Capitolo 1
L’AZIENDA
Azimut-Benetti rappresenta, nel settore della nautica da diporto, il Primo gruppo
al mondo per ampiezza dell’offerta (3 brand, oltre 40 modelli, da 30 a 220 piedi,
composite, acciaio e alluminio), il primo gruppo per la produzione di megayacht
certificati dalla stampa internazionale per 10 anni consecutivi e il primo gruppo
privato (la maggior parte del capitale è in mano al presidente e fondatore).
Ciò consente di reinvestire il reddito nelle attività produttive senza dover
remunerare soci, fondi o società controllanti. Anche per questo, gli ultimi anni
hanno visto, nonostante la flessione dei mercati, un forte incremento degli
investimenti mirati a potenziare gli impianti e destinati ad aumentare la
produzione, investire in ricerca e tecnologia per innovare il prodotto e la qualità,
dare nuovo impulso alla progettazione di nuovi modelli per ampliare e
diversificare ulteriormente l’offerta reinvestendo anche nelle risorse umane.
La mission dell’impresa è :
“costruire le barche piø belle, affidabili, innovative
e assisterle sempre e ovunque ”
Prima ancora che per la qualità, il lusso e i contenuti tecnologici, Azimut si
distingue e si riconosce per canoni estetici esclusivi, che rendono unico ogni
nuovo modello e, allo stesso tempo, ne fanno la fedele interpretazione di una
linea creativa originale.
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Il made in Italy è interpretato e vissuto in modo rigoroso e autentico, grazie alla
collaborazione con i piø affermati designer e progettisti italiani e grazie ad
un’idea costante: offrire all’armatore il massimo piacere di vita a bordo.
Con queste prerogative, Azimut ha incentrato il proprio modello di business sul
mantenimento di una leadership di prodotto.
1.1 L’azienda oltre la crisi
Il decennio che va dal 1997 al 2007 ha visto una crescita costante del fatturato
del gruppo Azimut unita a consistenti investimenti e ad un ampliamento del
business del gruppo attuato utilizzando le risorse derivanti dai grandi margini che
il gruppo ha saputo creare negli anni.
Anche se la crisi iniziata alla fine del 2007 e che ancora si protrae, ha colpito
tutto il comparto della nautica senza escludere nessuno, Azimut-Benetti ha
saputo meglio di altri resistere alla drammatica flessione del mercato
continuando ad investire in nuovi modelli, credendo molto nella propria struttura
e puntando tutto sulla risorsa principale, il capitale umano.
In questo momento, il mercato mostra dei piccoli segnali di ripresa e il gruppo
Azimut è pronto a ripartire presentando nuovi modelli ai saloni nautici di Cannes
e Genova 2009, mostrando di essere ancora una volta uno dei gruppi piø solidi ed
innovativi del settore.
1.2 Il mercato di riferimento
Nel mercato degli yacht a motore, il gruppo Azimut-Benetti svolge il ruolo di
protagonista fin dal 1969.
Per convenzione, si parla di yacht e di megayacht, a seconda che ci si riferisca,
rispettivamente, a imbarcazioni di lunghezza compresa tra i 30 e gli 80 piedi o ad
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imbarcazioni di lunghezza superiore agli 80 piedi dove un piede equivale a 30,48
cm.
La distinzione, adottata a livello internazionale, mette in rilievo scenari
economici diversi e delinea l’ambito merceologico nel quale il gruppo Azimut-
Benetti detiene la leadership mondiale.
1.2.1 Il mercato interno
La prima industria nautica mondiale è quella americana, con un valore della
produzione di circa tre volte superiore a quella italiana, che la segue al secondo
posto.
Se però si pone il focus sul settore megayacht, le posizioni si invertono e
l’industria italiana è prima, davanti a Stati Uniti e Olanda.
L’industria italiana dei megayacht ha avuto negli ultimi anni una crescita
proporzionalmente superiore a quella del mercato. Nelle prime posizioni, ma a
grande distanza dall’Italia, la Germania ha scavalcato il Regno Unito.
Il sorpasso dell’Italia ai danni degli Stati Uniti, avvenuto nel 2000, è ormai un
dato storico e motivo di prestigio per i produttori italiani.
¨ interessante osservare come la forbice si sia allargata nel corso degli ultimi
anni grazie a tre ragioni principali.
