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Il lavoro intermittente e il settore delle ICT

La riforma del mercato del lavoro, approvata con il decreto legislativo n. 276 del 2003, attuativo della legge delega n. 30/2003, ha scatenato una vera e propria guerra di religione tra i sostenitori e una nutrita schiera di oppositori. Il decreto ha indubbiamente portato il mercato del lavoro italiano verso una flessibilità mai raggiunta prima; le recenti riforme attuano, infatti, politiche di inclusione sociale di segno ben diverso da quelle delle precedenti legislature: politiche ispirate ad una forte flessibilizzazione dei contratti e dei relativi rapporti di lavoro.
Dal presente lavoro risulta evidente, benché in riferimento al Contratto di lavoro Intermittente, che la cd."Riforma Biagi”, dotata di rilevanti tratti innovativi, caratterizzati da sensibile discontinuità rispetto al sistema precedente, non è in grado di stravolgerlo, poiché in esso deve pur sempre inserirsi ed allo stesso deve necessariamente adeguarsi.

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2 Introduzione La riforma del mercato del lavoro, approvata con il decreto legislativo n. 276 del 2003, attuativo della legge delega n. 30/2003, ha scatenato una vera e propria guerra di religione tra i sostenitori e una nutrita schiera di oppositori. Il decreto ha indubbiamente portato il mercato del lavoro italiano verso una flessibilità mai raggiunta prima; le recenti riforme attuano, infatti, politiche di inclusione sociale di segno ben diverso da quelle delle precedenti legislature: politiche ispirate ad una forte flessibilizzazione dei contratti e dei relativi rapporti di lavoro. Dal presente lavoro risulta evidente, benché in riferimento al Contratto di lavoro Intermittente, che la cd."Riforma Biagi”, dotata di rilevanti tratti innovativi, caratterizzati da sensibile discontinuità rispetto al sistema precedente, non è in grado di stravolgerlo, poiché in esso deve pur sempre inserirsi ed allo stesso deve necessariamente adeguarsi. Obiettivo centrale del presente lavoro è analizzare e contribuire alla risoluzione dei problemi e delle difficoltà insite nell’attuazione pratica del lavoro intermittente, affinché si possano illuminare le zone d'ombra del decreto. Altro Obiettivo della tesi è tuttavia, anche l'analisi degli Elementi caratterizzanti la Disciplina Contrattuale del Lavoro Intermittente, come il Rapporto e l’Indennità di Disponibilità. Nel primo capitolo viene affrontato l’argomento della flessibilità, tramite considerazione socioeconomica sia in riferimento all’imprese che al lavoro, e successivamente vengono analizzati gli aspetti salienti e caratterizzanti la disciplina del lavoro intermittente. Nel secondo capitolo vengono invece trattati, elementi tipizzanti la fattispecie, come l'indennità di disponibilità. Il terzo capitolo invece affronta gli aspetti e le problematiche relative ad un’ipotetica applicabilità del Contratto a Chiamata in un settore molto importante come quello delle ICT(Information & Communication Technology) Il contratto di lavoro intermittente, definito nel decreto come un "contratto mediante il quale il lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa" (art. 33), ebbe un primo momento di notorietà nel dibattito politico e sindacale, quando nel 2000 fu previsto da un accordo aziendale tra Zanussi e le

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Informazioni tesi

  Autore: Dario Antonio Bonaccorso
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Carmelo Romeo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 35

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Parole chiave

276 del 2003
call center
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flessibilità
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