Skip to content

Reazione legittima agli atti arbitrari del Pubblico Ufficiale Art. 4 D.Lgt. 288/1944

Oggi sembra fuori discussione il pieno rispetto dei diritti di libertà del cittadino da parte dei pubblici poteri. Ed in effetti la posizione del cives riceve continue conferme attraverso atti normativi che giungono a colorare di contenuti gli spazi marcati dai precetti costituzionali. Così il mutato rapporto tra Autorità e cittadino si coglie anche attraverso il nuovo atteggiarsi di vari istituti (vedi ad es. l’abolizione dell’istituto del solve et repete , lo Statuto dei diritti del contribuente in materia fiscale , il diritto di accesso agli atti della P.A. , il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni , e, per quanto ci riguarda in questa sede, l’abrogazione del delitto di oltraggio ).
Riaffermata quindi la supremazia del principio di libertà rispetto al principio di autorità, tutto sembrerebbe poter scorrere in maniera pacifica. E invece il problema esiste. L’esperienza di ognuno di noi o quanto meno la cronaca quotidiana ci pone non di rado di fronte ad episodi di collisione tra libertà ed autorità nei rapporti tra cittadino e Stato. Possiamo ipotizzare che ciò avvenga quando i mezzi approntati dall’ordinamento per la tutela della libertà non risultino efficaci o vi sia un’errata interpretazione della legge o una irregolarità nell’esecuzione di un ordine o in generale quando non risulti corretto l’uso del potere da parte di chi concretamente lo esercita. In parole povere un conto è la teoria un conto è il concreto operare del pubblico agente.
L’ordinamento giuridico vigente, peraltro, prende in esplicita considerazione il problema nell’ambito dei delitti contro la Pubblica Amministrazione, in particolare di quelli dei privati contro i pubblici ufficiali e considera legittima la reazione del privato contro l’atto arbitrario del pubblico agente.
Esplicitamente, infatti, l’art. 4 del D. L.vo Lgt. 14 settembre 1944, n. 288, così dispone: “Non si applicano le disposizioni degli articoli 336, 337, 338, 339, 341, 342, 343 del Codice penale quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio ovvero il pubblico impiegato abbia dato causa al fatto preveduto negli stessi articoli, eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni” .
Con tale disposizione, dopo la caduta del fascismo, il legislatore – così come si legge nella relazione ministeriale al D. L.vo Lgt. - ha voluto prontamente ripristinare, in attesa della pubblicazione dei nuovi codici penale e di procedura penale, “la regola già accolta negli artt. 192 e 199 del codice penale del 1889, secondo la quale il fatto non è punibile quando il pubblico ufficiale ha dato causa al fatto stesso, eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni”. E ciò nell’intento di riaffermare “le nostre tradizioni giuridiche le quali intesero sempre di garantire la pubblica autorità nell’esercizio dei suoi poteri, ma solo quando essa agisce nei limiti stabiliti dalla legge, in cui trovano la loro misura i diritti ed i doveri d’ogni cittadino”.
L’aver riprodotto in forma pressoché pedissequa quanto sancito nel Codice Zanardelli ha trascinato con sé ed anzi rinfocolato tutte le questioni controverse e agitate dalla dottrina del tempo , ora in aderenza ora in contrasto con la giurisprudenza, sovente con osservazioni tuttora valide e condivisibili. Tra le questioni controverse, allora come oggi, c’è quella della natura stessa della fattispecie in esame: scriminante o causa di non punibilità?
RIPORTO PARTE DELL'INDICE....

Capitolo secondo:
LA CONDOTTA REATTIVA NELLA SUA QUALIFICAZIONE COME VIOLENZA O MINACCIA, RESISTENZA E OLTRAGGIO
§.1. Premessa
§.2. La condotta nel reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale ex art.336 c. p.
§.3. La condotta nel reato di resistenza a pubblico ufficiale ex art.337 c.p.
§.4. La condotta nel reato di violenza e minaccia a Corpo politico,amministrativo, giudiziario ex art.338 c.p.
§.5. La condotta dell’oltraggio ad un Corpo politico, amministrativo, giudiziario dell’art. 342 c.p.
§.6. La condotta del reato di oltraggio a magistrato in udienza ex art.343 c.p.
§.7. Le aggravanti speciali dell’art.339 c.p.
§.7.A.1. Circostanze aggravanti del primo comma dell’art.339
§.7.A.2. Circostanze aggravanti del secondo comma dell’art.339
§.7.B. Le aggravanti per i delitti di oltraggio di cui agli artt. 342-343 c.p.

Capitolo terzo:
REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DELLA CONDOTTA REATTIVA COME LEGITTIMA
§.1. Gli altri elementi della fattispecie
§.2. Requisito della causalità. Altri requisiti: la proporzionalità
§.3. ..continua: l’immediatezza, la contestualità

Capitolo quarto:
L’ARBITRARIETA’ DELLA CONDOTTA DEL PUBBLICO UFFICIALE
§.1. Requisiti richiesti dalla norma
§.2. Eccesso dai limiti delle attribuzioni
§.3. L’atto arbitrario nell’interpretazione della dottrina
§.4. L’atto arbitrario in giurisprudenza
§.5. L’atto arbitrario secondo la Corte Costituzionale
§.6. Il problema della rilevanza dell’arbitrarietà putativa

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 - P A R T E G E N E R A L E - CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA DISPOSIZIONE NORMATIVA C A P. I PREMESSE §1. Introduzione. Oggi sembra fuori discussione il pieno rispetto dei diritti di libertà del cittadino da parte dei pubblici poteri. Ed in effetti la posizione del cives riceve continue conferme attraverso atti normativi che giungono a colorare di contenuti gli spazi marcati dai precetti costituzionali. Così il mutato rapporto tra Autorità e cittadino si coglie anche attraverso il nuovo atteggiarsi di vari istituti (vedi ad es. l’abolizione dell’istituto del solve et repete 1 , lo Statuto dei diritti del contribuente in materia fiscale 2 , il diritto di accesso agli atti della P.A. 3 , il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche 1 L’istituto del solve et repete previsto, in materia tributaria, dall’art. 6, comma 2, della legge 20 marzo 1861, n. 2248, all.E, è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo con sentenza Corte Cost. 31.03.1961, n. 21. 2 Legge 27 luglio 2000, n. 212. 3 Legge 7 agosto 1990, n. 241.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Francesco Maria Di Noto
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Paolo Pisa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 240

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

forze dell'ordine
guardia di finanza
polizia di stato
reazione proporzionata
reati contro la pubblica amministrazione
abuso di potere
oltraggio a pubblico ufficiale
atti arbitrari illegittimi
resistenza a pubblico ufficiale
d. lgs. 288-1944
pubblici ufficiali
atti arbitrari del pubblico ufficiale
reazione legittima

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi