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Il mondo del gioco per il bambino

La classificazione tradizionale distingue sei tipi principali di gioco nei bambini piccoli: gioco attivo, gioco esplorativo e di manipolazione, gioco imitativo, gioco costrittivo o finalizzato, gioco di finzione o il far finta, giochi basati sulle regole che si susseguono in questa precisa sequenza evolutiva la quale dipende dal successo conseguito nella fase precedente e dal consolidamento di precedenti acquisizioni nello stesso parametro evolutivo, iniziando dal momento in cui il bambino impara ad usare nel modo più funzionale dapprima il suo apparato sensoriale e motorio e, poi, le sue capacità di comunicazione e la sua creatività.

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IL MONDO DEL GIOCO PER IL BAMBINO Introduzione Addentrandoci nel mondo del gioco per il bambino, una prima definizione di gioco può essere quella di “impegno appassionato e spontaneo in una piacevole attività fisica o mentale volta a conseguire una soddisfazione emozionale”. (Sheridan, 1984) Varie sono le funzioni che vengono attribuite a questa attività come quelle che implicano una capacità organizzativa del sé, intesa come: senso di identità e cura di sé insieme alla volontaria accettazione dei modelli culturali relativi al comportamento personale e alle richieste sociali. Il gioco offre, dunque, occasioni adatte ad irrobustire il corpo e la mente, a sviluppare la personalità e ad acquisire capacità sociali grazie al tirocinio per l’acquisizione di una vita indipendente, permette, inoltre, di trovare sollievo dal dolore, dalla noia e dall’angoscia, rende possibile la ricerca intesa come osservazione, esplorazione, riflessione e scoperta. Groos (1901) spiega il gioco nel suo complesso comparando le attività mentali agli organismi biologici e sostenendo che ogni attività mentale ha bisogno di un costante apporto esterno per svilupparsi, tale apporto è funzionale (non ancora materiale) proprio come ogni organo può svilupparsi mediante il nutrimento, il processo biologico e l’esercizio della sua funzione. Questa capacità inizia spontaneamente non appena il bambino si è liberato dalle costrizioni dei suoi primi riflessi neonatali. La classificazione tradizionale distingue sei tipi principali di gioco nei bambini piccoli: gioco attivo, gioco esplorativo e di manipolazione, gioco imitativo, gioco costrittivo o finalizzato, gioco di finzione o il far finta, giochi basati sulle regole che si susseguono in questa precisa sequenza evolutiva la quale dipende dal successo conseguito nella fase precedente e 2

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Informazioni tesi

  Autore: Raffaella Di Nardo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Carla Poderico
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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