Skip to content

Il divieto internazionale di tratta degli esseri umani

La responsabilità individuale per il crimine di tratta degli esseri umani nel diritto internazionale penale. Questo studio si propone di esplorare il vasto panorama delle norme internazionali che qualificano la tratta come crimine, suggerendo un coordinamento fra le stesse. Che cosa si intende per tratta di esseri umani? Quali sono gli elementi della fattispecie penale internazionale? Cosa distingue questo crimine da quello di smuggling? La Corte Penale internazionale è competente per giudicare i casi di tratta? Qual è la posizione attuale dell'Italia rispetto all'assolvimento del proprio obbligo internazionale di incriminare la tratta? Queste sono alcune delle domande cui lo studio si propone di dare una risposta, attraverso un'attenta analisi della prassi e della dottrina internazionale in materia.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
PREMESSA Schiavitù e tratta degli schiavi sono nozioni che siamo soliti associare ad epoche tanto buie quanto remote della storia dell’umanità. La Comunità internazionale si è impegnata fin dai primi anni dell’Ottocento nella lotta contro questo genere di barbarie 1 . I valori di libertà e di eguaglianza su cui si fonda la società moderna, valori sanciti solennemente nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, sono ormai riconosciuti dalla totalità delle Nazioni: non esiste un solo paese al mondo ove sopravvivano la schiavitù e la tratta degli schiavi come istituti giuridici. Ciononostante, la parola schiavo non è affatto scomparsa dal nostro vocabolario. Al contrario, essa viene utilizzata spesso e sempre con maggiore insistenza, nei giornali, nei libri, nei pubblici dibattiti, nelle istituzioni pubbliche, in riferimento a fatti di sconcertante attualità. Si tratta di fenomeni quali la prostituzione forzata, la pedofilia, la servitù domestica, lo sfruttamento della manodopera clandestina: situazioni che sfuggono alla nozione storica di schiavitù, ma che posseggono il medesimo coefficiente di offensività di quest’ultima. Al dominio giuridico dell’uomo sull’uomo che caratterizzava il rapporto padrone-schiavo nell’antichità, infatti, si è sostituito un altrettanto insidioso dominio economico, psicologico e culturale, reso possibile dal persistere delle disuguaglianze economiche e culturali a livello planetario: le vittime di queste “nuove forme di schiavitù” 2 , infatti, provengono per lo più dai luoghi più poveri della Terra, esse sono spesso in fuga dalla guerra o da situazioni di estremo disagio economico e sociale. Solo raramente, però, questi soggetti arrivano volontariamente nel luogo ove avviene il loro sfruttamento finale. Molto più spesso, i flussi di questi “nuovi schiavi” sono gestiti da gruppi criminali senza scrupoli, che si pongono come intermediari fra la vittima ed il suo “dominus”. Come i “negrieri” di un tempo, 11 Si vedano: la “Declaration Relative to the Universal Abolition of the Slave Trade” [Congress of Vienna, Act. XV], firmata a Vienna l’8 febbraio 1815, (in Martens Nouveau Recuil, ser.1, n°2, p.432); il “Treaty for the Suppression of the African Slave Trade”, firmato a Londra il 20 dicembre 1841, (in Martens Nouveau Recuil, ser.1, n°10, p.392); la “Convention Relative to the Slave Trade and Importation into Africa of Firearms, Ammunition, Spirituous Liquors”, firmata a Bruxelles il 2 luglio 1890, (in Martens Nouveau Recuil, ser.2, n° 17, p.345). 2 Così ARLACCHI, Schiavi, il nuovo traffico di esseri umani, Milano, 1999.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandra Annoni
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2000-01
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Francesco Salerno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 168

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi