prestato servizio, a vario titolo, in un ente pubblico rispetto a quelli che lo hanno invece prestato presso un ente privato. A tal proposito viene fatto riferimento ad una petizione sull’equiparazione dei titoli di servizio degli infermieri tra sanità pubblica e privata presentata dallo scrivente presso il Senato della

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Paonessa
  Tipo: Tesi di Master
Master in Direzione e Organizzazione delle Aziende Sanitarie
Anno: 2018
Docente/Relatore: Angelo Tuzza
Istituito da: Università Telematica TEL.M.A.
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 57

FAQ

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