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Le restrizioni della libertà di manifestazione del pensiero nel periodo fascista: la disciplina della stampa e delle radiodiffusioni circolari

E' composta di tre macrocapitoli. Nel primo mi sono occupato di tratteggiare il rapporto tra fascismo e mass-media in generale, con particolare attenzione ai mezzi giuridici che favorirono la restrizione della libertà di pensiero. nel secondo ho tratteggiato la disciplina della stampa in tutti i suoi aspetti: dalle leggi del 1925 alla costituzione dell'albo dei giornalisti, dalle norme contenute nel codice penale del 1930 a quelle introdotte coi testi unici di Pubblica Sicurezza. Infine nel terzo capitolo ho descritto, da un punto di vista prettamente giuridico, ma senza trascurare i risvolti economico- sociali, la nascita e lo sviluppo della radiodiffusione in Italia, i quali coincisero con la presa del potere ad opera del fascismo e da questo ne furono dunque fortemente condizionati.

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§1.Propaganda e consenso E’generalmente riconosciuto al fascismo (e al nazismo) il tentativo più organico di organizzazione di un consenso di massa attraverso l’utilizzo dei mezzi di comunicazione. Effettivamente, l’analisi dell’opera di controllo e produzione sui media (stampa, radio, cinema) compiuta da Mussolini lascia pochi dubbi a riguardo. Egli aveva ben compreso l’importanza dell’opinione pubblica; fu abile nello scoprire prima di altri come fosse possibile divulgare praticamente qualsiasi idea purché si controllassero stampa e radio. Secondo Mack Smith a Mussolini “piaceva sostenere che l’opinione pubblica poteva cambiare indirizzo nel giro di ventiquattr’ore, semplicemente con un accorto uso dei titoli di giornale” 1 . Non è un caso che, così come lo stesso Mussolini, molti gerarchi italiani esercitavano (o avevano esercitato) la professione di giornalista. Il loro compito era quello di generare il consenso o, quanto meno, l’illusione che esso ci fosse. Anche la politica estera fascista si basava sulla ricerca di una serie ininterrotta di successi politici, tali da 1 D. MACK SMITH Gli anni del consenso, in A. PETACCO Storia del fascismo, Roma, 1985, II, 440

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Informazioni tesi

  Autore: Massimiliano Marino
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1998-99
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Gianfrancomor, Lucaantonini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 276

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