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Variazioni sul tema dell'Emissions Trading Law: dinamiche contrattuali riferite all'ET - Emissions Trading propriamente detto

“Il problema del cambiamento climatico è indubbiamente una delle questioni più attuali del ventunesimo secolo. Da un lato, si pone come una minaccia senza precedenti, e ancora in gran parte sconosciuta, per il sistema climatico globale da cui dipende l’umanità; dall’altro lato, i possibili rimedi per contrastarlo richiedono un enorme e costoso mutamento delle economie industriali occidentali, ancora fortemente dipendenti dalle fonti di energia non rinnovabili, cioè dai combustibili fossili, il cui utilizzo provoca emissioni di biossido di carbonio, dannosamente rilasciate nell’atmosfera. Per decenni, gli esperti hanno studiato il processo chimico mediante il quale le emissioni di anidride carbonica ed altri gas riscaldano il pianeta attraverso il cosiddetto ‛effetto serra’, ma solo verso gli anni ‘80 è emersa a livello internazionale la preoccupazione riguardante l’impatto di queste emissioni sull’atmosfera, e solo nelle ultime due decadi del ventesimo secolo le Nazioni Unite hanno mosso i primi importanti passi per il riconoscimento e la consapevolezza del problema. Tali passi hanno condotto alla Convenzione sui Cambiamenti Climatici del 1992 e all’ormai noto Protocollo di Kyoto del 1997, finalizzato a diffondere l’utilizzo di ‘meccanismi di mercato’ per ridurre le emissioni di gas e quindi l’effetto serra, allo scopo di fermare la minaccia del cambiamento climatico.” Da questo estratto si evince che parlare oggi di cambiamento climatico e di tutela ambientale significa anzitutto parlare di politica ambientale , in quanto proprio le Nazioni Unite sono intervenute attraverso strumenti giuridici di diritto commerciale internazionale, cioè gli atti normativi citati, per arginare il fenomeno del mutamento climatico, seguendo alla lettera il cosiddetto “principio di precauzione” . Si potrebbe pertanto parlare di un nuovo capitolo nel panorama del diritto internazionale, vale a dire la nascita ex novo di un diritto ambientale delle emissioni, che si sviluppa attraverso la commercializzazione delle stesse. Quindi, è proprio il diritto internazionale che ha inventato il cosiddetto Emissions Trading Law e consequenzialmente ha inventato ex novo un nuovo mercato, quello ambientale, che si sviluppa a “cerchi concentrici”, a livello internazionale, regionale e nazionale, e dove gli scopi del Protocollo di Kyoto si raggiungono attraverso lo strumento di mercato per eccellenza, il contratto, su cui si fondano tutti e tre i meccanismi previsti dal trattato.La “mercatizzazione” del diritto ambientale crea pertanto una naturale interazione tra diritto, ambiente ed economia, dove la tutela ambientale non è tanto perseguita a fini salutistici o etici, quanto piuttosto perché permette di produrre ricchezza, “fare economia” attraverso lo spostamento e l’allocazione di risorse. L’ interesse verso questo tema d’attualità è nato dall’amara constatazione che quotidianamente i mass media riportano notizie di calamità naturali dovute proprio al mutamento climatico del pianeta. Molti studiosi hanno appurato il nesso scientifico causale tra tali fenomeni ambientali, il surriscaldamento del Globo e l’attività energetico - industriale umana, fonte principale del problema a causa delle emissioni di gas serra, ma mancano una conoscenza ed una consapevolezza comuni e diffuse dell’argomento, anche perché gli studi e le ricerche fino ad oggi prodotti sono molto eterogenei, e non sempre comprensibili se non da parte degli esperti di settore. Lo studio proposto pertanto approfondirà il tema in questione, rivolgendo l’attenzione a com’è impostato e si sviluppa giuridicamente ed economicamente l’impegno degli Stati sul piano internazionale, e non, per affrontare il fenomeno del cambiamento climatico. Il focus della ricerca sarà rappresentato da uno dei tre meccanismi cosiddetti “flessibili” previsti dal Protocollo di Kyoto per la sua stessa attuazione: l’Emissions Trading (ET), ovvero il sistema di scambio di quote d’emissione di gas ad effetto serra. Non saranno invece oggetto di analisi, pur se richiamate con brevi cenni, le altre due forme previste dal Trattato, ovvero Joint Implementation (JI) e Clean Development Mechanism (CDM), altrettanto importanti al fine di conseguire gli obiettivi di politica ambientale posti dalle Nazioni Unite.

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9 INTRODUZIONE “Il problema del cambiamento climatico è indubbiamente una delle questioni più attuali del ventunesimo secolo. Da un lato, si pone come una minaccia senza precedenti, e ancora in gran parte sconosciuta, per il sistema climatico globale da cui dipende l’umanità; dall’altro lato, i possibili rimedi per contrastarlo richiedono un enorme e costoso mutamento delle economie industriali occidentali, ancora fortemente dipendenti dalle fonti di energia non rinnovabili, cioè dai combustibili fossili, il cui utilizzo provoca emissioni di biossido di carbonio, dannosamente rilasciate nell’atmosfera. Per decenni, gli esperti hanno studiato il processo chimico mediante il quale le emissioni di anidride carbonica ed altri gas riscaldano il pianeta attraverso il cosiddetto effetto serra’, ma solo verso gli anni ‘80 è emersa a livello internazionale la preoccupazione riguardante l’impatto di queste emissioni sull’atmosfera, e solo nelle ultime due decadi del ventesimo secolo le Nazioni Unite hanno mosso i primi importanti passi per il riconoscimento e la consapevolezza del problema. Tali passi hanno condotto alla Convenzione sui Cambiamenti Climatici del 1992 e all’ormai noto Protocollo di Kyoto del 1997, finalizzato a diffondere l’utilizzo di ‘meccanismi di mercato’ per ridurre le emissioni di gas e quindi l’effetto serra, allo scopo di fermare la minaccia del cambiamento climatico.”1 Da questo estratto si evince che parlare oggi di cambiamento climatico e di tutela ambientale significa anzitutto parlare di politica 1 D. FREESTONE, The UN Framework Convention on Climate Change, the Kyoto Protocol, and the Kyoto Mechanisms, in Legal Aspects of Implementing the Kyoto Protocol Mechanisms: Making Kyoto Work, D. FREESTONE e C. STRECK (edited by), Oxford University Press, 2004, Part I, Introduction, pp.3-4.

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Informazioni tesi

  Autore: Mariachiara Gallian
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze dei servizi giuridici
  Relatore: Franco Silvano Toni di Cigoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 167

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