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INTRODUZIONE
Il presente lavoro di tesi si pone come obiettivo lo studio del settore del tabacco nella
Repubblica Popolare Cinese, attraverso la traduzione specialistica di alcuni articoli e
l’analisi del settore con l’ausilio del metodo delle cinque forze di Porter.
La scelta dell’argomento è stata dettata da un mio coinvolgimento pratico in
un’azienda italiana operante nel settore del tabacco, la quale intrattiene numerosi
rapporti commerciali con paesi di tutto il mondo e in particolar modo con la Cina.
L’azienda si occupa del design e della produzione di macchinari per la prima
lavorazione del tabacco, di cui la Repubblica Popolare, essendo leader mondiale nella
coltivazione e produzione, diviene uno dei principale acquirenti. Come tutti ben sanno,
l’economia mondiale si sta spostando giorno dopo giorno sempre più verso est e le
ragioni principali sono i bassi costi di produzione, la grande quantità di manodopera,
nonché le politiche aperte dei nostri governi che permettono agli imprenditori di
decentrare la produzione per trarne maggiori profitti. Questa realtà vale anche per il
settore del tabacco, ma con qualche eccezione, poiché, seppur la forza produttiva cinese
sia abile nel riprodurre fedelmente prodotti di ogni genere, lo stesso discorso,
attualmente, non può esser fatto per macchinari di altissima precisione e dal design
puramente italiano come quelli impiegati nell’industria tabacchiera. Questo il principale
motivo per cui ci sono sempre più collaborazioni e rapporti commerciali con clienti
cinesi che vengono nel nostro paese, spinti dalla necessità di training formativi mirati
all’utilizzo dei macchinari, creando in questo modo un turismo “lavorativo”. Il ruolo che
io rivesto per l’azienda, all’interno di questo fenomeno, è quello di responsabile
dell’accoglienza di delegazioni lavorative cinesi e, successivamente, di guida e supporto
linguistico per tutta la durata del loro soggiorno. Tale posizione mi ha permesso di
avere un primo approccio con il mondo del lavoro ed essere a contatto diretto con i
partner cinesi, avendo così la possibilità di praticare e migliorare quotidianamente la
lingua arricchendola con un lessico nuovo e specialistico, nonché iniziare a conoscere
uno specifico settore economico.
Spinta da un forte interesse, ho deciso di compiere uno studio sul settore del
tabacco attraverso la traduzione di testi specialistici. Nell’ultimo semestre del mio
percorso universitario, per la prima volta, infatti, mi sono dovuta confrontare con la
traduzione di un testo specializzato, ricco di vocaboli tecnici e composto da periodi
lunghi e complessi. Il processo traduttivo si è rivelato piuttosto difficoltoso in quanto,
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produrre un testo sintatticamente e linguisticamente accettabile nella lingua di
destinazione, cioè in italiano, non è stata impresa facile. Incuriosita da tale approccio
alla lingua cinese, fino ad allora studiata dal punto di vista prettamente linguistico, ho
deciso di approfondire la tematica di un settore specialistico, in questo caso il settore del
tabacco, attraverso lo studio e l’analisi di testi tecnici redatti da esperti e pubblicati in
riviste specialistiche. Ponendo quindi come obiettivo della tesi l’analisi del settore in
questione, e la valutazione dei vari aspetti economici, mi sono presto resa conto che la
semplice traduzione di articoli accademici in lingua madre non dava un quadro generale
della situazione che fosse attendibile. Perciò, sulla base delle conoscenze acquisite
durante la frequenza di un corso di economia tenutasi nel primo anno universitario, mi
sono servita del modello delle Cinque Forze Competitive di Michael Porter al fine di
tracciare un profilo del settore tabacchicolo in Cina. Si tratta, infatti, di un metodo
utilizzato dalle imprese per valutare la propria posizione competitiva nel mercato. I dati
utili per la stesura di tale profilo sono stati compilati da Istituti di ricerca specializzati
nella raccolta di dati economici e nella compilazione di profili aziendali.
Il settore del tabacco è un campo poco conosciuto nel nostro paese con scarsa
bibliografia al riguardo. Per questo motivo ho proceduto, per prima cosa, a una ricerca
storica sull’argomento e allo studio del settore attraverso testi economici. In seguito, ho
elaborato la traduzione italiana di alcuni testi cinesi con l'ausilio di dizionari cartacei ed
elettronici e ho effettuato un approfondimento delle dinamiche economiche e culturali
implicate nello sviluppo del settore. Poiché la traduzione è un processo che implica
fattori linguistici e extralinguistici di vario tipo, per ottenere un testo di destinazione che
fosse corretto a livello di forma e di contenuto, ho studiato e consultato saggi di teoria
della traduzione.
