Skip to content

Gli strumenti comunitari di cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo: il caso dell'ECIP

La politica di cooperazione comunitaria ha subito continue evoluzioni ed ha registrato un forte rinnovamento soprattutto negli ultimi dieci anni.
Dalla politica volta principalmente all’aiuto pubblico degli anni’60, l’Unione europea si è sempre più spostata verso un coinvolgimento della totalità degli attori presenti nei vari Stati, quali le amministrazioni locali, le organizzazioni regionali, le organizzazioni non governative, e gli istituti ed operatori privati, sia all’interno che all’esterno della Comunità.
Verso i paesi in via di sviluppo la Comunità ha optato per una politica globale già a partire dal 1972, ma è verso la fine degli anni’80 che è emerso, soprattutto sotto la spinta del Parlamento europeo, un atteggiamento favorevole all’attuazione di una cooperazione decentrata che ha visto reale attuazione dapprima con la IV Convenzione di Lomè, nel 1989, e successivamente con le politiche ed i programmi che, a partire dal 1992, hanno coinvolto l’area del Mediterraneo, l’America Latina e l’Asia. Lo scopo principale, di questo nuovo atteggiamento, è stabilire un dialogo e un rapporto di partenariato tra le società civili del nord e sud del mondo anche come fondamento per lo sviluppo della democratizzazione in molti paesi: la società civile diventa soggetto attivo e non solo beneficiario passivo dello sviluppo.
Gli strumenti comunitari della cooperazione decentrata attuata verso i paesi in via di sviluppo e l’Europa centrorientale mirano principalmente alla creazione di relazioni politiche, economiche e culturali più forti e più equilibrate fondate sul principio di reciprocità; cioè sulla ricerca di mutui interessi, per permettere impostazioni più globali.
Da questo punto di vista la cooperazione industriale è in primo piano perché l’industrializzazione è uno degli obiettivi prioritari per paesi in via di sviluppo, che mirano allo sviluppo economico ed alla stabilità sociale.
L’Unione europea cerca di aiutare i paesi in via di sviluppo ad estendere il loro apparato industriale nazionale e ad aumentarne il valore di produzione attraverso flussi di capitali che si stanno sempre più spostando dall’assistenza ufficiale allo sviluppo agli investimenti esteri diretti.
Partendo da queste prime considerazioni verrà sviluppata l’evoluzione, in linee generali, della cooperazione comunitaria allo sviluppo, con particolare attenzione alla cooperazione industriale ed agli strumenti attraverso i quali è attuata.
Per cooperazione industriale comunitaria è intesa quella politica dell’Unione europea volta al sostegno del settore privato ed alla promozione e protezione degli investimenti stranieri.
Su questi due elementi la Comunità punta per la ristrutturazione e la crescita economica sia dei paesi in via di sviluppo che dell’Unione europea, se si considera il fatto che il mercato unico sarà più forte e tanto meno protezionista, quanto più le imprese europee saranno internazionalizzate, integrate e proiettate sui mercati extra-europei. Quindi, uno degli obiettivi prioritari per l’Unione europea è attualmente quello di creare un ambiente favorevole allo sviluppo della competitività delle imprese comunitarie ed alla promozione degli investimenti esteri diretti privati.
In quest’ambito di globalizzazione ed internazionalizzazione, hanno assunto un ruolo preponderante le piccole e medie imprese che grazie alle loro peculiarità, di flessibilità e dinamismo, si adattano meglio a questo processo in cui stanno sempre più assumendo un ruolo rilevante i fattori tecnologici: informatica e telematica, favorendo comportamenti e flussi economici impossibili da attuare fino a pochi anni fa.
L’importanza del ruolo delle piccole e medie imprese all’interno della Comunità è emerso già negli anni ‘70 e da allora sono state sempre più le politiche a loro favore.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 INTRODUZIONE La politica di cooperazione comunitaria ha subito continue evoluzioni ed ha registrato un forte rinnovamento soprattutto negli ultimi dieci anni. Dalla politica volta principalmente all’aiuto pubblico degli anni’60, l’Unione europea si è sempre più spostata verso un coinvolgimento della totalità degli attori presenti nei vari Stati, quali le amministrazioni locali, le organizzazioni regionali, le organizzazioni non governative, e gli istituti ed operatori privati, sia all’interno che all’esterno della Comunità. Verso i paesi in via di sviluppo la Comunità ha optato per una politica globale già a partire dal 1972, ma è verso la fine degli anni’80 che è emerso, soprattutto sotto la spinta del Parlamento europeo, un atteggiamento favorevole all’attuazione di una cooperazione decentrata che ha visto reale attuazione dapprima con la IV Convenzione di Lomè, nel 1989, e successivamente con le politiche ed i programmi che, a partire dal 1992, hanno coinvolto l’area del Mediterraneo, l’America Latina e l’Asia. Lo scopo principale, di questo nuovo atteggiamento, è stabilire un dialogo e un rapporto di partenariato tra le società civili del nord e sud del mondo anche come fondamento per lo sviluppo della democratizzazione in molti paesi: la società civile diventa soggetto attivo e non solo beneficiario passivo dello sviluppo. Gli strumenti comunitari della cooperazione decentrata attuata verso i paesi in via di sviluppo e l’Europa centrorientale mirano principalmente alla creazione di relazioni politiche, economiche e culturali più forti e più equilibrate fondate sul principio di reciprocità; cioè sulla ricerca di mutui interessi, per permettere impostazioni più globali. Da questo punto di vista la cooperazione industriale è in primo piano perché l’industrializzazione è uno degli obiettivi prioritari per paesi in via di sviluppo, che mirano allo sviluppo economico ed alla stabilità sociale.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Chiara Barbieri
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1996-97
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Marco Spinedi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 154

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

ecip
pmi
pvs
unione europea
cooperazione decentrata
cooperazione allo sviluppo
ide
convenzione di lomè
paesi in via di sviluppo
cooperazione industriale
cooperazione comunitaria

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi