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I delitti contro l’incolumità pubblica, con particolare riferimento al reato di incendio

A fronte dell’emersione di nuove forme di aggressione giuridica - da parte di attività pericolose ma socialmente utili - ai beni tradizionali (si pensi ai beni collettivi come l’ambiente, l’economia ecc…) e ai nuovi beni privi di substrato fattuale (c.d. beni ideali) da tutelare, il ricorso sempre più massiccio alla tecnica di tutela penale anticipata è quasi obbligatorio.
Si parla, appunto, di “società del rischio” in cui l’elemento del pericolo non è solo frutto di condotte criminali ma scaturisce anche da comportamenti diffusi e totalmente leciti che diventano il normale prezzo da pagare per lo sviluppo di una società industriale moderna e produttiva.
Sul piano dell’intervento penale, risulta oggi più che mai fondamentale il ruolo della categoria dei reati di pericolo che, comportando un arretramento della soglia di punibilità, sanzionano anche comportamenti di mera esposizione al pericolo di beni che si caratterizzano per la loro particolare rilevanza.
In quest’ottica è evidente che il bene giuridico collettivo della pubblica incolumità, quale l'integrità e sicurezza di un numero indeterminato di soggetti della congregazione sociale, svolge una funzione di pre-condizione per il pieno esplicarsi dei beni individuali personalissimi.
Fra i reati di pericolo, la fattispecie del reato di incendio, pur avendo origine molto remote nella tradizione penalistica, costituisce tutt’ora una previsione di fondamentale e attuale importanza; non vi è dubbio, infatti, che l’incendio rappresenti uno dei più gravi pericoli per la comunità.
Anche nel diritto attuale il legislatore dimostra un certo rigore nei confronti del reato di incendio in ragione della considerazione che tale delitto ha caratteristiche del tutto peculiari per la facilità della sua esecuzione e i suoi possibili effetti devastanti. Tra l’altro, la tematica risulta sempre più delicata ed attuale in considerazione anche dello sviluppo del “diritto penale dell’ambiente” finalizzato alla tutela specifica del nostro patrimonio forestale e delle aree protette che puntualmente, ogni estate, viene aggredito da numerosi eventi di incendio boschivo.
Nello specifico, va detto che la considerazione normativa dell’incendio diverge da quello della coscienza pubblica in quanto ai fini di configurare il reato di incendio, non è sufficiente la sola presenza di un fuoco e di abbruciamento di cose ma è altresì necessaria…

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4 INTRODUZIONE Nell’odierna “società del rischio”, l’elemento del pericolo potenziale per l’incolumità pubblica è socialmente accettato e condiviso, entro certi limiti, come una componente ineliminabile che diventa il normale prezzo da pagare in corrispondenza dello sviluppo tecnologico, scientifico e produttivo. La parola “rischio” è diventata, infatti, ormai una delle più diffuse nel nostro lessico anche per la sua immediata efficacia evocativa: espressioni come “rischio nucleare”, “rischio ambientale”, “soggetti a rischio” sono ormai comuni e aumentano quel senso di incertezza che accompagna la vita umana. Anche se il concetto di rischio e di pericolo non possiedono una connotazione penalistica esclusiva, identificandosi piuttosto in un tema sul quale il legislatore impegna una pluralità di strumenti giuridici di natura differente, alla scienza del diritto (a quella penalistica in particolare) tocca il compito di fissare il grado massimo di esposizione a pericolo dei beni giuridici e fornire adeguata tutela contro quei fenomeni dannosi derivanti dall’incombenza dei vari rischi. Si comprende bene, quindi, l’importanza odierna della previsione dei reati di pericolo attraverso i quali il legislatore anticipa la tutela penale dalla fase della realizzazione del danno al bene tutelato a quella della sua semplice messa in pericolo; ovviamente, poiché ciò comporta un allargamento dell’area dell’illecito penale, tale anticipazione deve costantemente confrontarsi con l’indispensabile requisito della necessaria offensività in quanto soltanto un pericolo oggettivamente rilevabile e verificabile può legittimare un’anticipazione della tutela penale evitando fenomeni di abusive iper-criminalizzazioni.

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Informazioni tesi

  Autore: Gaetano Gusmano
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: UKE - Università Kore di Enna
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche
  Relatore: Andrea Di Landro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 72

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Parole chiave

prevenzione
pericolo
fuoco
incendio
incolumità pubblica

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