Skip to content

I musicisti italiani e la viola d'amore nella prima metà del Settecento

Nella prima metà del XVIII secolo, la diffusione della viola d’amore interessava soprattutto i paesi d’oltralpe, in particolare l’Austria e la Germania. In Italia, invece, la viola d’amore era uno strumento scarsamente conosciuto ed utilizzato. D’altra parte, il grande rilievo che assumono le composizioni per viola d’amore di Antonio Vivaldi all’interno dell’intero repertorio europeo rende questo periodo uno dei più importanti nella storia della viola d’amore in Italia. Di fronte all’interesse che l’autore manifestò nei confronti dello strumento nasce la curiosità di sapere in quale misura la viola d’amore fosse conosciuta ed utilizzata dai musicisti italiani nella prima metà del ‘700. Per questo, è sembrato interessante tentare di individuare un quadro della realtà italiana studiando le testimonianze, per quanto scarse, relative alle condizioni di impiego di questo strumento da parte dei musicisti italiani.
Oggi la viola d’amore è conosciuta come uno strumento con sette corde tastabili e sette di risonanza, da accordare di volta in volta a seconda della tonalità del brano. D’altro canto, dal suo primo apparire intorno alla metà del XVII secolo fino alla metà del XIX secolo, la viola d’amore è stata oggetto di massicce trasformazioni e diverse tipologie dello strumento sono coesistite. Prima di effettuare l’analisi della realtà italiana, si è pensato quindi che fosse utile disegnare, attraverso le fonti letterarie dell’epoca, un rapido excursus sulla storia dello strumento in Europa, dalla prima testimonianza nota fino alla metà del Settecento, al fine di individuare un contesto di riferimento. E’ stato posto l’accento sulla questione della mutevole accordatura, ma soprattutto della scordatura, complessa modalità notazionale ed esecutiva peculiare dello strumento. Si è poi dato un rapido sguardo al repertorio europeo, dalle origini fino al XX secolo.
Lo studio della situazione italiana è stato organizzato sulla base di due diverse modalità di analisi. Da un lato sono state esaminate le fonti letterarie italiane della prima metà del Settecento – trattati, lettere e cronache – che contenessero testimonianze relative alla viola d’amore, al fine di stilare un quadro relativo alla diffusione dello strumento nelle città italiane, senza tralasciare i contatti con l’Europa. Dall’altro sono stati recuperati ed analizzati tutti i brani per viola d’amore composti da autori italiani risalenti al medesimo periodo, tentando di individuare le peculiarità della scrittura per lo strumento condivise dai diversi autori, così come le caratteristiche personali di ciascuno. Oltre alle partiture di Vivaldi, sono quindi stati prese in considerazione quelle di Giuseppe Antonio Vincenzo Aldrovandini, Attilio Ariosti, Giovanni Bononcini, Pietro Antonio Locatelli, Giovanni Battista Pergolesi e Alessandro Scarlatti.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Capitolo 1 LA VIOLA D’AMORE IN EUROPA 1.1 Caratteristiche costruttive I nomi �viola d�amore�, viole d�amour e la traduzione tedesca liebesgeige, usata verso la fine del 18� secolo, indicano uno strumento a corde, da braccio, che si contraddistingue per un particolare timbro, un colore del suono sentito come piacevole, soave. Sull�origine del nome �viola d�amore� sono state elaborate le ipotesi pi� fantasiose. A cavallo tra Ottocento e Novecento, L�on Pillaut 1 e Eug�ne de Briqueville 2 , considerando la grande diffusione di strumenti con corde di risonanza nel mondo orientale, presentarono la tesi di un�origine orientale della viola d�amore, in quanto strumento con corde di risonanza, e ipotizzarono che il nome di questo strumento derivasse da �viola da moro�. Oggi per� sappiamo che sulla viola d�amore delle origini non erano montate corde di risonanza; di conseguenza questa ipotesi non � pi� accreditata. Un ulteriore, azzardato, tentativo di chiarire l�etimologia di questo nome � stato fatto, nel 1973, da Martin Vogel 3 che ha messo in relazione il nome �viola 1 L�ON PILLAUT, Notes sur [�] la viole d�amour, in �Le M�nestrel� 57/35, Paris, s. a. (1891c), pp. 274- 276. 2 EUG�NE DE BRIQUEVILLE, La Viole d�amour, in �Gazette des musiciens�, Paris, 1905, pp. 1-15. 3 MARTIN VOGEL, Was hatte die �Liebesgeige� mit der Liebe zu tun? in Musicae scientiae collectanea: Festschrift Karl Gustav Fellerer zum siebzigten Geburtstag, K�hln, von H�schen 1973, pp. 609-615.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Valentina Montanucci
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Francesco Degrada
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 210

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

english violet
liuteria
musicologia
organologia
strumenti musicali
viola all'inglese
storia della musica
antonio vivaldi
giuseppe antonio vincenzo aldrovandini
attilio ariosti
giovanni bononcini
pietro antonio locatelli
giovanni battista pergolesi
alessandro scarlatti
viola d'amore

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi