Le restrizioni della libertà di manifestazione del pensiero nel periodo fascista: la disciplina della stampa e delle radiodiffusioni circolari
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ASPETTI GENERALI 8 Chiudendo questo concetto egli retoricamente sostiene che lo Stato totalitario è necessario “per assorbire trasformare e potenziare tutta l’energia e la speranza di un popolo”. Nello stesso solco D’Alessio 16 vede lo Stato come organo di attuazione di finalità che non possono riferirsi ad alcuno dei singoli cittadini o gruppi che lo compongono. In particolare la collettività non deve essere confusa coi singoli; essa ha una propria vita alla quale si subordina la vita dei singoli. “I bisogni possono essere coincidenti (…); possono essere divergenti o contrastanti e in tal caso, (…), i bisogni della collettività prevalgono su quelli dei singoli”. Per l’autore il diritto soggettivo non è elemento necessario della norma giuridica, ma solo una manifestazione di essa meramente eventuale e non necessaria. E’ per questo motivo, secondo D’Alessio che l’interesse generale è protetto e garantito anche nell’interesse individuale. Ne deriva una protezione indiretta ed occasionale, ma pur sempre efficace, di tali interessi privati. La conclusione del giurista è che “dal fatto che un diritto subiettivo possa risolversi o venire limitato non può inferirsi che esso non esista o non sia riconosciuto”.
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Informazioni tesi
Autore: | Massimiliano Marino |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Gianfrancomor, Lucaantonini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 276 |
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