''Le Peintre de la vie moderne'': la prosa d'arte di Charles Baudelaire

PREMESSA 
 
 
Il presente lavoro ha come oggetto l’analisi dell’attività di critico d’arte di 
Charles Baudelaire, spesso poco considerata perché oscurata dall’importanza del 
lavoro poetico. In particolare, si pone l’attenzione su uno degli ultimi testi che 
Baudelaire dedicò all’arte, Le Peintre de la vie moderne (1863). Il testo vide la 
sua prima pubblicazione sulle pagine del quotidiano francese Le Figaro, dove 
uscì in tre momenti distinti tra il novembre e il dicembre dello stesso anno. 
Nell’opera l’autore si concentra sulla figura del pittore moderno, definendo, nei 
tredici capitoli del testo, quelle che devono essere le sue principali caratteristiche. 
Ma come esempio di ‘pittore della vita moderna’ Baudelaire non sceglie un 
artista affermato come l’ammirato Manet, piuttosto decide di prendere come 
riferimento il quasi sconosciuto incisore olandese, naturalizzato francese, 
Constantin Guys. Egli tuttavia non viene citato apertamente nel testo, ma 
attraverso il monogramma G., che lo rende dunque anonimo al grande pubblico. 
Ecco che quindi già da questi elementi si può intendere l’originalità del lavoro 
baudelariano, che non si inserisce nella classica critica d’arte e si caratterizza 
inoltre per un linguaggio inedito per la disciplina e per un forte soggettivismo. 
Le motivazioni che mi hanno portato ad approfondire tale tema sono molteplici, 
ma in primis c’è sicuramente il mio interesse per la storia e la critica d’arte. A ciò 
si aggiunge la fascinazione per una figura, quella di Baudelaire, tra le più 
originali e geniali del suo tempo. Dopo aver frequentato un corso triennale in 
Lettere e approcciandomi ora a frequentare una magistrale in Storia e critica 
dell’arte, considero inoltre questo mio lavoro una sorta di ponte tra i miei studi. 
Nel complesso, l’obiettivo di questo mio elaborato è quello di fornire un 
panorama generale su Baudelaire critico d’arte e attraverso i suoi scritti principali 
giungere all’analisi più dettagliata, sia dal punto di vista contenutistico che da 
quello linguistico, de Le Peintre de la vie moderne. La tesi è articolata in tre 
capitoli, a loro volta suddivisi in sottocapitoli, che, partendo da un’analisi del 
contesto storico e storico-artistico della Parigi del tempo, illustrano il rapporto 
complesso tra Baudelaire e l’arte, per approdare all’analisi del testo del ’63. 
Nell’insieme i vari capitoli trattano dei principali scritti di Baudelaire dedicati 
all’arte, con particolare attenzione a Le Peintre, di cui sono analizzati la nascita, 
la struttura, i contenuti e lo stile. È infine considerato il rapporto parola- 
immagine, che caratterizza l’intero testo e lo rende uno dei lavori di critica d’arte 
più originali mai realizzati. 
 
 
 
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