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TikTok: l'ultima frontiera del social. Un nuovo codice di espressione dell'arte

Il seguente lavoro si ripropone di analizzare il fenomeno "TikTok", lo spazio virtuale per eccellenza degli adolescenti e, a tutti gli effetti, il social network del momento nato nel 2017 all'insegna del divertimento, dell'intrattenimento e della creatività e basato sulla produzione e condivisione di brevi video.
È innegabile che la rivoluzione digitale, la nascita del Web e dei nuovi media, tra cui i social network, abbia e stia ancora avendo effetti di cambiamento nelle società, soprattutto nel modo di relazionarci ed approcciarci. Anche il settore museale oramai non può più prescindere dall'utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti atti ad amplificare la comunicazione e creare un rapporto bidirezionale e partecipato con i visitatori.
Alla luce di questo, dopo aver analizzato l'attuale stato della fruizione culturale in Italia, il rapporto tra musei e nuovi media e la presenza museale sui social network, verrà preso in esame TikTok per comprenderne il successo riscontrato e capirne le peculiarità distintive.
Infine, attraverso l'analisi di alcuni profili di musei presenti su questa piattaforma e di un'indagine da me effettuata in merito all'opinione dei partecipanti riguardo ai contenuti pubblicati dai musei, si cercherà di capire se TikTok possa rappresentare un valido canale di comunicazione alternativo atto soprattutto ad attrarre il target dei teenager, non coperto dagli altri social e ancora poco interessato a visitare i musei.

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1 INTRODUZIONE Se qualcuno vi nominasse TikTok e non vi venisse in mente nulla tranne forse la canzone di Kesha del 2009, significa probabilmente che non siete aggiornati sulle tendenze del momento o non avete dei figli in età adolescenziale oppure ancora, più semplicemente, non appartenete a quella che comunemente viene chiamata Generazione Z, ovvero quella fetta di popolazione nata tra il 1997 ed il 2012 e che, quindi, oggi, nel 2021, è composta da bambini e da ragazzi che hanno al massimo 24 anni. Sono i primi, a tutti gli effetti, ad essere nati e cresciuti con il pieno accesso alla Rete ed alle nuove tecnologie digitali e nel momento in cui i telefoni cellulari sono stati resi accessibili al grande pubblico divenendo essenziali nella quotidianità di ognuno di noi. Con la rivoluzione che ha interessato il Web negli anni ’90 e con la nascita progressiva dei social network, gli appartenenti alla Generazione Z sono infatti stati pervasi ed esposti ad una quantità di tecnologia impensabile per le generazioni a loro precedenti: oggi ben due terzi della popolazione mondiale possiede un telefono cellulare, oltre la metà ha accesso ad Internet ed utilizza con costanza le piattaforme social. Per i ragazzi di oggi, possedere uno smartphone, su cui trascorrono gran parte della giornata, costituisce a tutti gli effetti un rito di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Non a sorpresa sono proprio i più giovani ad essere tra i più affezionati alle piattaforme social, sulle quali passano il loro tempo, si esprimono e sviluppano relazioni online. Tra di esse, TikTok, applicazione di creazione di video brevi verticali, rappresenta oggi proprio lo spazio virtuale per eccellenza tanto amato ed apprezzato dai teenager, un social network dall’approccio prettamente young nato nel 2016 all’insegna del divertimento, dello svago e della creatività, in risposta ai bisogni di intrattenimento e libera espressione dei suoi utenti, e tra i più popolari ed in più rapida crescita al mondo. D’altro canto, negli ultimi anni, per andare incontro all’uso sempre più frequente e costante dello smartphone da parte della popolazione mondiale, le piattaforme social sono state pensate e create in primis come applicazioni utilizzabili da dispositivi mobili. Di conseguenza, abbiamo progressivamente iniziato ad abituarci a consumare e fruire con naturalezza i contenuti attraverso l’orientamento verticale che caratterizza i telefoni cellulari e, in particolar modo i video in questo formato, sono divenuti quelli più apprezzati dal pubblico sui social

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Informazioni tesi

  Autore: Aurora Sartorello
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia e Gestione delle Arti e delle attività culturali
  Corso: Economia e Gestione delle Arti e delle attività culturali
  Relatore: Walter Quattrociocchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 160

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