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Il significato nella rete. Prospettive di sviluppo per il Web Semantico

Il limite principale dell’attuale architettura del World Wide Web è che questo non è una raccolta sistematica e ordinata di documenti ma piuttosto un insieme disorganico di risorse che rende più difficile l’ottenimento di risultati utili e pertinenti quando si cercano informazioni in Internet. La ricerca di risorse in rete è complicata dal fatto che attualmente quasi tutti i documenti web sono scritti in maniera totalmente human readable ed i computer non possono compiere alcuna elaborazione su quelle informazioni. Il Web Semantico è stato proposto per superare questo limite del Web attuale, perseguendo l’obiettivo di creare un Web di documenti machine processable che permettano alle macchine di compiere operazioni inferenziali attraverso frammenti di metainformazione che rappresentino una semantica formale del contenuto dei documenti. Attraverso l’annotazione semantica dei documenti i computer dovrebbero diventare in grado di compiere operazioni concrete in rete a partire dalla ricerca delle informazioni, secondo le esigenze degli utenti. Alla base di questa evoluzione del Web stanno alcuni standard tecnologici che partono dall’affermazione del linguaggio mark-up XML, da cui deriva il linguaggio cardine del Web Semantico, RDF, che è quello che consente l’annotazione semantica di una risorsa nella forma di triple di significato. Le vere strutture di significato al centro del Web Semantico saranno le ontologie formali (costruite sulla base di linguaggi derivati da RDF), che rappresenteranno le strutture di significato sulla base delle quali le macchine potranno compiere le inferenze logiche. Osservando l’architettura del Web Semantico da un punto di vista teorico, alla luce delle teorie sviluppate in semiotica e in semantica intorno al concetto di significato, la struttura formale che il Web Semantico sembra proporre si avvicina all’idea di un significato dizionariale, determinato da condizioni necessarie e sufficienti. In questa tesi si è fatta propria l’idea di un significato enciclopedico, basato sull’esperienza del contesto sociale e culturale in base alla quale si esercitano competenze enciclopediche e semantiche nei processi di comprensione del significato. Nell’evoluzione verso il Web Semantico sembra essere stato definito un tipo di significato dai confini chiusi e delimitati; se da un punto di vista tecnico non si può pensare a macchine dotate di capacità di comprensione umane, nello svolgersi delle operazioni in cui saranno coinvolte strutture semantiche è auspicabile invece l’adozione di strutture più aperte e che riconoscano la natura enciclopedica del significato alla base delle azioni degli individui. Si propone un approccio differente all’evoluzione futura del Web Semantico in cui si accetti l’esistenza di un significato sfumato a seconda dei contesti e delle esigenze individuali, suggerendo un’apertura verso i principi della logica fuzzy.

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Introduzione Internet ed il World Wide Web sono al centro, ormai da una decina d’anni, di quella rivoluzione digitale che ha scatenato, da un lato, un’ondata di ottimismo sfrenato rispetto alle possibilità offerte da questa tecnologia e, dall’altro, ha, dopo un po’ di tempo, visto manifestare maggiore cautela. All’inizio della diffusione planetaria di Internet c’era chi sosteneva che il nuovo medium avrebbe fagocitato quelli precedenti, soppiantati dall’interattività e dai processi di convergenza digitale che si sarebbero concretizzati grazie alla Rete; si diceva che la Rete avrebbe garantito una rivoluzione nelle relazioni sociali, interpersonali e politiche, grazie alla sua bidirezionalità ed orizzontalità, e che sarebbe diventata il mezzo di comunicazione più democratico di tutti; ancora, c’era chi sosteneva che la new economy avrebbe prodotto nuove regole di mercato, più ricchezza per tutti e innovazione continua. Molto spesso queste visioni sono state fin troppo ottimistiche e non hanno tenuto conto della complessità dei fenomeni coinvolti, che non sono stati centripeti quanto piuttosto centrifughi (Marinelli, 2002), visto che la tendenza di sviluppo non è stata tanto una unificazione di diverse forme di comunicazione nella tecnologia delle reti, ma si è promossa la specializzazione e la differenziazione degli ambienti comunicativi. Internet ed il Web, però, restano un riferimento importantissimo nel panorama comunicativo contemporaneo, perché rappresentano al momento il luogo dove si sperimentano le nuove forme di comunicazione digitali e gli ambienti interattivi del futuro.

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Di Paolo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della Comunicazione
  Relatore: Alberto Marinelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 350

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