La trasparenza amministrativa come accessibilità dei dati e documenti detenuti dalla Pubblica Amministrazione: il caso della cartella clinica

4 INTRODUZIONE L’agire pubblico, prima della legge generale del 1990, era caratterizzato dal riserbo, dalla segretezza, dall’ampia discrezionalità, oltre ad una Pubblica Amministrazione spesso autoritativa dinanzi ad un cittadino che appariva non al centro dell’azione amministrativa ma come soggetto in condizione subalterna. Nel corso degli anni, inoltre, sono aumentati i fenomeni di corruzione all’interno della P.A. che ne hanno minato il rapporto con i consociati e le altre Istituzioni, affievolendo i concetti di buona amministrazione e di interesse pubblico, in sostanza la macchina amministrativa funzionava lenta e male. La P.A. oggi è profondamente cambiata, è mutata l’organizzazione e il suo modo di operare. La linea di demarcazione tra il vecchio ed il nuovo modus operandi è stata certamente l’entrata in vigore della legge n. 241 del 1990 che regola l’attività amministrativa ed in particolare il procedimento amministrativo, considerato come un insieme di atti endoprocedimentali che hanno come unico scopo l’ottenimento di un provvedimento amministrativo che andrà ad incidere nella sfera giuridica del soggetto destinatario dello stesso provvedimento finale. L’introduzione della possibilità al cittadino di accedere agli atti amministrativi, di partecipare al procedimento amministrativo attraverso la presentazione di istanze, l’obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi e l’introduzione del principio di trasparenza ad opera della legge n. 15 del 2005, si è bilanciato il rapporto tra l’amministrazione e l’amministrato, decretando la fine definitiva della riservatezza, ampia discrezionalità e riserbo. Il D.lgs. n. 196/2003 all’art. 7 consentiva inoltre al cittadino la possibilità di accedere ai propri dati 1 . La nozione di trasparenza amministrativa è ben indicata nel d.lgs. n. 33/2013, attuativo della legge Severino n. 190/2012, art. 1 comma 35, il quale, all’art. 1 comma 1, definisce la trasparenza come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di 1 Art. 7 d.lgs. n. 196/2003 abrogato dal d.lgs. n. 101 del 2018 che adegua la legislazione italiana al GDPR regolamento europeo 2016/679.