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Televisione in rosa

L’idea per questo mio lavoro nasce dalla voglia di trattare un settore di ricerca poco preso in considerazione, infatti, il filo conduttore di tutto il mio lavoro è legato all’universo femminile che ruota intorno alla Televisione italiana; nello specifico, mi sono occupata di analizzare sia le donne che “fanno” la Tv, sia quelle che la guardano. In prima analisi, ho raccontato, per sommi capi, la storia della Televisione italiana attraverso i ruoli che le donne hanno assunto nel corso degli anni, per vedere come e quanto, grazie alle battaglie intraprese per la conquista delle pari opportunità, le donne siano riuscite a conquistare anche in Tv spazi sempre più ampi, tanto da arrivare, ai giorni nostri, al raggiungimento di una quasi totale parità tra i due sessi (come dimostrano le grandi conduttrici che popolano le reti della Tv pubblica e privata).
Ho iniziato dalla televisione delle origini in cui le annunciatrici, subito soprannominate “Signorine buonasera” erano le regine del piccolo schermo. Con la loro semplicità, riuscivano ad entrare nelle case dei pochi fortunati che possedevano un apparecchio televisivo e a suscitare profonda ammirazione. Belle e dalla parlata perfetta si spartivano la scena con le vallette, mute all’inizio ed estremamente timide, croce e delizia di tutti i presentatori.
Dal secondo capitolo in poi, si entra nel vivo della ricerca. Si parte da un’analisi dei Telegiornali Rai e Mediaset, delle edizioni del mezzogiorno, nell’arco di una settimana di programmazione, per poterne rilevare la presenza femminile, differenziandola, inoltre, per ruoli ed aree tematiche di cui le donne si occupano.
L’analisi presente nel terzo capitolo, “Donne e pubblicità”, mira, invece, a rilevare la rappresentazione delle donne negli spot pubblicitari che popolano la nostra Televisione. A questo scopo sono state selezionate 25 pubblicità, scelte tra quelle mandate in onda prima e dopo i Telegiornali analizzati nel secondo capitolo. In entrambe le ricerche, i dati ottenuti sono stati correlati da grafici e tabelle.
Nel quarto capitolo, “Uno sguardo al pubblico”, la mia attenzione si è spostata dalle donne che fanno la Tv a quelle che la guardano: le telespettatrici. Adottando questo altro punto di vista si è voluto sondare la percezione che le donne hanno della Tv dei giorni nostri e fare dei confronti tra le varie generazioni prese in esame. Per indagare i pareri ed i gusti del pubblico è stato utilizzato, come strumento di ricerca, un questionario semi-strutturato, con domande aperte e chiuse, riguardanti il gradimento dell’attuale panorama televisivo, i generi e le reti di maggior fruizione, oltre che le ore trascorse in compagnia della Televisione. Il questionario è stato somministrato ad un campione proporzionalmente rappresentativo della popolazione femminile; per questo ho fatto riferimento ai dati Istat relativi al più recente censimento della popolazione italiana, che risale al 2001. Il campione è stato suddiviso in cinque fasce d’età. I dati sono stati, in seguito, schematizzanti in vari grafici e messi a confronto per delineare un quadro in cui si percepissero le differenze tra le varie generazioni.
Per scendere più nello specifico, e dar voce alle protagoniste della Tv italiana, il quinto capitolo è stato dedicato all’“Analisi di una trasmissione televisiva”, effettuando il lavoro sul campo, per indagare da vicino le dinamiche di una trasmissione condotta e diretta da una donna, “La prova del cuoco”, programma del daytime di Rai1, condotto da Antonella Clerici e diretto da Simonetta Tavanti. Il materiale utilizzato è stato fornito direttamente da un responsabile di redazione.
La panoramica sull’universo femminile, termina nel sesto capitolo “Con la partecipazione straordinaria di…”, in cui, attraverso un’intervista aperta, sono state raccolte opinioni, pensieri e considerazioni di alcune tra le figure femminili più rappresentative dell’attuale panorama televisivo, per scoprire dalla voce delle protagoniste, qualcosa in più sul patinato mondo della Televisione italiana.
Questa ricerca mira, in definitiva, ad aggiungere un seppur piccolo tassello al variopinto puzzle delle indagini sul mondo televisivo.

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9 Introduzione “Come sono raccontate le donne in televisione? Quali sono le rappresentazioni del genere femminile che quotidianamente visitano le nostre case, creano mondi paralleli, popolano di immagini le conversazioni, entrano persino nei ricordi?”. Sono questi i quesiti che mi hanno ispirato alla realizzazione di questo mio lavoro. L’idea è affiorata alla mia mente in un caldo pomeriggio primaverile… Amando profondamente il mondo televisivo ed essendo affascinata da tutte le dinamiche che lo compongono, cercavo un’idea per trattare un settore di ricerca poco preso in considerazione. Infatti, abbandonandomi alla lettura di numerosi libri sulla Televisione, mi sono resa conto che pochi, finora, si sono preoccupati di esplorare ed analizzare l’universo femminile presente nella Televisione italiana. Ho voluto impostare il mio lavoro partendo dalla descrizione dei ruoli che le donne hanno avuto all’interno della cosiddetta “scatola magica” nel corso degli anni. Era il 3 gennaio del 1954 quando la Rai, iniziò la sua programmazione: il volto che diede il primo annuncio televisivo fu quello di Fulvia Colombo, la prima “Signorina buonasera”. L’altro ruolo che le donne avevano nella Tv di quegli anni era quello di valletta, il cui filone fu inaugurato da Edy Compagnoli. Perché le donne in Tv abbiano la possibilità di parlare, non soltanto attenendosi ad un rigido copione (come nel caso delle annunciatrici), bisogna aspettare gli anni sessanta quando Paola Penni a “La fiera dei sogni” interloquisce con Mike Bongiorno, canta e balla. Nel corso degli anni, grazie alle battaglie delle donne per la conquista delle pari opportunità, le donne sono riuscite a

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Informazioni tesi

  Autore: Marcella Rizzo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della Comunicazione
  Relatore: Michele Sorice
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 175

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