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La poetica della casualità in Film rosso di Krzysztof Kieslowsi

La cinematografia di Krzysztof Kieslowski sembra ruotare tutta attorno al suo particolare concetto del caso: lui stesso dice di essere diventato cineasta per caso. Su questo argomento il regista polacco ha una sua idea particolare che descrive così: “[…] c'è da dire che il caso da un lato è veramente un caso, dall'altro non lo è affatto. Il caso è qualcosa che bisogna meritare, che bisogna guadagnare con un duro lavoro. Il caso, nella vita, è qualcosa che bisogna saper captare per poterne trarre profitto, bisogna saperne creare le premesse per farlo uscire dal suo stato di potenzialità. È una regola generale, che governa tutte le scelte della nostra vita, quindi anche la mia di occuparmi di cinema”. Kieslowski si definisce cattolico, è stato battezzato, ma la sua fede nella casualità sembra apparentemente discostarlo parecchio dalla prospettiva cattolica della vita, dove tutto è conseguenza del volere di Dio: in relazione al 'Decalogo', per esempio il regista sostiene che se c'è un messaggio nei film è quello di cercare Dio in altre cose che vadano oltre Dio.
Attraverso una breve ricostruzione della sua vita e ripercorrendo le sue opere sino ad arrivare alla 'Trilogia' e in particolare a Film rosso, tenterò di mettere in luce gli elementi che nella sua formazione l'hanno portato a un tipo di cinema così connotato sull'interiorità. La sua vita, sino ad arrivare alla scuola di cinematografia di Lodz, i suoi genitori, la malattia e la prematura scomparsa del padre, le difficoltà economiche, sono tutti elementi che hanno portato l'uomo Kieslowski a diventare il regista che tutti conoscono. Lungo l'intero percorso artistico dei suoi film, riconosciamo una serie di elementi che affiancano il tema della casualità, la religione, la morte, il tradimento, la serialità e, certo non ultimo, l'amore. È percepibile un'evoluzione costante del suo cinema, inizialmente privo di speranza, con l'uomo che cerca di reagire ma finisce con l'essere in totale balia degli eventi. Differentemente nei suoi ultimi film, quelli successivi al premio speciale della giuria al Festival di Cannes del 1988, notiamo un mutamento, un pizzico di speranza per le sorti dell'uomo, che arriva al suo culmine proprio con il finale dell'ultimo film della 'Trilogia': Film rosso.
Il secondo capitolo della tesi è dedicato interamente alla 'Trilogia' (Film blu, Film bianco, Film rosso). Cercherò di spiegare le motivazioni che hanno portato il regista polacco a scegliere di cimentarsi con i tre principi della rivoluzione francese, a cui fanno riferimento i tre film: libertà, fraternità e uguaglianza. Attraverso le tre storie e, in qualche misura, la loro analisi cercherò di mettere in evidenza gli elementi fondamentali del cinema di Kieslowski e il modo in cui viene utilizzata la macchina da presa per esprimere cinematograficamente il pensiero del regista. Infine mi dedicherò all'analisi di Film rosso, sezionando i momenti più significativi in relazione al tema della casualità e trovando dei parallelismi tra il cinema di Kieslowski e una parte del pensiero filosofico del '900 sui temi aleatori. Per ultimo trarrò le conclusioni: alcune mie considerazioni, frutto del lavoro di ricerca e analisi del percorso artistico del regista.

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5/64 1 Murri S. (2002) Krzysztof Kieslowski. Milano: Il Castoro Cinema INT RODUZ IONE L a c ine ma togra fia di Krz ysz tof Kie slowski se mbra ruota re tutta a ttorno a l suo pa rtic ola re c onc e tto de l c a so: lui ste sso dic e di e sse re dive nta to c ine a sta pe r c a so. Su que sto a rgome nto il re gista pola c c o ha una sua ide a pa rtic ola re c he de sc rive c osì: “ […] c ’è da dire c he il c a so da un la to è ve ra me nte un c a so, da ll’a ltro non lo è a ffa tto. Il c a so è qua lc osa c he bisogna me rita re , c he bisogna gua da gna re c on un duro la voro. Il c a so, ne lla vita , è qua lc osa c he bisogna sa pe r c a pta re pe r pote rne tra rre profitto, bisogna sa pe rne c re a re le pre me sse pe r fa rlo usc ire da l suo sta to di pote nz ia lità . E ’ una re gola ge ne ra le , c he gove rna tutte le sc e lte de lla nostra vita , quindi a nc he la mia di oc c upa rmi di c ine ma ” 1 . Kie slowski si de finisc e c a ttolic o, è sta to ba tte z z a to, ma la sua fe de ne lla c a sua lità se mbra a ppa re nte me nte disc osta rlo pa re c c hio da lla prospe ttiva c a ttolic a de lla vita , dove tutto è c onse gue nz a de l vole re di Dio: in re la z ione a l ‘De c a logo’, pe r e se mpio il re gista sostie ne c he se c ’è un me ssa ggio ne i film è que llo di c e rc a re Dio in a ltre c ose c he va da no oltre Dio. Attra ve rso una bre ve ric ostruz ione de lla sua vita e ripe rc orre ndo le sue ope re sino a d a rriva re a lla ‘T rilogia ’ e in pa rtic ola re a F ilm rosso , te nte rò di me tte re in luc e gli e le me nti c he ne lla sua forma z ione l’ha nno porta to a un tipo di c ine ma c osì c onnota to sull’inte riorità . L a sua vita , sino a d a rriva re a lla sc uola di c ine ma togra fia di L odz , i suoi ge nitori, la ma la ttia e la pre ma tura sc ompa rsa de l pa dre , le diffic oltà e c onomic he , sono tutti e le me nti c he ha nno porta to l’uomo Kie slowski a dive nta re il re gista c he tutti c onosc ono. L ungo l’inte ro pe rc orso a rtistic o de i suoi film, ric onosc ia mo una se rie di e le me nti c he a ffia nc a no il te ma de lla c a sua lità , la re ligione , la morte , il tra dime nto, la se ria lità e , c e rto non ultimo, l’a more . E ’ pe rc e pibile un’e voluz ione c osta nte de l suo c ine ma , iniz ia lme nte privo di spe ra nz a , c on l’uomo c he c e rc a di re a gire , ma finisc e c on l’e sse re in tota le ba lia de gli e ve nti. Diffe re nte me nte ne i suoi ultimi film, que lli suc c e ssivi a l pre mio spe c ia le de lla giuria a l Fe stiva l di C a nne s de l 1988, notia mo un muta me nto, un piz z ic o di spe ra nz a pe r le sorti de ll’uomo, c he a rriva a l suo c ulmine proprio c on il fina le de ll’ultimo film de lla ‘T rilogia ’: F ilm rosso .

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Informazioni tesi

  Autore: Claudio Nappi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Sergio Scavio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 64

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Parole chiave

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cinema
francia
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jean-louis trintignant
la casualità
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