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La nuove espansione produttiva come effetto indotto del prolungamento della A31 Valdastico Sud. Uno studio territoriale

La tesi analizza il problema degli effetti indotti provocati dalla A31 Valdastico Sud, infrastruttura non ancora realizzata, che però ha già richiamato sul territorio numerose attività produttive, andando a minare un fragile equilibrio naturale e paesaggistico presente (zona del Basso Vicentino, Bassa Padovana e piccola parte della provincia rodigina). A questo proposito vengono riportati i metri quadrati di aree produttive previste dal 2000, anno in cui l'ipotesi A31 Sud si rifà viva, confrontati con l'andamento fino al 2000, che denotava invece un forte rallentamento. L'analisi prende in considerazione non solo aspetti ambientalistici, ma anche culturali, sociali, arrivando a proporre un calcolo di impronta ecologica futura che si avrà, dato che evidenzia in minima parte l'effettivo danno inferto.

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Istituto Universitario di Architettura di Venezia Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale La nuova espansione industriale come effetto indotto del prolungamento della A31 Valdastico:uno studio territoriale _____________________________________________________________________________________________________ 7 INTRODUZIONE: Questo studio nasce dall’esigenza di approfondire il tema degli effetti indotti in rapporto alla realizzazione di una grande opera infrastrutturale. In questo caso specifico, mi sono concentrata sull’espansione delle aree produttive nei comuni interessati dal passaggio del previsto prolungamento della A31 Valdastico Sud, anche se naturalmente la gamma degli effetti indotti è molteplice e varia. La bibliografia in questo campo non è molto sviluppata, e purtroppo spesso si tratta di saggi datati, che non rispecchiano più la realtà, vista la velocità con cui cambiano i contesti. Inoltre, in Italia si può dire non esserci nessuna tradizione di studi di questo tipo, pochi sono gli autori che si sono dedicati all’analisi del problema. Attualmente è in corso un progetto svizzero, “Imparare dal passato”, che mira a capire la dinamica dei fenomeni avviati dalla realizzazione di una grande infrastruttura nel tempo, non solo quindi nell’immediato: per averne i risultati però si dovrà aspettare il 2005. In un simile panorama, si è ricorsi quindi a verificare con dati reali le dinamiche che si sono messe in moto dal momento in cui la costruzione della A31 è parsa possibile: delle tre province interessate (Vicenza, Padova, Rovigo) si sono selezionati 31 comuni 1 interessati in modo più evidente dal passaggio della nuova autostrada, e si è verificata la previsione di nuove zone produttive. Si tenga ben presente come questi comuni per la maggior parte dei casi siano molto piccoli, dell’ordine dei 5000 abitanti, con una disoccupazione praticamente inesistente, e un livello piuttosto alto del tenore di vita. Inoltre, il numero degli extracomunitari è elevato e destinato a crescere ulteriormente, poiché le numerosissime imprese presenti sul territorio richiamano molta forza lavoro straniera, sia per la bassa natalità locale, sia perché i giovani ormai non si adattano più a fare qualsiasi lavoro: la crescita del benessere ha portato anche ad una selezione delle mansioni da parte delle nuove entrate nel mondo lavorativo. Il contesto di cui andrò a parlare è molto variegato, complesso, considerato come un fenomeno degno di analisi anche da parte di giornalisti (Gian Antonio Stella si è occupato molto di questa terra e delle sue peculiarità), una sorta di isola felice, rispetto all’andamento generale di tutta la penisola italiana. Allo stesso tempo però, da una lettura più attenta dei fenomeni emergono i problemi, le contraddizioni di un territorio così ricco ma anche così problematico dal punto di vista sociale (un fortissimo attaccamento al lavoro, il denaro che è anteposto a tutto e a tutti, 1 I 31 comuni sono: provincia di Vicenza: Agugliaro, Albettone, Arcugnano, Asigliano Veneto, Barbarano Vicentino, Campiglia dei Berici, Castegnero, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Longare, Montegalda, Montegaldella, Mossano, Nanto, noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Sossano, Torri di Quartesolo, Villaga; provincia di Padova: Este, Lozzo Atestino, Megliadino S. Fidenzio, Megliadino S. Vitale, Montagnana, Ospedaletto Euganeo, Rovolon, Saletto, S. Margherita d’Adige, Vò Euganeo; provincia di Rovigo: Badia Polesine.

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Informazioni tesi

  Autore: Irene Moretto
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2002-03
  Università: Università IUAV di Venezia
  Facoltà: Pianificazione del Territorio
  Corso: Pianificazione Territoriale, Urbanistica ed Ambientale
  Relatore: Virginio Bettini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 235

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