La disciplina del bilancio di esercizio delle società di calcio e la normativa UEFA “Financial Fair Play”: alla ricerca di un equilibrio finanziario sostenibile.
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6 inserito tra le discipline dei primi Giochi Olimpici che si sarebbero disputati nel 776 a.C. Da lì i confini del calcio nel vecchio continente si fecero sempre più estesi grazie alle campagne di conquista delle forze militari romane in territorio ellenico nel II secolo a.C. Denominato “harpastum”, anche nell’antica Roma il gioco vedeva affrontarsi due squadre con lo scopo di “rubare” la palla agli avversari ed appoggiarla sulla linea di fondo avversaria, ma assunse una connotazione decisamente più agonistica e brutale del già manesco parente greco. L’harpastum (che significava “strappare con forza”) divenne infatti il passatempo preferito da gladiatori e legionari, che con grande soddisfazione lo praticarono per circa 700 anni diffondendolo in tutto il territorio Romano. Dopo questa prima fase di prima espansione lo sviluppo del calcio vide una battuta d’arresto nel Medioevo, periodo storico in cui le attività ludiche vennero viste di cattivo grado. Del gioco del calcio in quel periodo si hanno notizie intorno all’XI secolo d.C. in Inghilterra ove però venne proibito con un editto del Re Enrico V nel 1338 per la sua indole violenta. Per la fortuna di questo sport, il grigiore del Medioevo terminò con l’avvento della cultura Rinascimentale. Fu nel Seicento che il calcio ebbe a Firenze una rinascita sotto alla famiglia De’Medici che si era accorta di quanto questo fungesse da ottima valvola di sfogo per il malcontento popolare; in particolare grazie al Piero De’Medici, che da bravo mecenate calcistico chiamò sotto la sua corte i più abili giocatori del tempo, dando vita al ‘calcio in livrea’ (sfarzoso abito che indossavano i giocatori del tempo) che ancora oggi, nel periodo di Carnevale e Ognissanti, attrae i più curiosi turisti. Tuttavia, la popolarità di questo gioco cominciò a calare circa cento anni più tardi fino alla sua lenta e totale scomparsa. Come già accennato, il calcio praticato dai legionari si diffuse in tutto il territorio Romano, e quindi persino in Britannia dove a seguito dell’invasione dell’isola fu praticato per poi venire bandito nel Trecento. Ebbene, l’esportazione oltremanica può essere considerata la tappa fondamentale di quella che è stata l’evoluzione del gioco del calcio, perchè è proprio nel Regno Unito che si sarebbero gettate le fondamenta del calcio moderno. Depenalizzato con l’Highway Act nel 1835, il gioco del calcio (il football) ritornò praticabile come sport d’élite nei college e nelle università inglesi le cui classi si sfidavano tra loro. Ogni college seguì delle regole proprie ma una regola li accomunava tutti ossia il numero di giocatori per squadra che era di undici in totale: dieci, il numero di studenti di cui prima era formata una classe, più il loro maestro,
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Amato |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Diritto |
Relatore: | Marco Tieghi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 160 |
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