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Credito al consumo con carta di credito


Tra i possibili “veicoli” di credito al consumo va ricordata la carta di credito, che assomma in sé sia la funzione di pagamento sia quella di dilazione del pagamento dei beni acquistati suo tramite.
Il fornitore (cioè il negoziante nel cui locale il consumatore utilizza la sua carta di credito) stipula con l’emittente apposita condizione detta di abbonamento, con la quale si impegna ad accettare il pagamento tramite carta; l’emittente, a sua volta, si impegna a pagare al fornitore il prezzo dei beni acquistati dedotta una percentuale per il servizio reso (e che consiste in realtà nello stimolo al consumo che la carta induce nel suo possessore).
Il possessore della carta sottoscrive con l’emittente la c.d. convenzione di rilascio nella quale assume l’obbligo di rimborsare l’emittente a determinate scadenze (in genere mensili), di solito con autorizzazione di addebito su conto corrente.
Il rimborso, e qui si evidenzia la funzione di credito al consumo, può avvenire anche con l’addebito di una rata fissa mensile (indipendente dall’ammontare degli acquisti effettuati).

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
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