L’elaborato è diviso in tre principali capitoli di cui viene presentata una sinossi
qui di seguito.
Il primo capitolo è diviso in tre parti. Nella prima sezione, attraverso una
molteplicità di dati raccolti, si procede con un breve inquadramento storico del settore
del tabacco, valutandone lo sviluppo in termini di coltivazione e produzione, dal
momento in cui il tabacco è stato importato nel paese, fino ai giorni nostri, fornendo
così al lettore una panoramica della situazione attuale nonché i principali attori
coinvolti. Nella seconda sezione viene analizzato il settore attraverso le Cinque Forze
Competitive di Porter, di cui prima, viene fornita una spiegazione teorica, poi
l’applicazione al caso particolare. Nella terza e ultima sezione, si esamina un caso
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esemplare del tabacco in Cina: la regione dello Yunnan, tema centrale del secondo
articolo tradotto. In quest’area del paese, infatti, il comparto tabacchicolo è divenuto
fondamentale per l’economia locale con ripercussioni anche a livello nazionale.
Il secondo capitolo contiene le traduzioni di due articoli tratti da riviste
specialistiche grazie ai quali si è poi costruita la cornice dell’intero lavoro. Il primo
articolo, analizza il sistema di gestione dell’industria del tabacco nel paese: si tratta di
un sistema diversificato che ha come base la socializzazione produttiva. Per rendere il
testo comprensibile anche al lettore meno esperto, l’articolo fornisce una spiegazione
del tipo di gestione dal punto di vista economico, per poi calarsi nel caso concreto. Il
secondo articolo, invece, spiega i fattori e le esperienze che stanno alla base dello
sviluppo del settore nella regione dello Yunnan, delineandone caratteristiche e
peculiarità che la contraddistinguono dalle altre regioni e ne presenta le previsioni
future.
Il terzo capitolo, è interamente dedicato all’analisi dei testi tradotti dal punto di
vista linguistico e traduttologico. Vengono, innanzitutto, delineati il concetto di
traduzione, il processo di trasposizione da un testo all’altro e il tipo di macrostrategia
elaborata. Passando poi al caso specifico, si sono presi in esame, sia il testo di partenza
cinese, sia quello d’arrivo in italiano procedendo con la disamina più dettagliata dei
fattori lessicali, grammaticali e culturali incontrati nei testi, attraverso l’ausilio di
esempi ripresi dai testi originali.
La tesi si conclude con due appendici: la prima, ha lo scopo di integrare la
lettura dell’elaborato e contiene i testi originali degli articoli; la seconda presenta un
glossario di termini ed espressioni riscontrati durante il processo di traduzione e vuole
porsi come un aiuto per tutti coloro che dovranno affrontare traduzioni analoghe. Il
glossario in questione fornisce la trascrizione in pinyin, nonché la traduzione in italiano
dei principali termini ed espressioni specifiche contenuti nei testi.
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CAPITOLO PRIMO
1. Presentazione del settore
Il settore del tabacco in Cina riveste un ruolo di primo piano nell’economia del paese
sotto vari punti di vista. La Repubblica Popolare è divenuta leader mondiale del tabacco
detenendo il 40% della produzione mondiale di sigarette. È il maggior produttore della
materia prima e, per ragioni demografiche, è il paese con il numero più alto di fumatori.
Oggi la situazione si presenta florida, ma non è sempre stato così. Si ricorda che
il tabacco ha fatto il suo ingresso nella Terra di Mezzo ben più di 400 anni fa
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, quando il
paese si presentava isolato e privo di interazioni e rapporti commerciali con il resto del
mondo ma, da sempre abili negli affari, i cinesi capirono subito che il prodotto sarebbe
potuto divenire una risorsa all’interno del paese. Le dinamiche sociali, come si vedrà di
seguito, hanno giocato certamente un ruolo preponderante nello sviluppo del settore.
Come sosteneva Oscar Wilde “La sigaretta è il tipo perfetto del perfetto piacere.
È squisita e ti lascia insoddisfatto. Che cosa si potrebbe chiedere di più
2
?” Anche in
Cina, come nel resto del mondo, una volta entrato nel mercato, il tabacco prima e le
sigarette poi, hanno subito incontrato il consenso della società, entrando a far parte della
schiera dei beni di consumo. Fin da principio, il tabacco era un segno distintivo della
classe di appartenenza, e subito le sigarette hanno ricoperto un ruolo sociale: erano un
modo per instaurare e rafforzare le cosiddette guanxi
3
. Scambiarsi sigarette e fumare
insieme diventò uno dei modi più efficaci per costruire e mantenere il sostegno e i
legami sociali. In particolare, all’interno della classe politica, era un modo per negoziare
e ottenere favori
4
. La natura sociale del tabacco in Cina si riscontra anche nello scambio
di doni tra amici e conoscenti: assieme al tè, all’alcool e ai prodotti alimentari, il
tabacco divenne un elemento importante per dimostrare la propria riconoscenza nei
confronti degli ospiti. Premesso ciò, il seguente paragrafo illustra il percorso storico
seguito dal tabacco in Cina, dall’introduzione fino ai giorni nostri.
