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Alla scoperta del sistema nervoso autonomo: La Teoria Polivagale delle emozioni

L’obiettivo di questa tesi è quello di fornire una descrizione accurata dell’importanza che hanno le emozioni nel nostro organismo e soprattutto di far comprendere quanto la regolazione del sistema nervoso autonomo sia fondamentale per gestirle. Nel capitolo primo sono partita descrivendo la Teoria Polivagale. Ho evidenziato l’importanza che ha il nervo vago per regolare la maggior parte dei nostri organi. Tuttavia, la gestione e l’elaborazione delle emozioni avviene attraverso il nervo vago tra il cuore, il cervello e l’intestino, ragione per cui abbiamo una forte reazione intestinale a stati mentali ed emotivi intensi. Nondimeno, ho descritto l’importanza che ha il nervo vago nella variabilità della frequenza cardiaca e soprattutto quanto sia importante per l’essere umano avere un alto tono vagale. La Teoria di Porges, enfatizza il ruolo del nostro sistema nervoso autonomo nel segnalare la presenza o assenza di una minaccia attraverso l’attivazione dei tre stati autonomici; circuito ventro-vagale, sistema simpatico e circuito dorso-vagale. Tuttavia, ho descritto come parte della Teoria Polivagale delle emozioni è efficace e che l’attivazione parasimpatica oltre a regolare il cuore, i polmoni, intestino etc, regola anche le interazioni sociali rendendole adattive. Nondimeno, per poter approfondire questa Teoria mi sono soffermata sulla descrizione di altri metodi alternativi poiché attraverso alcune letture ho avuto modo di acquisire che la Teoria Polivagale può essere integrata e meglio compresa anche attraverso altri modelli.Nel capitolo secondo, ho evidenziato la risposta estrema del circuito dorso-vagale ovvero la sincope vaso-vagale.Nel capitolo terzo, per approfondire meglio gli aspetti teorici trattati nella mia Tesi ho effettuato uno studio sulla variabilità della frequenza cardiaca e consapevolezza in situazioni di stress. Ho evidenziato l’ipotesi dello studio mettendo in rilievo quanto non essere consapevoli delle proprie emozioni possa influire sulla variabilità della frequenza cardiaca e quindi sul benessere del soggetto.

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6 CAPITOLO 1 IL NERVO VAGO E LA TEORIA POLIVAGALE 1.1 Caratteristiche anatomo-funzionali del nervo vago Il nervo vago, o nervo pneumo-gastrico, è il decimo nervo appartenente al gruppo dei dodici nervi cranici che partono dal tronco encefalico. Il suo nome deriva dalla parola latina vagus che significa letteralmente vagabondo proprio perché “vaga” per quasi tutti gli organi del corpo soprattutto quelli digestivi come stomaco e intestino. Il vago come riporta la figura 1.1 origina dal solco laterale posteriore del bulbo, fuoriesce dalla cavità cranica tramite il foro giugulare, forma il ganglio nodoso e decorre verticalmente nel collo. Successivamente attraversa il torace, il diaframma e raggiunge l’addome (Conforti et al., 2013). Alla base del collo il vago si divide in due ramificazioni; destra e sinistra. Il nervo vago di destra si pone tra l’arteria succlavia posteriormente e anteriormente, invece, il nervo vago di sinistra decorre tra l’arteria carotide comune e la succlavia di sinistra (Przekop et al., 2003). Figura 1.1 La figura rappresenta schematicamente l’anatomia del nervo vago

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Informazioni tesi

  Autore: Laura Pisciotto
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia Clinica curriculum Neuropsicologia
  Relatore: Vincenza  Tarantino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 47

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Parole chiave

emozioni
consapevolezza
sistema nervoso
teoria polivagale
tecniche terapeutiche
sincope vasovagale
maas
erq
tecniche non invasive
variabilità della frequenza cardiaca hrv

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