Per prima cosa si può facilmente notare come l’industria nautica italiana abbia
puntato molto sull’innovazione tecnologica dei propri prodotti. Una scelta non
perseguita con la stessa intensità in altri settori industriali nazionali.
In secondo luogo, i costruttori italiani possono contare sul valore aggiunto
derivante da una indiscutibile superiorità nel design.
Ed infine l’Italia ha attuato un’ autentica globalizzazione nel settore, in maniera
decisamente maggiore rispetto ad altri comparti del lusso. Un passo in piø anche
rispetto agli americani, che non hanno saputo attuare politiche di globalizzazione
e che, anche a causa di ciò, hanno perso quote di mercato.
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1.2.2. Il mercato mondiale
Azimut-Benetti da anni si conferma al primo posto al mondo nella classifica
degli ordini di nuovi yacht di lunghezza superiore agli 80 piedi, con una quota di
mercato mondiale del 10,6% e una quota di mercato in Italia del 23,9%.
1.3 La struttura
Il gruppo Azimut-Benetti è fortemente focalizzato sul core business e si è
strutturato di conseguenza nei 40 anni di attività.
Nel corso degli anni la struttura è sempre rimasta concentrata sulla progettazione
e produzione di yacht e megayacht.
Esistono quattro divisioni, delle quali tre sono manifatturiere e si riferiscono ai
tre brand Azimut, Benetti e Atlantis. Accanto ad esse è stata costituita la nuova
divisione “Services & Marinas” con una doppia missione: produrre servizi ad
alto valore aggiunto sia per gli armatori che per le altre divisioni del gruppo e
coordinare la progettazione, la costruzione e la gestione di porti turistici.
Anche la struttura stessa delle divisioni evidenzia un’organizzazione concentrata
sul core business.
1.3.1 Compagine societaria
Azimut-Benetti è il piø grande gruppo privato del mondo nel settore della
nautica. Un primato mondiale che si traduce in prestigio, ma anche e soprattutto
in forza economica e finanziaria. non dovendo rispondere ad azionisti di
controllo, finanziarie, fondi, holding o istituti di credito, la società è libera di
reinvestire gli utili nelle attività produttive, alimentando un circuito di auto
finanziamento che è la forza motrice del gruppo.
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Il ricorso al credito rappresenta un aspetto marginale per il gruppo Azimut-
Benetti, una caratteristica atipica nel panorama imprenditoriale italiano, un
metodo che consente di conservare la piø completa autonomia gestionale.
Anche per questi motivi il sistema di programmazione e controllo dell’azienda è
uno dei cardini dell’organizzazione.
Essere un gruppo privato infatti, vuol anche dire avere l’onere di procurarsi
internamente le risorse indispensabili a finanziare gli investimenti e l’intero
apparato produttivo.
Il sistema di controllo e gestione delle risorse diventa quindi determinante per far
sì che queste non vadano mai sprecate e siano sfruttate nel migliore dei modi.
Occorre quindi un piano strategico globale, accompagnato da libertà e velocità di
manovra assolute e da una determinazione totale. Questi sono gli stessi valori che
è possibile ritrovare nella struttura interna di ciascuna business unit e di ciascuna
funzione aziendale. Ogni struttura a livello micro di Azimut replica la struttura
macro di tutto il gruppo ottimizzando i meccanismi e gli approcci gestionali che
lo hanno fatto grande negli anni.
Un modello di business improntato all’innovazione e alla creazione di valore
reale. Questo è il punto che differenzia Azimut-Benetti da altri gruppi industriali.
Non essendo costretta da vincoli legati alla redditività finanziaria delle proprie
azioni, l’azienda si può concentrare sul costante miglioramento dei propri
prodotti e servizi creando valore per sØ, per le proprie risorse umane e soprattutto
per il cliente.
Gli investimenti, che costituiscono il cuore del piano strategico, sono rivolti
verso l’ampliamento della gamma, la penetrazione in nuovi mercati,
l’ottimizzazione del processo produttivo, l’organizzazione commerciale, il
perfezionamento della qualità dei servizi agli armatori.
La ricchezza che deriva dall’attuazione del piano di investimenti è impiegata per
alimentare nuovi interventi che, a loro volta, producono valore, formando un
circolo virtuoso.
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1.3.2 Organizzazione della rete di vendita
Gli yacht Azimut, Benetti e Atlantis sono venduti tramite 138 sedi di vendita in
67 paesi.
