Il travestitismo. Rito e rappresentazione. Dalle antiche culture tribali ai giorni nostri.
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è una forza potentemente ambigua, ed è per questo che lo sciamano travestito era considerato uno “scelto da Dio” 5 . Il potere di cambiarsi di sesso, o almeno di rappresentare tale processo adottando vesti del sesso opposto, stabilisce un rapporto tra lo sciamano e le divinità dal doppio sesso, autosufficienti, che lo usano come loro portavoce. Lo sciamano, in un certo senso, incarna la presenza divina. Il suo corpo è un ricettacolo di spiriti con cui, in una comunione estatica, comunica e combatte a favore della sua gente. Possedere la natura maschile e femminile è una grande forma di potere insita nello sciamano, molto diversa dal travestito contemporaneo che ridicolizza la femminilità e, probabilmente, non possiede appieno né la natura femminile, né la natura maschile. Fonti illustri ed autorevoli ce lo dimostrano: Erodoto scrive che gli stregoni della Scizia parlavano e si vestivano come le donne ed erano, per questo motivo, molto temuti e, allo stesso tempo, venerati; così avveniva tra le tribù dei Chukchee del nord- est asiatico, dove gli sciamani trascorrevano la loro vita permanentemente travestiti; ad Efeso, durante i culti di Artemide, a cui gli uomini non potevano accedere se non travestiti, tra le tribù del Borneo dei Sea Dyaks; tra gli indiani Mohave, in cui chi era destinato alla funzione di sciamano veniva travestito; tra gli indiani Omaha, che consideravano venerabile ogni travestito, tra le tribù teso dell’Africa centrale, in cui i medici si travestivano; in India, tra la setta dei Vallabha, devota a Krishna; tra i sacerdoti Aztechi, Maya ed Incas; nella Roma antica in particolar modo durante i riti di Ercole (ricordiamo infatti che lo stesso Ercole visse per tre anni travestito presso la corte di Omphale, regina di Lidia); durante il periodo medievale, nelle gare magiche, in cui uno dei segni maggiormente attestati di uno stregone era l’abilità di cambiare sesso, attraverso il cambio degli indumenti. A questo punto, quello che sembra importante, è cercare una plausibile spiegazione per la persistente ed apparente universalità del travestitismo, come una condizione di potere e di sacralità. Potrebbe darsi che i sacerdoti maschi vestiti da donne potessero simboleggiare la confluenza di terra, principio femminile, e di cielo, principio maschile. Questi sacerdoti sarebbero 5 P. Ackroyd, Op. cit., p.39
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Il travestitismo. Rito e rappresentazione. Dalle antiche culture tribali ai giorni nostri.
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Informazioni tesi
Autore: | Riccardo Rubino |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Accademia di Belle Arti di Venezia |
Facoltà: | Beni culturali |
Relatore: | Paola Cortelazzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 315 |
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