Implementazione di un driver del middleware Singularity per il controllo del reader Samsys
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<br/><b>1. E-COLLABORATION</b> <br/> <br/><b>1.1 EVOLUZIONE DEL MODELLO D'IMPRESA</b> <br/> <br/><b>1.2 E-COLLABORATION E SUPPLY CHAIN MANAGEMENT</b> <br/> <br/><b>1.2.1 FUNZIONALITÀ E BENEFICI</b> <br/> <br/><b>1.3 L'IMPIEGO DELLA TECNOLOGIA RFID NELLA SUPPLY CHAIN</b> <br/> </b>1.3.1 I POTENZIALI VANTAGGI E I LIMITI<br/> </b>1.3.2 ESEMPI<br/> <br/><b>2. EPCGLOBAL NETWORK</b> <br/> <br/><b>2.1 AUTO-ID CENTER</b> <br/> <br/><b>2.2 PROGETTO EPCGLOBAL</b> <br/> </b>2.2.1 EPCGLOBAL NETWORK<br/> </b>2.2.2 ELECTRONIC PRODUCT CODE<br/> </b>2.2.3 ID SYSTEM<br/> </b>2.2.4 EPC MIDDLEWARE<br/> </b>2.2.5 EPC INFORMATION SERVICE (EPC IS)<br/> </b>2.2.6 EPC DISCOVERY SERVICE (EPC-DS)<br/> </b>2.2.7 OBJECT NAMING SERVICE (ONS)<br/> <br/><b>2.3 L'ARCHITETTURA DI ONS</b> <br/> <br/><b>2.4 CONVERSIONE DI EPC IN DOMINIO EPC</b> <br/> <br/><b>2.5 PHYSICAL MARK-UP LANGUAGE</b> <br/> </b>2.5.1 PML CORE<br/> </b>2.5.2 LINEE GUIDA GENERALI<br/> </b>2.5.3 OVERVIEW DELLA METODOLOGIA DI PROGETTO DI PML<br/> </b>2.5.4 SENSOR ELEMENT<br/> </b>2.5.5 OBSERVATION ELEMENT<br/> </b>2.5.6 DATA ELEMENT<br/> </b>2.5.7 TAG ELEMENT<br/> <br/><b>3. MIDDLEWARE SINGULARITY</b> <br/> <br/><b>3.1 I MIDDLEWARE RFID</b> <br/> <br/><b>3.2 SINGULARITY</b> <br/> </b>3.2.1 TECNOLOGIE ABILITANTI<br/> <br/><b>3.3 ARCHITETTURA DEL MIDDLEWARE</b> <br/> </b>3.3.1 INTERROGATOR AGENT<br/> </b>3.3.2 DEVICE MANAGER (DM)<br/> </b>3.3.3 CONFIGURATION MANAGER (CM)<br/> </b>3.3.4 EVENT PROCESS MANAGER (EPM)<br/> </b>3.3.5 APPLICATION LEVEL EVENTS (ALE)<br/> </b>3.3.6 COMPLEX EVENT PROCESSING (CEP)<br/> </b>3.3.7 BUSINESS PROCESS EXECUTION (BPE)<br/> </b>3.3.8 EVENT MESSAGE SPACE<br/> </b>3.3.9 GRAPHICAL MIDDLEWARE WIEVER<br/> </b>3.3.10 FEDERAL QUERY<br/> <br/><b>3.4 ARCHITETTURA DELL'EPCIS</b> <br/> </b>3.4.1 EPCIS INTERFACE<br/> </b>3.4.2 SERVICE LOGIC<br/> </b>3.4.3 DATA ABSTRACTION LAYER<br/> </b>3.4.4 CUSTOMIZZAZIONE DEL SISTEMA<br/> </b>3.4.5 MONITORING<br/> <br/><b>4. ARCHITETTURA DI SINGULARITY</b> <br/> <br/><b>4.1 INTRODUZIONE</b> <br/> </b>4.1.1 LA FASE DI STARTUP<br/> </b>4.1.2 IL LIVELLO ALE (APPLICATION LEVEL EVENT)<br/> </b>4.1.3 DEVICE PROFILE<br/> </b>4.1.4 DEVICE MANAGER<br/> </b>4.1.5 LOGICAL READERS<br/> </b>4.1.6 INTERROGATOR AGENT<br/> <br/><b>4.2 IL LIVELLO ALE</b> <br/> </b>4.2.1 ALE FORMAL MODEL<br/> </b>4.2.2 API ALE<br/> </b>4.2.3 SCENARIO D'USO DELLE API ALE<br/> </b>4.2.4 DESCRIZIONE<br/> <br/><b>5. IMPLEMENTAZIONE DEL DRIVER</b> <br/> <br/><b>5.1 ARCHITETTURA RAPID</b> <br/> </b>5.1.1 OVERVIEW<br/> </b>5.1.2 CONNECTION MANAGEMENT LAYER<br/> </b>5.1.3 DATA MANAGEMENT LAYER<br/> <br/><b>5.2 IL DRIVER SAMSYSINTERROGATOR</b> <br/> <br/><b>5.3 IL READER MP9310-NE</b> <br/> </b>5.3.1 MODALITA OPERATIVA DEL READER<br/> <br/><b>A. OVERVIEW DELLA TECNOLOGIA J2EE</b> <br/> <br/><b>A.1 J2EE CONTAINERS</b> <br/> <br/><b>A.2 CLIENT TIER</b> <br/> <br/><b>A.3 MIDDLE TIER</b> <br/> <br/><b>A.4 WEB CONTAINER</b> <br/> <br/><b>A.5 BUSINESS COMPONENTS</b> <br/> <br/><b>A.6 ENTERPRISE INFORMATION SYSTEM TIER</b> <br/> <br/><b>A.7 PACKAGING</b> <br/> <br/><b>A.8 DISTRIBUTED ARCHITECTURE IN J2EE</b> <br/> <br/><b>B. ANALISI DI SINGULARITY</b> <br/> <br/><b>B.1 EVENT PROCESS MANAGER (EPM)</b> <br/> <br/><b>B.2 GLI ENTERPRISE SESSION BEAN</b> <br/> <br/><b>B.3 LOCATING BEANS WITH JNDI</b> <br/> <br/><b>B.4 GLI ENTITY BEAN E I MESSAGE DRIVEN BEAN</b> <br/> <br/><b>B.5 HIBERNATE, IL MAPPING DEGLI ENTITY BEAN E IL DAO</b> <br/> <br/><b>BIBLIOGRAFIA</b> <br/> <br/><b>SITI WEB</b> <br/>
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Cecere |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi del Sannio |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Informatica |
Relatore: | Eugenio Zimeo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 171 |
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