Si tratta della rete di vendita piø completa nel panorama della nautica mondiale,
per capillarità, distribuzione geografica e dimensione.
I dealer del gruppo Azimut-Benetti sono strutture organizzate come grandi
imprese, i cui fatturati sono superiori ai 20 milioni di euro.
Per alcuni yacht della fascia alta di Azimut e, soprattutto, di Benetti (in
particolare la linea in acciaio), accanto alla rete dei dealers, il gruppo Azimut-
Benetti si avvale di rapporti privilegiati con tutti i piø grandi broker del mondo
ed in particolare di Fraser Yachts Worldwide.
Il presidio commerciale diffuso ha consentito di ottenere ottime performances in
Europa e di consolidare le quote di mercato negli Stati Uniti. Alcuni paesi
considerati “emergenti” nel corso degli anni passati, come ad esempio Emirati
Arabi e Russia, sono stati per anni oggetto di continue attenzioni e sono diventati
oggi paesi di grande interesse, nei quali la presenza del gruppo è oramai
consolidata.
Essere “presenti” consente non solo di realizzare vendite importanti, ma anche e
soprattutto di creare un rapporto continuo con i clienti e quindi valore aggiunto
per il gruppo.
A loro volta i nuovi paesi partner costituiscono la base di partenza per penetrare
mercati limitrofi.
Nel caso di Emirati Arabi e Russia, ad esempio, significa poter contare su di un
accesso facilitato in tutto il medio oriente e nei paesi dell’est europeo.
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1.4 Il modello di business
Il modello di business del gruppo Azimut-Benetti è focalizzato sul prodotto e
sull’immagine di qualità che l’azienda offre in termini sia di offerta, sia di
processi produttivi.
Questo modello poggia su quattro pilastri fondamentali:
1. Ricerca e sviluppo:
Azimut ricerca costantemente nuove soluzioni tecniche e di design per
rendere il proprio prodotto sempre il piø avanzato e bello. L’azienda ha
costruito la propria leadership concentrandosi al massimo sulla qualità dei
propri prodotti ottenendo una supremazia da anni incontrastata. Essendo il
mercato della nautica particolarmente competitivo ed essendo la barca, un
prodotto molto complesso, spesso non è sufficiente un semplice restiling
di un prodotto che funziona per far si che questo rimanga sul mercato.
Oggi piø che mai si richiedono innovazioni continue e riprogettazioni per
far sì che la barca sia sempre piø bella, sicura, funzionale e comoda. Il
settore dei motoryacht è particolarmente soggetto a cicli di vita dei
prodotti molto brevi anche perchØ si tratta di oggetti di lusso che
facilmente vengono sostituiti.
2. Globalizzazione:
Nonostante il fatto che le maggiori vendite dal gruppo provengano ancora
dal vecchio continente, il gruppo Azimut, ormai da anni persegue una
politica di diffusione capillare in tutto il mondo. La presenza del gruppo
nei mercati emergenti come Cina e Russia è ormai consolidata e mira a
cogliere le grandi opportunità che questi sicuramente offriranno nei
prossimi decenni.
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3. Risorse umane:
Un buon prodotto può essere costruito solamente in un contesto altrettanto
buono. Soprattutto in un settore che presenta ancora molte caratteristiche
derivanti da un retaggio dell’attività artigianale la manodopera e i rapporti
tra le persone all’interno dell’azienda sono determinanti. Per questo
motivo Azimut mette al centro del proprio modello di business le risorse
umane coltivando un contesto di collaborazione in grado di restituire
molto in termini di pro attività, produttività e qualità del lavoro.
4. Assistenza al cliente:
Oltre che fornire un ottimo prodotto, Azimut vuole offrire ai propri clienti
un ottimo servizio after-sales e di assistenza tecnica. Questo permette di
aumentare enormemente il valore aggiunto della barca e di fidelizzare il
cliente che sarà inoltre incentivato ad usufruire di tutti i servizi che il
gruppo offre contestualmente come i marina (Divisione Service & Marina)
e i servizi di chartering (Azimut charter club).
1.4.1 La ricerca e sviluppo come pilastro del modello di
business
1.4.1.1 Le innovazioni
L’innovazione ha sempre ricoperto un ruolo chiave nello sviluppo del gruppo
Azimut-Benetti.
