Skip to content

Aspetti problematici dell'autotutela decisoria

Con il presente lavoro ci si prospetta di offrire una panoramica ampia ed il più possibile completa del fenomeno “autotutela”, compreso nell’ambito delle attività della pubblica amministrazione.
L’istituto è praticamente ignorato dalla normativa sia recente che datata, malgrado annoveri un'applicazione più che centenaria, che risale alle prime manifestazioni esterne della neo nata pubblica amministrazione dell’Italia postunitaria; infatti a livello legislativo non possiamo rinvenire una disciplina unitaria, organica e coerente dell’autotutela, in quanto le poche isolate disposizioni riguardano i singoli istituti applicativi (annullamento, revoca, sanatoria, ecc…) contemplati nell’ambito di ristretti settori specifici (urbanistica, commercio, ecc…).
Ma la necessità di una previsione legislativa espressa non è mai stata realmente avvertita, in quanto si riconosce all’autotutela la portata di potestà generale ed intrinseca alla pubblica amministrazione: non è cioè necessario che intervenga una legge, sia pure di portata generale, che ne riconosca l’esistenza nel nostro ordinamento, poiché rientra fra le facoltà inerenti alla stessa definizione di amministrazione.
Casomai potrebbe essere opportuna in quanto conforme alle esigenze di tutela dei privati, una disciplina degli aspetti procedurali dei provvedimenti di autotutela, così come è avvenuto con la legge n. 241/1990, per i procedimenti di primo grado.
Tuttavia ciò non è avvenuto, ma la portata generale della novella legislativa sopra citata, è stata spesso estesa, salvo le necessarie differenziazioni derivanti dalla peculiarità del procedimento di secondo grado, anche agli atti di autotutela; e così è avvenuto spesso nella dottrina che nella giurisprudenza recenti.
Si è cercato quindi di esaminare origini, applicazioni, prassi e possibili sviluppi dell’istituto, attraverso le intuizioni e le riflessioni della dottrina, e le decisioni e gli orientamenti della giurisprudenza; il silenzio del legislatore è in questo settore profondo, quanto sono invece ampie le digressioni dottrinali o le interpretazioni giurisprudenziali.
Ed è proprio grazie a questo fervorio teorico, esaminando gli orientamenti prevalenti o preferibili (in un’ottica di tutela del privato), che possiamo pervenire ad una ricostruzione abbastanza lineare e logicamente coerente dell’autotutela, dei singoli provvedimenti in cui si manifesta, del procedimento di ciascuno di essi, degli effetti e dei limiti degli stessi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Aspetti Problematici dell’Autotutela Decisoria INTRODUZIONE Con il presente lavoro ci si prospetta di offrire una panoramica ampia ed il più possibile completa del fenomeno “autotutela”, compreso nell’ambito delle attività della pubblica amministrazione. L’istituto è praticamente ignorato dalla normativa sia recente che datata, malgrado annoveri un applicazione più che centenaria, che risale alle prime manifestazioni esterne della neo nata pubblica amministrazione dell’Italia postunitaria; infatti a livello legislativo non possiamo rinvenire una disciplina unitaria, organica e coerente dell’autotutela, in quanto le poche isolate disposizioni riguardano i singoli istituti applicativi (annullamento, revoca, sanatoria, ecc…) contemplati nell’ambito di ristretti settori specifici (urbanistica, commercio, ecc…). Ma la necessità di una previsione legislativa espressa non è mai stata realmente avvertita, in quanto si riconosce all’autotutela la portata di potestà generale ed intrinseca alla pubblica amministrazione: non è cioè necessario che intervenga una legge, sia pure di portata generale, che ne riconosca l’esistenza nel nostro ordinamento, poiché rientra fra le facoltà inerenti alla stessa definizione di amministrazione. Casomai potrebbe essere opportuna in quanto conforme alle esigenze di tutela dei privati, una disciplina degli aspetti procedurali dei provvedimenti di autotutela, così come è avvenuto con la legge n. 241/1990, per i procedimenti di primo grado. Tuttavia, vedremo nel prosieguo del lavoro, ciò non è avvenuto, ma la portata generale della novella legislativa sopra citata, è stata spesso estesa, salvo le necessarie differenziazioni derivanti dalla peculiarità del procedimento di secondo grado, anche agli atti di autotutela; e così è avvenuto spesso nella dottrina che nella giurisprudenza recenti.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Federico Martelli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Alberto Azzena
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 195

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

annullamento d'ufficio
atto di riesame
autotutela
diritto amministrativo
pubblica amministrazione
autotutela decisoria
annullamento degli atti
revoca degli atti amministratici
atti amministrativi
legge n. 241-1990

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi