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Particolarismo storico in antropologia


Un paradigma alternativo all’evoluzionismo è il particolarismo storico, che ha come suo principale rappresentante Franz Boas (1858-1942).
Egli critica le teorie degli evoluzionisti, che riconosce in alcuni casi come apertamente razzisti. Critica inoltre il “metodo comparativo” e l’ idea che esistano delle “leggi universali” dello sviluppo”.
Boas sottolinea l’importanza della ricerca sul campo e influenza profondamente in questo senso l’antropologia americana. Il lavoro sul campo, che mira alla comprensione di società particolari, della loro storia, dei loro tratti culturali, delle loro caratteristiche.
Il particolarismo storico ha prodotto importanti e ricche descrizioni etnografiche, ma ha contribuito in misura minore allo sviluppo della teoria.
Inoltre Boas privilegia, come informatori, gli specialisti e gli anziani e questo produce una visione statica delle culture.
Scuola di Durkheim
Nel frattempo, in Francia, i risvolti dell’antropologia sono da connettersi a una scuola raccolta intorno alla figura di Emile Durkheim, noto sociologo francese, fondatore dell’”Année sociologique”, una rivista importante sia per la sociologia che per l’antropologia.
Gli interrogativi fondamentali che animano le ricerche della scuola di Durkheim sono: che cosa tiene insieme una società? Che cosa mantiene la solidarietà sociale? Qual è il rapporto tra individuo e società?
Il suo interesse si concentra su quelli che lui chiama “fatti sociali”: un fatto in grado di determinare dall’esterno il comportamento in modo conscio o inconscio (religione, norme etiche, ecc) producendo adesione alle regole del corpo sociale.

Tratto da ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA CULTURALE di Anna Bosetti
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