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Indice
Capitolo 1 ............................................................................................... 2
Il patrimonio netto: definizione, caratteristiche e aspetti generali .................... 2
1.1 Individuazione della natura delle voci facenti parte del patrimonio
netto .................................................................................................... 4
1.2 Classificazione delle quote ideali del patrimonio netto ........................... 6
1.3 Contenuto delle singole voci .................................................................. 8
1.3.1 Il Capitale ......................................................................................... 8
1.3.2 La riserva da soprapprezzo delle azioni ........................................... 9
1.3.3 La riserva di rivalutazione .............................................................. 10
1.3.4 La riserva legale ............................................................................. 11
1.3.5 La riserva per azioni proprie in portafoglio ..................................... 13
1.3.6 Le riserve statutarie ....................................................................... 14
1.3.7 Altre riserve .................................................................................... 15
1.3.8 Utili (perdite) portati a nuovo .......................................................... 16
1.3.9 Utile (perdita) dell’esercizio ............................................................. 16
Capitolo 2 ............................................................................................. 18
Le informazioni sul patrimonio netto prima della riforma del diritto
societario ...................................................................................................... 18
Capitolo 3 ............................................................................................. 23
Le novità introdotte dalla riforma del diritto societario: la
rappresentazione delle nuove informazioni da fornire nella nota
integrativa .................................................................................................... 23
3.1 Il prospetto dei movimenti del patrimonio netto .................................. 27
3.2 Il prospetto riguardante origine, utilizzabilità, distribuibilità e
utilizzazione effettuata in esercizi precedenti ...................................... 28
3.2.1 Origine ............................................................................................ 29
3.2.2 Possibilità di utilizzazione e distribuibilità ...................................... 30
3.2.3 Utilizzazione effettuata in esercizi precedenti ................................. 31
3.2.4 Forma e contenuto del prospetto ..................................................... 32
Bibliografia ........................................................................................... 36
Sitografia .............................................................................................. 37
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Capitolo 1
Il patrimonio netto: definizione, caratteristiche e
aspetti generali
Una vera e propria definizione del patrimonio netto non viene
fornita dal codice civile, che all’art. 2424 si limita a regolamentarne
semplicemente la composizione e la rappresentazione in bilancio.
Il principio contabile OIC numero 28 oltre a fornire una
definizione chiara del patrimonio netto ne evidenzia anche le sue
caratteristiche.
Esso definisce il patrimonio netto come la differenza tra le attività
e le passività di bilancio
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.
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Più in particolare il principio contabile recita:
“Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività di bilancio.
Sul piano contabile, tale definizione ha origine nell’esigenza di bilanciamento tra le
sezioni «Attivo» e «Passivo» dello stato patrimoniale, secondo la nota identità Attività =
Passività + Patrimonio netto. Nell’ottica finanziaria della struttura del capitale di
bilancio, la suddetta identità esprime la necessaria uguaglianza tra gli «Impieghi» o
«Investimenti» di mezzi monetari (Attività), osservati ad una certa data, e le «Fonti» di
tali mezzi monetari, distinte in «Capitale di terzi» (Passività) e «Capitale proprio»
(Patrimonio netto) alla medesima data.
Sotto questo profilo, il patrimonio netto rappresenta, in via fondamentale, l'entità
monetaria dei mezzi apportati solitamente dalla proprietà o autogenerati nell’impresa,
indistintamente investita, insieme ai mezzi di terzi, nelle attività patrimoniali.
In altra accezione, il patrimonio netto esprime la misura dei diritti patrimoniali che
può essere soddisfatta «in via residuale» attraverso le Attività, dopo che siano stati
soddisfatti i diritti dei terzi creditori della società. In tale significato, il Patrimonio netto
è visto come capitale di «pieno rischio», la cui remunerazione ed il cui rimborso sono
subordinati al prioritario soddisfacimento delle aspettative di remunerazione e di
rimborso del capitale di credito.
Il patrimonio netto non è determinabile indipendentemente dalle attività e dalle
passività.
Ne consegue che non può parlarsi di valutazione del patrimonio netto. Oggetto di
distinte valutazioni, in sede di redazione del bilancio, sono i singoli elementi attivi e
passivi che compongono il patrimonio.
Il patrimonio netto, quale valore differenziale, è unitario, anche se per finalità pratiche
e giuridiche risulta suddiviso in quote «ideali».
Va, altresì, posto in evidenza che il patrimonio netto si contrappone ad una parte
indistinta delle attività. Pertanto, le norme di legge che stabiliscono relazioni tra
acquisto di specifici beni e quote del Patrimonio netto (come l’art. 2359-bis, Cod. Civ.)
vanno interpretate nel senso del divieto ad investire nell’acquisto dei beni in parola
somme eccedenti l’importo delle richiamate quote ideali
del patrimonio netto.” (ORGANISMO ITALIANO DI CONTABILITA’, Principi contabili,
Documento n. 28, Il patrimonio netto, Giuffrè, Milano, 2005, pagg. 13 e 14.