Una crescita costante non può prescindere da una diversificazione del prodotto,
con l’occupazione di segmenti non presidiati dai competitors, che si
aggiungeranno a quelli tradizionali, fino a completare un’offerta in grado di
coprire la quasi totalità delle tipologie di imbarcazioni da diporto esistenti sul
mercato.
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La capacità di crescita di un’azienda è direttamente proporzionale all’impegno
profuso nella ricerca. Fedele a questo principio, il gruppo Azimut-Benetti destina
una parte ogni anno piø importante del proprio budget proprio alla ricerca. Un
grande sforzo finanziario e organizzativo che si rivela il miglior investimento
possibile, confermando la leadership del Gruppo anche nel campo
dell’innovazione.
Tra i piø recenti dispositivi, l’innovativo joystick easy docking che agevola le
manovre in fase di ormeggio. Il sistema di controllo (brevettato) agisce sui
motori, le eliche di manovra e la bussola. In tal modo, azionando un semplice ed
intuitivo joy stick, è possibile controllare e realizzare ogni movimento
dell’imbarcazione pensando solo a “cosa” si desidera fare e non al “come”.
L’ easy cruising è un sistema sviluppato per gli yacht sopra i 60 piedi, per poter
gestire tutte le utenze di bordo (impianto elettrico, pompe di sentina, serbatoi
gasolio e acqua, assetto, sistemi di stabilizzazione attiva e passiva, status e
storico allarmi) in modo semplice e veloce, attraverso una semplice manopola
ergonomica ed un computer grafico.
Gli sforzi piø recenti della ricerca Azimut-Benetti sono stati rivolti verso i
sistemi di stabilizzazione e hanno portato a innovazioni di vario tipo:
- Giroscopi di nuova generazione
- Pinne computerizzate ad assetto variabile per le barche di dimensioni maggiori
In particolare, l’introduzione di giroscopi “intelligenti”, che operano in ambiente
sottovuoto, costituisce una rivoluzione rispetto ai sistemi esistenti: i nuovi
dispositivi permettono una riduzione del rollio del 40-60% con barca all’ancora.
Risultano inoltre silenziosi, richiedono minore energia e i tempi di attivazione si
riducono quasi a zero grazie alla collocazione della ruota del giroscopio in
ambiente depressurizzato.
L’ ATC TM (automatic trim control), grazie ad un computer che gestisce i flap e
i livelli delle casse di bordo, mantiene sempre il corretto assetto
dell’imbarcazione.
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L’ easy stability lavora con la barca ferma. Due pinne di grosse dimensioni si
aprono sullo scafo per contrastare il moto di rollio dell’imbarcazione
funzionando come due derive.
Il sistema easy handling è un sistema di “assistenza” della virata che,
controllando il timone, i motori con relativi invertitori e i flap, permette:
- a bassa velocità, la massima manovrabilità durante la navigazione in acque
ristrette nonchØ la regolazione della minima velocità di avanzamento;
- a media/alta velocità, la riduzione del diametro di virata dell’imbarcazione fino
al 30%, migliorando tempi di risposta, stabilità e sicurezza.
La propulsione ibrida è un’altra innovazione di primaria importanza che sarà
applicata in un futuro molto prossimo. Consiste nella possibilità di condurre lo
yacht con energia elettrica in alternativa alla propulsione tradizionale. Utile o
indispensabile se si desidera entrare con lo yacht in aree naturalistiche protette,
nelle quali la propulsione a gasolio è vietata, oppure per manovrare in porto in
ore notturne. In questi casi sarà possibile passare alla propulsione elettrica, con
una velocità massima di 5 nodi. I motori elettrici potranno essere alimentati dalle
batterie oppure dal generatore di bordo. In quest’ultimo caso si potrà contare su
una notevole autonomia, anche 300-400 miglia.
1.4.1.2 Ricerca di lungo termine
La ricerca esplora anche altri e diversi ambiti di miglioramento, dalla tecnologia
al design, alla ricerca di nuove fonti di energia, compatibili con l’ambiente. In
questo particolare settore, si concentra sulle “Fuel Cell”, le celle a idrogeno per
la produzione di energia elettrica pulita e silenziosa.
La fase teorica è terminata e il primo impianto da 13 kW, dimensionato per
alimentare l’impianto elettrico di uno yacht di medie dimensioni (illuminazione,
climatizzazione, comunicazione, ecc), è stato montato sul modello K, uno yacht
della gamma AZIMUT, messo a disposizione del reparto R&D e adibito
esclusivamente a sperimentazioni.
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