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I meccanismi sottesi alle azioni condivise e la loro importanza nella socialità

Quale sia il ruolo delle azioni condivise (joint action) nella capacità dell'essere umano di essere un "animale sociale", (per citare un pensiero di Aristotele), è ancora oggetto di discussione e soprattutto di ricerca. Ciò che si propone attraverso la stesura di questo elaborato è di offrire una panoramica sulle recenti scoperte riguardo l'argomento, partendo da concetti di base.
Innanzitutto viene trattato il meccanismo dei neuroni specchio, una scoperta con merito italiano compiuta negli anni Novanta che ha portato alla luce una nuova concezione del sistema motorio e aprendo la strada per il compimento di indagini neurofisiologiche su argomenti che fino ad allora appartenevano al campo umanistico. Si tratta di un meccanismo per il quale, le azioni eseguite dagli altri sono automaticamente trasferite al sistema motorio di chi le osserva, permettendo la creazione di una copia interna dello stesso movimento, quasi come se fosse stato eseguito da lui stesso. Questo meccanismo sta alla base della comprensione delle azioni compiute dalle persone che ci circondano, permettendoci l'adattamento al contesto in cui ci troviamo e permettendoci ogni giorno di imparare cose nuove attraverso meccanismi prima di comprensione delle intenzioni degli attori e poi dell'imitazione delle loro azioni. Tutto ciò costituisce la base sulla quale si sviluppano i meccanismi di coordinazione tra individui, che permettono di raggiungere obiettivi e soddisfare bisogni che non potrebbero essere raggiunti da soli.
L'obiettivo principale della tesi è quello di spiegare i meccanismi principali che permettono di compiere azioni condivise e anche di portare prove a favore del fatto che alcuni di questi favoriscono notevolmente la crescita dei legami sociali con l'ambiente e le persone che ci circondano.

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4 INTRODUZIONE Quale sia il ruolo delle azioni condivise (joint action) nella capacità dell'essere umano di essere un "animale sociale", (per citare un pensiero di Aristotele), è ancora oggetto di discussione e soprattutto di ricerca. Ciò che si propone attraverso la stesura di questo elaborato è di offrire una panoramica sulle recenti scoperte riguardo l'argomento, partendo da concetti di base. Innanzitutto viene trattato il meccanismo dei neuroni specchio, una scoperta con merito italiano compiuta negli anni Novanta che ha portato alla luce una nuova concezione del sistema motorio e aprendo la strada per il compimento di indagini neurofisiologiche su argomenti che fino ad allora appartenevano al campo umanistico. Si tratta di un meccanismo per il quale, le azioni eseguite dagli altri sono automaticamente trasferite al sistema motorio di chi le osserva, permettendo la creazione di una copia interna dello stesso movimento, quasi come se fosse stato eseguito da lui stesso. Questo meccanismo sta alla base della comprensione delle azioni compiute dalle persone che ci circondano, permettendoci l'adattamento al contesto in cui ci troviamo e permettendoci ogni giorno di imparare cose nuove attraverso meccanismi prima di comprensione delle intenzioni degli attori e poi dell'imitazione delle loro azioni. Tutto ciò costituisce la base sulla quale si sviluppano i meccanismi di coordinazione tra individui, che permettono di raggiungere obiettivi e soddisfare bisogni che non potrebbero essere raggiunti da soli. L'obiettivo principale della tesi è quello di spiegare i meccanismi principali che permettono di compiere azioni condivise e anche di portare prove a favore del fatto che alcuni di questi favoriscono notevolmente la crescita dei legami sociali con l'ambiente e le persone che ci circondano.

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Aloisi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Annamaria Berti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 30

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Parole chiave

neuroni specchio
mirror neurons
joint action
azioni condivise

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