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Attraverso la definizione che viene fornita dal principio contabile
OIC possiamo analizzare il patrimonio netto da un punto di vista
contabile e da un punto di vista finanziario.
Sul piano contabile, il patrimonio netto rappresenta una posta
contabile che permette di raggiungere l’uguaglianza tra attività e
passività dell’azienda. Nell’ottica finanziaria, invece, il patrimonio netto
rappresenta l’ammontare del capitale proprio, ovvero rappresenta tutti i
mezzi apportati dall’imprenditore o originati dall’impresa stessa che
vengono indistintamente investiti (insieme ai mezzi di terzi - le passività)
nelle attività del patrimonio aziendale.
Per il patrimonio netto non possono essere applicati criteri
autonomi di valutazione. Ciò deriva dalla sua natura, che è quella di
essere una grandezza differenziale, in quanto alla determinazione del
patrimonio netto non si arriva in via diretta, ma in via indiretta
attraverso la valutazione dei singoli elementi attivi (e quindi attività) e
passivi (e quindi passività) che compongono il patrimonio dell’impresa.
Nonostante il patrimonio possa essere inteso come una grandezza
unitaria, riconosciute finalità di ordine pratico e giuridico richiedono la
sua scomposizione in quote ideali
2
.
E’ necessario individuare la composizione del patrimonio netto
soprattutto per distinguere le componenti apportate dai soci da quelle
costituite con accantonamenti di utili. In questo modo si riescono a
vedere le modificazioni che il patrimonio netto subisce nel corso del
tempo, sia nella sua globalità, sia nelle voci che lo compongono.
Il patrimonio netto è collocato in bilancio nella macroclasse A del
passivo dello stato patrimoniale.
In base all’art. 2424 del codice civile, che disciplina il contenuto
dello stato patrimoniale, le cosiddette quote ideali, che compongono il
patrimonio netto, vengono elencate nel modo seguente:
A) Patrimonio netto:
I - Capitale
II - Riserva da soprapprezzo delle azioni
III - Riserve di rivalutazione
IV - Riserva legale
V - Riserve statutarie
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Cfr. A. SILVESTRI, Il Patrimonio netto tra riforma del diritto societario e principi
contabili internazionali, in Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, luglio
– agosto 2006, pag. 413.
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VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio
VII - Altre riserve, distintamente indicate
VIII - Utili (perdite) portati a nuovo
IX - Utile (perdita) dell’esercizio
Totale
Questo schema, dal 2004, ha subito delle modifiche.
“Nell’analizzare le modifiche che hanno interessato lo stato
patrimoniale (art. 2424 c.c.) e, segnatamente quelle concernenti
l’aggregato del patrimonio netto, si precisa che il legislatore, oltre ad
aver disposto l’inversione di posto tra le “riserve statutarie” e la
“riserva per azioni proprie in portafoglio” ha provveduto ad eliminare
la locuzione “distintamente indicate” che accompagnava la voce VII –
Altre riserve”
3
. Quest’ultima affermazione non è proprio corretta.
Infatti, per la voce VII del patrimonio netto, la relazione al D.
Lgs. N. 6/2003, di riforma del diritto societario, ribadisce
espressamente l’eliminazione della locuzione “distintamente
indicate”, precisando che l’informativa sulle riserve è ora contenuta
nel punto 7- bis dell’art. 2427, relativo alla nota integrativa. Tuttavia,
nonostante l’affermazione contenuta nella relazione, la locuzione non
è stata eliminata e, di conseguenza, permane nel testo di legge (art.
2424 cod. civ.). A questo punto non resta che seguire la norma
letteralmente e mantenere l’elencazione anche nello schema di stato
patrimoniale
4
.
1.1 Individuazione della natura delle voci facenti parte
del patrimonio netto
L’individuazione della natura delle voci di bilancio che fanno parte
del patrimonio netto viene risolta grazie allo schema di stato
patrimoniale definito dall’art. 2424 del codice civile. “La rigida
distinzione che tale articolo ha introdotto tra le poste costituenti parte
del Patrimonio netto ( iscritte sotto la lettera A ) e le diverse classi di
passività ( iscritte sotto le lettere B, C, D ed E ) impedisce l’utilizzo di
poste dal significato non univoco che, in passato, trovavano
3
G. SANNINO, L’aggregato patrimonio netto nell’informazione di bilancio. Spunti di
riflessione ala luce delle recenti novità introdotte dalla riforma del diritto societario, in
Rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, settembre- ottobre 2005, pag.
546.
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Cfr. F. ROSCINI VITALI, Guida ai nuovi principi contabili nazionali, in Il sole 24 ore,
2005, pag. 398.