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Analisi dei gemelli per lo studio del comportamento


L’ereditabilità può essere definita come la proporzione di varianza fenotipica spiegata dalle differenze genetiche tra gli individui e la penetranza come il grado in cui l’espressione di un gene è visibile in una popolazione.
L’analisi dei gemelli ha coinvolto famiglie con gemelli monozigotici e dizigotici, e gemelli adottati e le loro nuove famiglie. I gemelli monozigotici (MZ) sono geneticamente identici, mentre i dizigotici (DZ), condividono come fratelli un quarto del loro materiale genetico.
La genetica del comportamento misura quanto sono simili nei tratti di personalità in analisi i gemelli MZ, quanto sono diversi quelli DZ e quali differenze o somiglianze si manifestano negli uni e negli altri quando sono adottati da famiglie diverse e allevati separatamente.
I tratti fenotipici di interesse si misurano tramite questionari self-report, valutazione di osservatori o prestazioni direttamente osservabili e si calcola poi la correlazione tra ciascun individuo e il suo gemello. Se i coefficienti di ereditabilità sono minori del 100% significa che il fenotipo è influenzato da fattori ambientali oltre che genetici. Gli studi hanno evidenziato coefficienti di somiglianza più elevati nelle coppie di soggetti MZ, che supportano un coinvolgimento dei geni, rispetto ai DZ. Alcuni aspetti di personalità, che comprendono il quoziente intellettivo, i 5 grandi fattori di personalità e il temperamento sono influenzati dai geni.
Gli effetti genetici variano con l’età; inizialmente si pensava che le influenze genetiche diminuissero nel corso della vita, a causa dell’accumularsi delle esperienze; al contrario, i geni rendono conto di una maggiore variabilità del QI man mano che l’età aumenta. Accade il contrario per le dimensioni di personalità: con l’aumentare delle’età, la genetica sembra contare meno di quanto conti l’ambiente. I fattori genetici possono influenzare variabili ambientabili, quali l’affetto dei genitori, l’accettazione da parte dei pari e il sostegno sociale.
Plomin fa una distinzione tra correlazione gene-ambiente di tipo passivo (i bambini condividono con i membri della propria famiglia sia i fattori ereditari che l’influenza ambientale e possono ereditare, in modo passivo, i fattori ambientali, correlati con le loro esperienze genetiche, manifestando talenti o propensioni simili a quelle dei genitori), reattivo o evocativo (le esperienze del bambino sono provocate dalle reazioni che le persone intorno a lui manifestano in risposta alle sue propensioni genetiche: l’insegnante che offre particolari opportunità a un bambino dotato musicalmente) e attivo (gli individui creano situazioni ambientali favorevoli, correlate con le proprie disposizioni genetiche).

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