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Dal riciclaggio all’autoriciclaggio: analisi di un’evoluzione normativa

Da "Introduzione":
La problematica del riciclaggio del denaro sporco è sicuramente di grande interesse ed attualità: mai come oggi, in un mondo globalizzato ed interconnesso, assumono sempre più rilevanza le condotte criminali tese ad occultare i proventi di delitto. Enormi quantità di denaro, opportunamente "ripulite" delle tracce illecite, assumono un valore "reale", diventando risorse economico-finanziarie a tutti gli effetti, suscettibili di essere immesse nel circuito lecito con gravissimo pericolo per l’economia legale e per il rispetto delle regole della concorrenza. Il denaro di provenienza criminosa innesca una spirale, un gorgo senza fine che divora l’economia lecita: per tale motivo il riciclaggio viene definito come una delle forme più insidiose di manifestazione della moderna criminalità.
Dal punto di vista contenutistico il presente lavoro, con la consapevolezza che gli aspetti, gli elementi e le considerazioni qui esposte certamente non possono essere considerate esaustive e complete, si prefigge di illustrare il fenomeno del riciclaggio dei proventi illeciti, riservando particolare attenzione al recente intervento normativo introduttivo dell’art. 648ter.1. c.p., rubricato «autoriciclaggio», rispetto al quale verrà offerta una riflessione inerente gli aspetti più pregevoli e le eventuali criticità.
L’analisi si articolerà offrendo, in un’ottica criminologica generale, un’iniziale ampia panoramica inerente la fenomenologia, cui seguirà una disamina degli elementi costitutivi delle due figure criminose, con ragionate considerazioni concernenti le elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali prodotte in anni recenti. A queste riflessioni saranno accompagnate considerazioni di carattere comparatistico, alle quali sarà affiancata l’illustrazione delle proposte di riforma pervenute all’attenzione del Parlamento nell’ultimo anno. La trattazione si concluderà con alcune osservazioni circa la nuova disciplina in vigore.

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INTRODUZIONE V Introduzione La problematica del riciclaggio del denaro sporco è sicuramente di grande interesse ed attualità: mai come oggi, in un mondo globalizzato ed interconnesso, assumono sempre più rilevanza le condotte criminali tese ad occultare i proventi di delitto. Enormi quantità di denaro, opportunamente ‚ripulite‛ delle tracce illecite, assumono un valore ‚reale‛, diventando risorse economico-finanziarie a tutti gli effetti, suscettibili di essere immesse nel circuito lecito con gravissimo pericolo per l’economia legale e per il rispetto delle regole della concorrenza. Il denaro di provenienza criminosa innesca una spirale, un gorgo senza fine che divora l’economia lecita: per tale motivo il riciclaggio viene definito come una delle forme più insidiose di manifestazione della moderna criminalità 1 . In questo contesto è evidente come la lotta al fenomeno criminale assuma un compito fondamentale nel contrasto alla criminalità organizzata, anche transnazionale, poiché «il vero tallone d’Achille delle organizzazioni mafiose è costituito dalle tracce che lasciano dietro di sé i grandi movimenti di denaro connessi alle attività criminali più lucrose» 2 . Previsto dall’attuale art. 648-bis del codice penale, situato in chiusura del Capo II del Titolo XIII del codice penale (intitolato ai Delitti contro il patrimonio mediante frode) il riciclaggio dei proventi illeciti costituisce senza dubbio una figura delittuosa molto dibattuta in dottrina, frutto di una complessa evoluzione normativa tesa a contrastare le più avanzate forme di criminalità organizzata ed economica. A questa disposizione viene 1 P.L. VIGNA, in Prefazione a S. FAIELLA, Riciclaggio e crimine organizzato transnazionale, Milano, 2009. 2 G. FALCONE, Tecniche di indagine in materia di mafia, ora in La posta in gioco, Milano, 2010, p. 237.

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Barlottini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Ciro Grandi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 154

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Parole chiave

voluntary disclosure
autoriciclaggio
l. 186/2014
money laundering

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