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Internazionalizzazione e socializzazione dei mercati

La globalizzazione può essere definita come quel processo che spinge a unificare in un’unica società le popolazione e le culture del pianeta. A differenza di altri concetti, come il colonialismo, il termine globalizzazione coglie un’intensificazione di relazioni che non presuppone necessariamente una condizione di dominio politico da parte di un insieme di potenze o di una superpotenza, ma è determinata essenzialmente da una dinamica di integrazione economica, e cioè dall’espansione dei mercati capitalistici e delle relative reti di comunicazione. Globalizzazione è dunque un termine ambiguo, perchè da una parte certamente esso richiama la dimensione del dominio Occidentale, alludendo alla forza espansiva del capitalismo, all’omogeneizzazione dei consumi e della domanda, all’appiattimento delle specificità delle culture tradizionali; dall’altra però evoca l’idea della società mondializzata dell’informazione, che dalla prima percezione di McLuhan (che coniò la fortunata espressione di Villaggio Globale) in avanti si è trasformata, grazie alla rapida diffusione dell’informatica di massa e dei suoi linguaggi, nella rappresentazione di un sistema di comunicazione globale, integrato ma privo di un centro, nel quale la direzione dei flussi di informazione non è né univoca né predeterrminabile. In questo senso globalizzazione descrive uno degli aspetti più significativi della realtà cosiddetta post-moderna.
Partendo da tale definizione, ho cercato di analizzare l’incidenza della globalizzazione sia dal punto di vista economico e dell’allargamento dei mercati, sia dal punto di vista degli effetti che tale processo ha avuto sulla popolazione e sul loro modo di vivere.
Nella la prima parte dell’elaborato, si analizzano gli effetti prodotti negli ultimi anni in ogni parte del mondo da tale fenomeno, guardando sia ai benefici sia alle problematiche che si sono avute. Importante da questo punto di vista, è il ruolo svolto dal World Trade Organization (WTO, prima conosciuto come GATT), che ha come finalità di migliorare le relazioni tra Stati, abituali partner internazionali nel settore commerciale, mediante la conclusione di accordi che tendevano su base reciproca e di mutui vantaggi allo sgravio sostanziale delle tariffe doganali e degli altri ostacoli agli scambi delle merci ed all’eliminazione delle discriminazioni in materia di commercio internazionale. All’interno di tale organismo si svolgono i negoziati commerciali multilaterali, che coinvolgono tutti i paesi partecipanti all’organismo, detti rounds.
Si passa poi ad analizzare il ruolo dello Stato, ed in particolare di come la legislazione di questo possa influire in maniera penetrante nel favorire o meno lo scambio commerciale tra paesi. Tale allargamento di prospettiva impone un grande sforzo da parte dell’interprete di adattare le normative tradizionali dei vari paesi ai cambiamenti in corso, approfondendo gli aspetti connessi agli standard internazionali intorno ai quali creare uniformità di indirizzi e criteri.
Bisogna però dire che le scelte di uno Stato nel campo della politica internazionale acquistano raramente rilievo per i cittadini. D’altronde tutta l’intensa attività dello Stato nel campo delle relazioni internazionali viene ignorata o vissuta molto indirettamente dalla gente comune, che, spesso considera le questioni di economia internazionale come una materia estremamente ostica, che ha ben pochi effetti sulla vita quotidiana. In realtà, le scelte economiche e politiche di uno Stato nel campo delle relazioni internazionali rivestono una enorme importanza per tutti i suoi cittadini con conseguenze rilevanti per il reddito, la produzione e l’occupazione di uno Stato.
Il futuro quadro normativo, inoltre, ha un’importanza fondamentale per quanto riguarda la strategia di promozione dello spirito imprenditoriale. Infatti, affinché si abbia una crescita economica ed il conseguente sviluppo delle imprese, occorre creare condizioni favorevoli alla nascita, alla permanenza ed al trasferimento delle imprese: una esemplificazione amministrativa radicale ed un miglioramento del contesto legislativo e finanziario.
A questo si accompagna anche una attenta politica di sviluppo da parte dell’impresa stessa, la quale deve guardare anche all’estero, attraverso oculate scelte di localizzazione degli impianti produttivi, che devono tener conto della mano d’opera, delle materie prime necessarie al proprio processo produttivo ed in particolare alla legislazione vigente in quel paese, con un occhio di riguardo alle nazioni che concedono benefici e sgravi fiscali alle imprese che investono nei loro territori.

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CAPITOLO I ANALISI DEI FATTORI PRINCIPALI E DELLE STRUTTURE DEL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE 1.1 Cenni introduttivi Il processo di globalizzazione 1 dell’economia internazionale consiste nell’evoluzione delle microstrutture economiche verso una composizione oligopolistica di grandi multinazionali e di aziende con reti strutturali, che implicano significativi cambiamenti nel concetto di competizione. La tradizionale idea di competizione nazionale legata alla capacità dell’economia nazionale di generare flussi correnti positivi o, alternativamente, alla capacità di assorbire risorse esterne solo in minima parte, è ormai superata. Inoltre globalizzazione ed internazionalizzazione dei mercati descrivono un contesto economico e finanziario in cui il tradizionale legame tra l’impresa, in particolare la grande impresa, e la nazione di appartenenza tendono a perdere importanza, mentre diventa decisivo l’insieme dei mercati e delle localizzazioni produttive dell’impresa. Mercati integrati in ampie aree regionali sui quali finisce per essere investito larga parte del risparmio che si è formato nella medesima area, grandi gruppi organizzati in maniera reticolare, un sistema di piccole-medie imprese che in larga misura finisce per far riferimento ai grandi gruppi sia attraverso accordi che rapporti di subfornitura, definiscono un panorama in cui la nozione di competitività-paese viene posta in discussione o va quantomeno 1 Per una definizione ed un’analisi più approfondita sul termine “globalizzazione” si veda il sito http://www.mix.it/ EURISPES. Oppure l’ottimo lavoro di Vittorio Ogliati sul sito http://impresa- stato.mi.camcom.it

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Informazioni tesi

  Autore: Liberato D'amora
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi del Sannio
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Bancaria, Finanziaria ed Assicurativa
  Relatore: Felice Casucci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 178

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Parole chiave

globalizzazione
internazionalizzazione
wto
diritto del commercio internazionale
diritti umani
dichiarazione universale dei diritti umani
strategie di espansione internazionale

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