La sentenza Bosman ed i suoi effetti sull'ordinamento sportivo
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III presenti, in termini per� pi� restrittivi, anche nei trattati istitutivi della CECA e della CEEA: dopo l�entrata in vigore del Trattato CEE, tali discipline sono venute meno 7 . Beneficiari della disciplina comunitaria sono i lavoratori 8 , cio� coloro che esercitano un�attivit� subordinata (regolamento 1612/68), o chiunque sia legato, ad esempio a causa di vincoli familiari, all�esercizio di tale attivit�. Il Trattato di Maastricht ha poi introdotto i nuovi articoli 8A e 8B, grazie ai quali oggi la libert� di circolazione non � pi� necessariamente collegata allo svolgimento di un�attivit� economica, ma � diventata una prerogativa dei singoli cittadini europei 9 . 7 L�articolo 69 del Trattato CECA limitava l�obbligo di non discriminazione ai �lavoratori di qualificazione professionale confermata nelle professioni del carbone e dell’acciaio�. Analoga restrizione era presente nel Trattato CEEA, per i lavoratori del settore nucleare. Questi precetti sono rimasti lettera morta dopo l�entrata in vigore della pi� favorevole disciplina prevista dal Trattato CEE, e, con Decisione del Consiglio (28 febbraio 1972), sono stati formalmente eliminati. Il Regolamento 1612/68 ha stabilito che la norma del Trattato CEE � applicabile anche ai lavoratori operanti nel campo dei trattati CECA e CEEA. Allo stato attuale, non esistono pi� eccezioni alla libert� di circolazione, derivanti dalla formazione professionale dei lavoratori (cfr. TRAINA �La libertà…�, op. cit., 13). 8 Tre direttive, emanate negli anni �90, hanno esteso il diritto alla libert� di circolazione anche a soggetti non compresi nelle fattispecie previste dal Trattato, come gli studenti o i lavoratori che abbiano terminato il loro periodo d�impiego. Le tre direttive ricordate riconoscono il diritto di soggiorno ai soggetti in questione, purch� ci� non costituisca un onere eccessivo per lo Stato ospite. La giurisprudenza ha esteso tale diritto anche ad altre categorie di soggetti, quali i turisti, i destinatari di prestazioni mediche ed i fruitori di corsi scolastici. La Corte di giustizia ha, interpretato le limitazioni agli spostamenti di tali soggetti, come una restrizione alla libera prestazione dei servizi all�interno della Comunit� (cfr. BALLARINO �Lineamenti di diritto comunitario e dell’Unione europea�, Cedam, Padova, 1997). 9 Gli articoli citati prevedono che �Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri�(art. 8A), e che �ogni cittadino dell’Unione residente in uno Stato membro di cui non è cittadino, ha il diritto di voto e di eleggibilità nelle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato�(art. 8B).La libert� di circolazione � stata dunque oggi estesa fino a comprendere una serie di diritti attribuiti, in precedenza, ai soli cittadini nazionali, quali il diritto di voto e d�eleggibilit�. Rimane da chiarire quali saranno gli sviluppi di tali disposizioni, tra l�altro indipendenti da ogni riferimento all�autosufficienza economica del soggetto. Il vantaggio delle nuove disposizioni � in ogni caso innegabile, in quanto anche chi non gode dei requisiti per essere qualificato come lavoratore, usufruisce ugualmente dei diritti di libera circolazione. Peraltro, una parte della dottrina, pur ammettendo che l�Atto Unico tende a trasformare l�originaria Comunit� di Stati in una �comunità di cittadini�,
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La sentenza Bosman ed i suoi effetti sull'ordinamento sportivo
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Petracchi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Paolo Fanfani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 259 |
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