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Le crescenti relazioni tra la Cina e l'Africa sub-sahariana: un'analisi economica con particolare riguardo alle relazioni commerciali

Uno dei più importanti sviluppi economici negli ultimi anni è stato il rapido emergere della Cina come potenza economica mondiale, che ha spinto il paese alla sua attuale posizione di economia mondiale dalla crescita più rapida. La sua ricerca di risorse naturali per soddisfare le esigenze di industrializzazione ha portato l’attenzione cinese verso l'Africa sub-sahariana.
La Cina rappresenta per l'Africa sia un'opportunità di ridurre la sua emarginazione nell’ economia mondiale, sia una sfida per la sua efficacia nello sfruttare l'afflusso di risorse per ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo economico, per una buona gestione macroeconomica a causa delle implicazioni della potenziale Dutch disease che deriva dal boom di merci.
Negli ultimi anni, la Cina ha intensificato i legami diplomatici con l'Africa. Sotto gli auspici del Forum di cooperazione Cina-Africa del 2000, gli scambi commerciali bilaterali e la cooperazione economica sono entrati in un nuovo regime. Nel gennaio 2006, il governo cinese ha emesso la sua politica ufficiale sull’Africa, definita del “Consenso di Pechino”.
Tale distintivo approccio comporta una combinazione di diplomazia aggressiva e la coltivazione di legami amichevoli con un pacchetto che include un "non-impegno" finanziario e l'assistenza tecnica. L'unico vero presupposto per il sostegno e l’assistenza di Pechino è la one-China policy (in relazione a Taiwan, Cina).
L’impegno della Cina di non interferire negli affari interni dei paesi e la mancanza di condizioni in materia di governance o di gestione di bilancio per l’erogazione di prestiti, hanno suscitato reazioni positive da parte di vari governi africani.
E’ importante essere sistematici nel valutare l’impatto della Cina sull’ASS, particolarmente in un contesto nel quale la reperibilità dei dati è disomogenea. Nel prevedere una struttura per una interpretazione coerente e completa possiamo distinguere un numero di vettori attraverso i quali questi impatti possono essere trasmessi. Vengono qui analizzati i canali di trasmissione tra la Cina e l'Africa sub-sahariana, che sono: legami macroeconomici, flussi commerciali, investimenti esteri diretti e aiuti allo sviluppo.
Il recente coinvolgimento cinese nella produzione in ASS, includendo gli IDE, è caratterizzato da tre principali andamenti: investimenti nei settori dell’energia e delle risorse; investimenti in progetti di infrastrutture e investimenti imprenditoriali di piccola scala.
Dal lato positivo, per l'Africa sub-sahariana il boom economico della Cina ha contribuito ad accelerare la crescita economica, contribuendo, in primo luogo, ad una forte espansione delle merci a causa del rialzo dei prezzi del petrolio e dei metalli esportati da molte economie africane. In secondo luogo, essa ha intensificato la mole di commercio e di investimenti in un continente che è sempre stato emarginato dai flussi di commercio internazionale e di capitale globale. In terzo luogo, essa ha fornito a molti africani l'accesso a beni di consumo a basso costo. In quarto luogo, il basso costo delle transazioni cinesi nel fare business e la sua scelta di non interferenza negli affari interni dei paesi africani, rinunciando alle condizioni politiche sui prestiti forniti ai paesi che aderiscono alla “one-China policy” - ha fatto guadagnare alla Cina un sostegno nel mondo in via di sviluppo. In quinto luogo, l’ ascesa della Cina ha creato una maggiore concorrenza nel mercato degli aiuti e ha aumento il potere di contrattazione con i paesi donatori.
Sul lato negativo ci sono numerosi e importanti rischi e sfide. In primo luogo, vi è qualche preoccupazione per il fatto che gli investimenti cinesi in Africa, sono basati sull’ estrazione di risorse naturali ad alta intensità di capitale e non contribuiscono allo sviluppo di occupazione locale e allo sviluppo economico a lungo termine del continente. In secondo luogo, l'influenza della Cina sulla domanda mondiale di energia e sui mercati petroliferi porterà ad un aumento dei prezzi dell'energia per i paesi importatori di petrolio in Africa e un peggioramento delle loro ragioni di scambio. In terzo luogo, lo shock nell’offerta del mondo manifatturiero, in particolare nel settore tessile, e le crescenti importazioni di prodotti cinesi a basso costo in Africa, con la crescente concorrenza tra i prodotti tessili cinesi e africani nei mercati dei paesi terzi, minacciano di ostacolare la diversificazione economica in Africa, e di contribuire alla deindustrializzazione.
Nel complesso, la Cina rappresenta una grande opportunità e sfida per l'Africa, e solo la storia darà il suo verdetto in mezzo secolo a partire da adesso.

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1 CAPITOLO PRIMO Le crescenti relazioni tra la Cina e l’Africa sub-sahariana: legami macroeconomici, commercio, investimenti e aiuti 1. Cambia la geografia degli scambi La domanda crescente di materie prime e prodotti agricoli da parte dei Paesi in via di sviluppo, con particolare riguardo all'Asia, ha condotto non solo a sensibili aumenti di prezzo ma anche ad un impressionante incremento dei flussi commerciali sud-sud. Oltre la metà del commercio delle materie prime dei Paesi in via di sviluppo è ormai diretto verso altri Paesi dello stesso gruppo. Contestualmente gli stock di varie materie prime, tra cui i cereali, sono al livello più basso da vari anni a questa parte. In questo contesto, preoccupano soprattutto le conseguenze che questi trend determinano sulle prospettive di sviluppo dei paesi meno ricchi. È un impatto che ha due facce opposte. Rappresenta un'interessante opportunità per quei paesi che possiedono giacimenti di materie prime o producono commodities agricole, ma aggrava la situazione dei paesi a basso reddito che sono importatori netti di prodotti energetici ovvero di derrate alimentari. 1 Uno dei più importanti sviluppi economici negli ultimi anni è stato il rapido emergere della Cina come potenza economica mondiale, con una crescita economica di oltre l'8 per cento l‟anno per l'ultimo decennio, che ha spinto il paese alla sua attuale posizione di economia mondiale dalla crescita più rapida. 2 L‟ascesa economica della Cina negli ultimi due decenni, ha generato effetti di espansione nell‟economia mondiale. La sua ricerca di risorse naturali per soddisfare le esigenze di industrializzazione ha portato l‟attenzione cinese verso l'Africa sub- sahariana. Gli scambi commerciali tra Cina e Africa Sub-Sahariana, sono stati pari a 1 UNCTAD 2008 pp- 3-4 2 Zafar 2007 pp. 1-28

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Informazioni tesi

  Autore: Stella Silvestri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Stefano D'Addona
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 77

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