Scelte intertemporali del consumatore ed evidenze empiriche sul legame tra reddito e consumo
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- 3 - Supponendo invece che il consumatore possa liberamente dare e prendere a prestito denaro al tasso di interesse r, introduciamo la possibilità di incrementare il reddito del primo periodo diminuendo la moneta a disposizione nel periodo successivo. In altre parole, se i mercati finanziari esistono e consentono di prestare o di prendere a prestito, sarà possibile trasferire risorse da un periodo all’altro e quindi consentire una qualunque distribuzione dei consumi che rispetti il vincolo di bilancio. Per derivare il vincolo di bilancio intertemporale manteniamo per comodità il prezzo del bene composito fisso e pari a 1 ed ipotizziamo inizialmente che il consumatore decida di risparmiare nel primo periodo. Secondo questa prima configurazione, il consumo del primo periodo (c 1) sarà inferiore a m 1 ed il consumatore otterrà degli interessi sul denaro risparmiato (m 1 - c 1 ) al tasso d’interesse r. La quantità di consumo al periodo 2 sarà pari a: c 2 = m 2 + (m 1 -c 1 ) + r(m 1 -c 1 ) c 2 = m 2 + (1+r) (m 1 -c 1 ) (1.1) Il parametro c 2 risulta quindi uguale alla somma del reddito del consumatore nel periodo 2, di ciò che ha risparmiato nel periodo 1 e dell’interesse maturato sui suoi risparmi. Nella realtà ci sono tanti motivi per risparmiare: incertezza del futuro, cultura, status symbol etc. Nella nostra analisi consideriamo una famiglia o un individuo che risparmia per ottenere consumo futuro. Supponiamo ora che il consumatore prenda del denaro a prestito, così che il consumo al tempo t 1 sia maggiore del suo reddito nello stesso periodo. L’individuo o la famiglia considerata prende a prestito denaro se c 1 è maggiore di m 1 e l’interesse che dovrà pagare sulla somma presa a prestito sarà pari a r(c 1 -m 1 ). Il denaro preso a prestito dovrà ovviamente essere restituito al periodo successivo. Avremo quindi: c 2 = m 2 - r(c 1 -m 1 ) – (c 1 -m 1 ) c 2 = m 2 + (1+r) (m 1 -c 1 ) (1.2) che equivale al risultato ottenuto nella (1.1). Se (m 1 -c 1 ) è positivo, il consumatore ottiene degli interessi sui suoi risparmi, se al contrario è negativo allora il consumatore paga interessi sul denaro preso a prestito. Dalla relazione sopra derivata possiamo inoltre osservare che se m 1 è
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Informazioni tesi
Autore: | Carlo Antoci |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Mariacristina Piva |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 41 |
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