Comunità ladina di Cortina: popolo d'Europa tra appartenenza giuridica e aspirazioni culturali
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17 La vita famigliare era scandita da duri rintocchi, erano tutti contadini, ed anche i bambini incominciavano presto a lavorare, sorvegliando i più piccoli, pascolando le vacche, portando la legna, il mangime al pollame ecc… I fratelli e le sorelle, qualora fossero rimasti al maso, avrebbero avuto lo status di servi e serve lavorando con paghe irrisorie. Unica alternativa l’emigrazione, che del resto è sempre stata molto forte nelle valli ladine. Siccome le bocche da sfamare erano numerose era più che una necessità mandare i figli “fora dai Todesc”, i ragazzini andavano al servizio dei tedeschi, più ricchi, cogliendo l’occasione per imparare il tedesco che in un futuro gli sarebbe di sicuro tornato utile anche per studiare nelle università di Innsbruck, dove era d’obbligo. 21 Ma non erano sicuramente esperienze piacevoli; questi ragazzini “Krautwalsche”, venivano spesso sfruttati e umiliati. Qualcuno tentava la fuga ma, stremati ed affamati, rischiavano la vita sulla via di ritorno a casa. Dall’altro versante, quello cadorino, le angherie e le rivalità non sono mai cessate, tanto da rischiare in più di un’occasione di arrivare al limite di una nuova guerra. Vuoi per il legname, per i confini o per lo sfruttamento delle risorse minerali ed idrogeologiche, ogni motivo era valido per aggredire i vicini Cadorini, ed a stento Austria e Venezia, con importanti opere di mediazione esterna, riuscirono a mantenere la “pace” in tutti gli anni a seguire. Il 1700 segnò la fine della signoria di Bottestagno, gli ultimi capitani furono tutti discendenti della famiglia dei Winkelhofer. Maria Teresa d’Austria stava riformando il suo stato. L’ufficio di capitanato di Bottestagno fu da lei ritenuto troppo costoso e inutile, quindi da eliminare: “..dopo la morte del capitano in carica non ne sarà nominato altro ed il castello sarà presidiato da un piccolo numero di soldati..” la suddetta morte avvenne nel 1770 22 . In Ampezzo si tornò quindi alla situazione dell’epoca veneziana, in cui il paese si reggeva autonomamente; non c’era più nessun foresto 23 a comandare e l’autorità erano tutte del posto ed elette democraticamente. Gli abitanti ebbero l’illusione di aver finalmente raggiunto le loro aspirazioni: costituire una piccola repubblica indipendente sotto il protettorato dell’Austria. In realtà l’Austria non pensava minimamente ad allentare i legami; era solo una situazione transitoria, nel grande sforzo di riorganizzazione ed ammodernamento dello Stato. 21 Palla L.: Ladini tra tedeschi e italiani – Marsilio – 1986 Venezia. (Pag.124 ) 22 Richebuono G. : Il Castello di Bottestagno in Ampezzo – cit. (Pag.55 ) 23 Questo termine dialettale deriva da “chi viene dalla foresta” quindi straniero e sconosciuto.
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Informazioni tesi
Autore: | Manuela Zorzi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Giovanna Pasquini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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