Stoffe di pietra: vesti e tessuti nell'arte della scultura
Gratis
La preview di questa tesi è scaricabile gratuitamente in formato PDF.
Per scaricare il file PDF è necessario essere iscritto a Tesionline. L'iscrizione non comporta alcun costo: effettua il Login o Registrati.

2 Cfr. Bistort Giulio , Il magistrato alle pompe nella Repubblica di Venezia: studio storico, con premessa di Giulio Zor- zanello e di Ugo Stefanutti, Ristampa anastatica dell’edizione di Venezia 1912, Bologna, Libreria Editrice Fondi, 1969. 3 Cfr.: l oos a dolf , Architektur, 1910, in Id., Ins Leere gesprochen / Trotzdem, Wien-München , Verlag Herold, 1962, tr. it. di Sonia Gessner: Architettura, in Id., Parole nel vuoto, Milano, Adelphi, 1972, 1980². in questa accezione non può più essere visto con connotati negativi) a fare ciò che altrimenti veniva quotidianamente limitato dalla morale, dallo stato sociale e dalle esigenze di ordine pubblico. Nei momenti di splendore della Repubblica Serenissima gli uomini e le donne erano dei veri e propri manifesti di se stessi, dedicavano la maggior parte del tempo all' ”allestimento” della propria persona con una cura del dettaglio e della qualità che ai giorni nostri, se rapportiamo le classi sociali, sarebbe impensabile. Il fasto del vestiario ha raggiunto il limite sostenibile quando già a partire dal 1339, il Maggior Consiglio ha tentato senza successo, di approvare alcune leggi contro ogni genere di lusso (bisogna dire che all'epoca il fasto aveva permeato ogni sfaccettatura della vita e lo si trovava nel vestiario, sulle architetture e sulle imbarcazioni private, su ogni cosa). A testimonianza di questa situazione che rasentava il ridicolo nella tragicità del caso sono giunti sino a noi gli scritti di Carlo Goldoni: I Rusteghi e Trilogia della villeggiatura. Successivamente più volte il Maggior Consiglio ha riprovato a rendere effettive queste restrizioni ma senza successo poiché i veneziani e le veneziane, nella vita quotidiana non rispettavano mai quanto predisposto e vi ovviavano con artificiosi stratagemmi. 2 È molto interessante analizzare le considerazioni estremiste di Adolf Loos a riguardo: egli ha sostenuto infatti che chiunque decori il proprio corpo con vestiario bizzarro, tatuaggi o altro lo faccia con l'intento di celare la propria personalità criminale. 3 L'artificio dell'involucro che ricopre la materia, come la maschera che nasconde l'identità è stato una curiosità che ha interessato vari campi dell'arte: in pittura sono state create le vernici per rivestire il pigmento, in scultura si è spesso adottato l'espediente della stoffa che copre ma non cela e l'Architettura, che non è certo da meno rispetto alle altre Arti, ha spesso intrapreso percorsi interessanti dal punto di vista della copertura sovrapposta alla struttura. É possibile trovare il rivestimento con diversi caratteri. Si parla comunemente di pelle quando la superficie visibile dall'esterno è un tutt'uno con la sostanza interna (nel caso della scultura, la pelle sarebbe la rifinitura ultima data dallo scultore). Quando è visibile la pelle, sia essa di una scultura o di un opera architettonica, la forma coincide con la struttura in un certo equilibrio. 14 il curioso rapporto tra struttura ed apparenza
Non sei sicuro di avere citato tutte le fonti?
Evita il plagio! Grazie all'elenco dei link rilevati puoi controllare di aver fatto un buon lavoro
Preview dalla tesi:
Stoffe di pietra: vesti e tessuti nell'arte della scultura
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Elisa Carmen Brumat |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | scultura |
Corso: | DAMS-Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo |
Relatore: | Giuseppe La Bruna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l'Utente volesse pubblicare o citare una tesi presente nel database del sito www.tesionline.it deve ottenere autorizzazione scritta dall'Autore della tesi stessa, il quale è unico detentore dei diritti.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
- L'Utente è a conoscenza che l'importo da lui pagato per la consultazione integrale della tesi prescelta è ripartito, a partire dalla seconda consultazione assoluta nell'anno in corso, al 50% tra l'Autore/i della tesi e Tesionline Srl, la società titolare del sito www.tesionline.it.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Tesi correlate
- La cattedrale di San Giusto a Trieste
- Comunicare tramite la danza. Antropologia della danza nel contesto balinese
- FLAMENCO tra danza pura e danza rappresentativa
- Danza e avanguardie: una lettura iconografica sperimentale di «Danza Russa» di Van Doesburg e di «Broadway boogie woogie» di Mondrian
- La Scultura del Vuoto
- Gli sviluppi della scultura giapponese dell'era Meiji
- Contributi per la scultura lignea in Capitanata: la statuaria nelle chiese di Foggia
- La danza in Pixel
- L'altra danza
- Danza, comunicazione e terapia
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi