Adattamento bilogico e adattamento cognitivo nella teoria di Jean Piaget
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1.2. Organizzazione biologica e organizzazione cognitiva Se, come osserva Piaget, si presta attenzione al fatto che ogni conoscenza, di qualunque tipo essa sia, solleva sempre il problema delle relazioni che intercorrono tra il soggetto e l’oggetto, e se si tiene conto, inoltre, del fatto che il soggetto conoscente non è altro che un aspetto dell’organismo e che l’oggetto conosciuto è una qualunque parte dell’ambiente, non si può non riconoscere che “il problema della conoscenza corrisponde, da questo punto di vista, al problema dei rapporti tra l’organismo e l’ambiente” (Piaget, 1967; trad. it. p. 58). Dunque, nella prospettiva dell’epistemologia genetica, sin dall’inizio, il problema della conoscenza è un problema biologico e se si vuole comprendere il suo funzionamento e i meccanismi che ne regolano lo sviluppo è necessario tener conto di ciò che ci dice la biologia. Piaget si propone così l’obiettivo di affrontare quello che dal suo punto di vista è il problema fondamentale dell’epistemologia, cioè l’adattamento delle strutture logico- matematiche dell’intelligenza umana al mondo fisico, tenendo conto delle teorie sviluppate e utilizzate in ambito biologico per spiegare i rapporti tra l’organismo e l’ambiente. Ma, se è vero che i problemi epistemologici (soggetto x oggetto) e quelli biologici (organismo x ambiente) sono fortemente intrecciati, è anche vero che non sono certo la stessa cosa. Bisogna cioè tenere distinte le particolarità e le differenze dei processi in gioco nei due casi, e riconoscere dunque l’esistenza di livelli differenti. Per questa ragione, Piaget affronta tale problematica preoccupandosi in primo luogo di evitare di fare una confusione tra i livelli, ovvero di attribuire ai fenomeni e ai processi biologici quelle che sono caratteristiche dei fenomeni e dei processi cognitivi, e viceversa. Evitare cioè di proiettare le caratteristiche proprie dei livelli superiori ai livelli inferiori, come per esempio attribuire intenzionalità e intelligenza al genoma, e/o di ridurre le proprietà dei processi superiori ai livelli inferiori cancellando e/o eliminando così dall’analisi, quegli aspetti che contraddistinguono i processi cognitivi come per esempio la coscienza (cfr. Piaget, 1967). A tal fine Piaget procede ricercando quelle che sono le proprietà e le caratteristiche che accomunano i sistemi biologici e quelli cognitivi. Si preoccupa cioè di evidenziare gli isomorfismi* tra le strutture biologiche e quelle cognitive. A proposito degli isomorfismi, data l’esistenza di differenti livelli strutturali, Piaget parla di isomorfismi parziali* e specifica che la loro utilità nella ricerca dei rapporti tra la biologia e la conoscenza si può apprezzare qualora i suddetti isomorfismi parziali, una volta evidenziati, offrano sia la “possibilità di indicare i processi di trasformazione che permettono di passare da una all’altra delle due strutture che sono oggetto del confronto”, sia la “possibilità di far corrispondere tali trasformazioni a un processo reale e osservabile, di natura storica o genetica” (Piaget, 1967; trad. it. p. 66). Per comprendere il perché di questo metodo di indagine è opportuno fare alcune precisazioni di carattere generale. Normalmente, in biologia, si distingue l’organo/struttura dalla funzione. É interessante notare che una stessa funzione può essere svolta da organi/strutture differenti. Ad esempio, una funzione come la respirazione può essere svolta da un organo/struttura come i polmoni oppure da un organo/struttura come le branchie. Allo stesso modo in campo cognitivo si può fare una distinzione tra l’organo/struttura e la sua funzione. Ad esempio si può dire che la funzione di spiegazione può essere svolta da differenti organi/strutture concettuali. Infatti un evento qualsiasi può essere spiegato ricorrendo a strutture concettuali di tipo scientifico, magico ecc. Una struttura* è un insieme di elementi interdipendenti e possiede, in quanto sistema*, proprietà d’insieme che sono distinte da quelle degli elementi che la compongono. Gli elementi possono essere di diversa natura: corpi chimici, quantità energetiche ecc. nelle 7
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Meli |
Tipo: | Laurea vecchio ordinamento (pre riforma del 1999) |
Anno: | 1996-97 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Maurizio Cardaci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 45 |
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