Tra pubblico e privato: il ruolo della Banca Commerciale Italiana nell'espansionismo italiano nei Balcani tra le due guerre
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11 Estonia, Lettonia e Lituania e la Polonia riottenne l’indipendenza dopo più di cento anni. Il nuovo stato polacco fu ampliato inoltre grazie all’annessione dell’Alta Slesia e della Galizia. Solo con il trattato di Losanna del 1923, furono determinati i confini della Repubblica Turca, nata sulle ceneri dell’Impero Ottomano 10 . I territori medio- orientali ottomani e le colonie tedesche furono trasformati in “mandati” sotto l’egida della Società delle Nazioni 11 . A guida soprattutto francese e britannica, il sistema dei mandati fu creato per permettere una transizione pacifica dallo status di colonia all’indipendenza. Tuttavia, gli stati “mandatari”, che oltre alle già citate Inghilterra e Francia furono Belgio, Unione Sudafricana, Nuova Zelanda, Australia e Giappone, amministrarono i territori assegnategli in stile coloniale, decretando il fallimento dell’operazione societaria 12 . 1.2 L’eclissi della democrazia Ne “Le origini del totalitarismo” 13 Hannah Arendt descrive come, tanto per il nazismo tedesco quanto per il comunismo sovietico, un elemento strutturale comune dei due regimi sia stata la capacità di mobilitare le masse di individui provate da congiunture economiche, sociali e politiche particolarmente difficili. Tali congiunture furono condizioni. Oltre a dover pagare una cospicua indennità di guerra, la Russia perse i territori occidentali, che includevano il 32% della sua popolazione. 10 La Turchia firmò inizialmente il Trattato di Sevrès, che aveva previsto la cessione di parte della Tracia e di alcune province anatoliche alla Grecia. Con lo scoppio della guerra greco-turca (1919- 1922) e la sconfitta greca, solo nel 1923 fu possibile determinare i confini turchi. Cfr. A. Biagini, Storia della Turchia contemporanea, Bompiani, Milano, 2002, p.59 11 La creazione della SdN fu decisa per dirimere su base pacifica i potenziali conflitti e favorire la rinascita dalla collaborazione internazionale. Fortemente voluta da Wilson, i risultati pratici della Società furono piuttosto scarsi. I motivi dell’insuccesso furono numerosi ma proprio la mancata partecipazione americana – le spaccature all’interno del Congresso impedirono la ratifica del trattato di Versailles – compromise la reale capacità operativa dell’organizzazione. Rimasta una questione essenzialmente europea, l’organizzazione divenne un direttorio Anglo-francese, vista anche la breve partecipazione tedesca (1926-1931) e l’atteggiamento ostruzionista dell’Italia fascista. 12 Alla Nuova Zelanda, l’Australia e il Giappone furono affidate le isole del Pacifico, le Samoa occidentali e la Nuova Guinea. La Francia e l’Inghilterra amministrarono rispettivamente le colonie tedesche in Africa e le province medio-orientali ottomane. R.F. Betts, La decolonizzazione, Il Mulino, Bologna, 2003, pp. 20-21. 13 H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino, 2004.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Iacopini |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia |
Relatore: | Daniela Felisini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 167 |
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