Preparazione e politiche finanziarie delle imprese italiane a pochi mesi da Basilea II: un'indagine sul campo
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31. LO SCHEMA DI REGOLAMENTAZIONE DI BASILEA II Basilea II è il nuovo accordo di regolamentazione del capitale bancario elaborato dalle Autorità di Vigilanza e Banche centrali del Gruppo dei Dieci, con la finalità di garantire la stabilità dei sistemi bancari a livello internazionale mediante una maggiore correlazione tra i rischi degli impieghi delle banche e la loro adeguatezza patrimoniale. Con esso s’intendono superare i limiti del precedente accordo del 1988 (Basilea I) e adeguare la normativa sul capitale di vigilanza ad un insieme di best practice nella gestione dei rischi. L’entrata in vigore del nuovo accordo è prevista per l’inizio del 2007. Lo schema di regolamentazione di Basilea II è stato elaborato sulla base di una struttura a tre pilastri: requisiti patrimoniali minimi (primo pilastro), processo di controllo prudenziale (secondo pilastro) e disciplina del mercato (terzo pilastro). Il primo pilastro sviluppa e approfondisce le regole introdotte da Basilea I sui requisiti patrimoniali del 1988. Esso apporta miglioramenti sostanziali al calcolo del denominatore del coefficiente patrimoniale , che corrisponde alle attività ponderate per il rischio, al fine di riflettere meglio il profilo di rischio delle banche. La regola di determinazione del capitale di vigilanza è la stessa (patrimonio di vigilanza/attività ponderate per il rischio ≥ 8%), ma cambia il sistema di ponderazione. Le principali innovazioni del primo pilastro sono l’introduzione del rischio operativo come nuova categoria di rischio nella definizione di attività ponderate per il rischio e l’introduzione di tre opzioni di complessità crescente e sensibili al rischio per la misurazione del rischio di credito (il metodo standard, i metodi dei rating interni di base e avanzato) e del rischio operativo. Quanto alla misurazione del rischio di credito, il metodo standardizzato è concettualmente uguale a quello del 1988, ma presenta una maggiore sensibilità al rischio. Mentre nello schema di Basilea I le ponderazioni di rischio dipendono dalla categoria generale in cui rientra il prenditore (soggetto sovrano, banca o impresa), nel nuovo schema le ponderazioni sono più dettagliate mediante il ricorso a un rating assegnato da un’agenzia esterna per la valutazione del merito di credito che sia riconosciuta dalle autorità di vigilanza e soddisfi i criteri di idoneità prudenziali. La seguente tabella specifica le ponderazioni previste dal metodo standard:
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Informazioni tesi
Autore: | Carlo Becherini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Amministrazione, Finanza e Controllo |
Relatore: | Emanuele Facile |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
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