Musica: dalla radio alle nuove modalità di ascolto. Evoluzione socio-storica della fruizione musicale dagli anni ’20 ai giorni nostri

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circolari e dall’altro tanti semplici apparecchi riceventi (music boxes), collocati 
prima nei locali pubblici e poi progressivamente nelle abitazioni.  
 
La radio assunse subito funzione musicale mettendo a disposizione di milioni di 
ascoltatori un vasto repertorio. Si diffuse un approfondimento della conoscenza 
del repertorio musicale grazie al fatto che la radio poteva imporre al pubblico, 
durante la trasmissione dei programmi, qualsiasi tipo di composizione musicale, 
anche le meno note. Inoltre, vi fu anche lo stimolo alla promozione di 
manifestazioni musicali in quanto il concerto, insieme ai supporti fonografici, era 
ed è ancora oggi la forma di più affermata di fruizione della musica, e così tanto 
importante che i media ne hanno sempre imitato le modalità di messa in scena.  
Si allargò così la cultura della musica nelle classi medie e popolari e l’ascoltatore 
divenne soggetto sociale e molto spesso anche un uomo-massa.
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In questi primi anni di vita, la radio stabilisce con il cinema un accordo di 
divisione del lavoro: il cinema aveva il monopolio dello spettacolo visivo e la 
radio il monopolio dello spettacolo sonoro privo di immagini. Accordo che si 
ruppe dopo poco con l’invenzione del sonoro nel cinema: attraverso il film il 
cinema voleva non solo esprimere la sua capacità di rappresentare la musica ma 
voleva anche sfidare la radio nel suo genere più esclusivo. Questo spinse la radio 
a giungere al più presto ad una “radio con le immagini” che nascerà dopo qualche 
anno: la televisione. Solo grazie alla cooperazione tra Kennedy e la Radio 
Corporation of America che fondarono la RKO, major cinematografica, il cinema 
iniziò a collaborare con la radio attraverso film musicali fatti di grandi colonne 
sonore e visibilità dei divi della radio attraverso le immagini.
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La musica diventa colonna sonora della società dagli inizi del ‘900, da quando il 
suono invade la scena urbana attraverso sale da ballo, concerti all’aperto, caffè 
concerto, esecuzioni di orchestre, bande e vari complessi musicali sino ad entrare 
nelle case delle persone.  
                                                      
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 COLOMBO, F., Atlante della comunicazione: cinema, design, editoria, internet, moda, musica, 
pubblicità, radio, teatro, telefonia, televisione., HOEPLI, s.l. 2005, 12.  
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 MENDUNI, E., Il mondo della radio, dal transistor ai social network., Il Mulino, s.l. 2012, 18.