1
DU Xing 杜兴, Yancao shangyin sibainian 烟草 上瘾四 百 年 [Quattro secoli di dipendenza dal tabacco],
Guo Xue 国学, 05/04/2011, p. 12.
2
WILDE Oscar, Il ritratto di Dorian Gray, I David, 2004, p. 110.
3
BENEDICT Carol, Golden Silk Smoke: A History of Tobacco in China,1550-2010, Berkeley, University
of California Press, 2011, p. 8.
4
KOHRMAN Matthew, “Smoking among Doctors: Governmentality, Embodiment and The Diversion of
Blame in Contemporary China”, Bibliography of Asian Studies, Philadelphia, marzo 2008, pp. 25-28,
URL:http://bmc.lib.umich.edu/bas/Search/Home?submit=Search&lookfor%5B%5D=china+tobacco&typ
e%5B%5D=all (consultato il 14/12/2013).
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1.1 Retrospettiva storica
Nativa del continente americano, la pianta del tabacco era già conosciuta tra il popolo
dei Maya e Cristoforo Colombo, sbarcato nel Nuovo Mondo, era stato sorpreso dallo
spettacolo degli indigeni che introducevano foglie di pianta arrotolate (chiamate
tabacos) nel naso aspirandone il fumo
5
. Dopo alcuni decenni, gli spagnoli che si erano
trasferiti nel luogo, impararono a fumare e grazie ai loro traffici commerciali, il tabacco
venne rapidamente propagandato in tutto il mondo attraverso i marinai che portavano
foglie e semi dovunque arrivassero
6
. Inizialmente veniva associato al culto delle divinità
praticato dai nativi americani, perciò la sua diffusione fu rapida, ma non immediata a
causa della connotazione malvagia che gli veniva attribuita. Si ebbe una svolta quando
negli anni Settanta del ‘500, alcuni medici spagnoli iniziarono a utilizzarlo come
medicinale. Da quel momento si cominciò a esportarne grandi quantità, prima nei porti
europei, e successivamente nel Sud-Est asiatico. Agli inizi del diciassettesimo secolo, il
tabacco venne ampiamente coltivato e consumato nelle Filippine, a Giava, in India,
Giappone e Corea, nonché nell’impero cinese, all’epoca sotto la dinastia Ming. A
differenza dei prodotti alimentari importati dall’America, il tabacco è stato l’unico a
prendere il sopravvento in Cina. Veniva considerato una “delizia per tutti i giorni”, non
una necessità, come, ad esempio la patata, il mais, le nocciole, indispensabili per
l’alimentazione quotidiana delle famiglie
7
. Il tabacco venne subito associato alla
sensazione di inalare il fumo, equiparabile all’assunzione di alcool, poiché, com’è noto,
la nicotina stimola alcuni neurotrasmettitori celebrali come la dopamina e l’epinefrina
8
:
altera lo stato d’animo e inibisce l’appetito. L’introduzione del tabacco sembra abbia
portato i consumatori cinesi a provare una nuova forma di ingestione: “sniffare”
utilizzando gli orifizi nasali.
A differenza di molti paesi europei, in particolar modo cristiani, dove il fumo
veniva visto come “il fuoco dell’eterna dannazione”, nella cultura cinese assunse una
connotazione positiva: serviva a proteggere la comunità dai mali e le sue proprietà
profilattiche sconfinarono dal pratico al simbolico; veniva usato per allontanare gli
insetti ed eliminare i cattivi odori, per trasmettere messaggi ai defunti, onorare la morte
5
ARNAO Giancarlo, La droga perfetta. Rapporto sul tabacco da fumo disegnato da Vincino, Milano,
Feltrinelli, 1982, p. 147.
6
NORTON Marcy, Sacred Gifts Profane Pleasures: a History of Tobacco and Chocolate in the Atlantic
World, Ithaca, New York, Cornell University Press, 2008, p. 23.
7
BENEDICT Carol, Golden Silk Smoke, op. cit. pp. 40-43.
8
ARNAO Giancarlo, La droga perfetta. Rapporto sul tabacco da fumo disegnato da Vincino, op.cit. pp.
11-16.